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Castello dei Conti
Guidi, Poppi 31.05.2014 |
29° Anniversario della Strage
dello Stadio Heysel |
Convegno "Heysel dalla A alla
Zeta" |
Commemorazione a Cura dello Juventus Club
Casentino |
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"29.05.1985 - 29.05.2014...
29 anni. 39 angeli sotto un unico cielo. Ci piace pensarli così.
Il tempo passa, forse troppo velocemente. Emozioni che
riaffiorano nella mente di chi era presente, e di chi ha vissuto
una tragedia annunciata come quella dell'Heysel, in un secondo
momento. Ci piace ricordarli così. Nel settore "ZETA", tutti
insieme, arrivati da tutta Europa per assistere ad un evento
unico. Qualcuno però ha voluto privarcene... Non vi
dimenticheremo... Sarebbe sicuramente, il lutto più grande".
Fonte:
Pagina Facebook Juventus Club Doc
Casentino (AR)
NDR: Si ringrazia vivamente la
"Leoncast Interactive" per il filmato e l'uso no profit in
questo sito, severamente vietata la diffusione per altri scopi.
L'Heysel ventinove anni dopo
A Poppi un convegno per
ricordare la tragica eredità di quella notte
Lo
Juventus Club Casentino ha organizzato una tavola rotonda per
riflettere sul significato di quel 29 maggio 1985 e su quello
che c'è ancora da fare per evitare altre morti negli stadi di
calcio. Partecipano i giornalisti Renga, Lorentini e Caremani.
Sabato 31 maggio, nella Sala dei
Convegni del Castello dei Conti Guidi a Poppi, dalle ore 16 si
svolgerà il convegno "Heysel… dalla A alla Z" organizzato dallo
Juventus Club Doc Casentino. A ventinove anni di distanza dalla
tragica notte dell’Heysel (l'anniversario cade proprio oggi),
nella quale morirono 39 persone, di cui 32
italiani, prima della
finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool, i ragazzi del
club hanno voluto ricordare e riflettere su quei momenti e sulla
loro eredità, umana e sportiva. Video e testimonianze dirette di
casentinesi sopravvissuti alla curva Z apriranno i lavori che
saranno condotti dal giornalista Massimiliano Cocchi. Relatori
della serata: il giornalista e scrittore Roberto Renga, che non
ha
bisogno di ulteriori presentazioni; Andrea Lorentini,
giornalista e orfano di Roberto, una delle vittime di Bruxelles,
medaglia d’argento al valor civile per essere morto tentando di
salvare un connazionale; Francesco Caremani, giornalista e
autore del libro "HEYSEL, le verità di una strage annunciata".
"Tenere viva la memoria dell’Heysel è un impegno che porterò
avanti con grande forza e determinazione nel nome di mio padre
Roberto e nel ricordo di mio nonno Otello, scomparso pochi
giorni fa - sottolinea Andrea Lorentini. Raccogliere il
testimone di quest’ultimo è una grossa responsabilità, ma è
doveroso da parte mia e della mia famiglia proseguire sulla
strada da lui tracciata in tutti questi anni. Il sacrificio di
Roberto e la forza di Otello rappresentano due esempi che devono
guidarci nel cammino per uno sport e un calcio non violento.
Combattere ogni forma di violenza è un dovere morale e civile di
ogni uomo. Il convegno organizzato dallo Juventus Club Doc
Casentino è l’occasione per riflettere ancora una volta sulla
tragedia di Bruxelles. Per non dimenticare. Per non ripetere mai
più un altro Heysel. È molto positivo, inoltre, che questa
iniziativa abbia avuto impulso da un gruppo di giovani, di
ragazzi che amano lo sport e che vogliono vivere la loro
passione per il calcio e la Juventus in maniera sana". Sarà un
momento per comprendere cos’è stato l’Heysel, cosa ha
rappresentato per il calcio europeo e mondiale, per ricordare la
battaglia di Otello Lorentini, presidente dell’Associazione
italiana delle vittime, e la storica sentenza che condannò
l’UEFA. Ma soprattutto perché questo è un pezzo molto importante
di storia bianconera, per non dimenticare le 39 stelle e perché
nessuno possa più morire per una partita di calcio.
30 maggio 2014
Fonte: Amarantomagazine.it
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