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G. LONGHITANO- F. SICCU
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Giuseppe Longhitano 5.07.2010 Franco Siccu
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Bronte (CT) GIUSEPPE LONGHITANO FRANCO SICCU San Vero Mils (OR)

Due italiani uccisi ad Hannover

Spari dopo una lite sui Mondiali. Identificato l'assassino: è un tedesco, adesso è in fuga.

HANNOVER - Due cittadini italiani sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco lunedì mattina in un bar nel quartiere a luci rosse di Hannover (Bassa Sassonia). Lo ha reso noto la polizia tedesca e la Farnesina lo ha confermato. Le vittime avevano 47 e 49 anni. LA CONTA DEI MONDIALI - Sfatata l'ipotesi della pista mafiosa, sostenuta inizialmente al sito della Bild che ipotizzava si potesse trattare di un agguato. All'origine della sparatoria nella birreria di Hannover è stata una banale lite sul calcio. La polizia ha identificato l'assassino: è Holger B, 42 anni, tedesco incensurato. "I tre uomini stavano litigando nel locale sui successi passati delle squadre di calcio tedesca e italiana durante i mondiali" - ha comunicato in una nota la polizia di Hannover. UNA FUGA A PIEDI - Secondo il quotidiano Hannoversche Allgemeine, nell'edizione online, i tre uomini non erano d'accordo "su quante volte l'Italia ha vinto i mondiali di calcio" in passato. Una delle vittime faceva il pizzaiolo in un ristorante italiano di Hannover chiamato Little Italy, mentre l'altro era un collega che lavorava in una pizzeria di Linden. Uno dei due vestiva la maglia della nazionale italiana. La lite è iniziata quando hanno discusso con l’altro cliente della birreria, dopo un'abbondante bevuta, su quanti mondiali avesse vinto l'Italia. Lo sconosciuto è uscito dal locale con la scusa di ritirare soldi a un bancomat. Dopo un'ora è ritornato e ha sfidato l'italiano di 49 anni a proseguire la discussione a pugni fuori dal locale. Quando l'altro si è alzato, il cliente tedesco ha estratto un'arma e gli ha sparato, subito dopo ha colpito anche l'altro italiano, il quarantasettenne. Poi l'assassino è fuggito a piedi. A pochi metri dal bar è stata intanto ritrovata la pistola.

5 luglio 2010

Fonte: Corriere.it (Testo © Fotografie)

La polizia tedesca pubblica sul web le foto di Holger B. il ricercato per l'omicidio.

Hannover: morto anche il secondo italiano, è caccia al killer dei Mondiali

Non ce l'ha fatta il connazionale colpito insieme a un pizzaiolo a seguito di una lite sulla coppa del Mondo.

MILANO - Ormai è caccia all'uomo. Tanto che la polizia tedesca non ha esitato a pubblicare le prime immagini dell'uomo in fuga il killer che ha ucciso due italiani lunedì in un locale di Hannover. CACCIA ALL'UOMO - È morto durante la notte in ospedale anche l'altro italiano, Giuseppe Longhitano, di origini siciliane, che lunedì mattina era stato ferito gravemente con colpi di arma da fuoco in un bar di Hannover, mentre si trovava in compagnia di un suo connazionale, Franco Siccu, 47 anni, originario di San Vero Milis (in provincia di Oristano), che era deceduto poco dopo in ospedale. Lo ha annunciato la polizia di Hannover in un comunicato. La seconda vittima aveva 49 anni e le sue condizioni erano apparse subito "gravissime", come ha detto la polizia. "L'uomo è deceduto durante la notte a causa delle ferite riportate", si legge nel comunicato diffuso questa mattina dalla polizia di Hannover. Nella nota, la polizia spiega inoltre che il sospetto omicida - Holger B, un cittadino tedesco di 42 anni residente ad Hannover - è ancora ricercato. IMMAGINI SUL WEB - Proprio per questo sono state diffuse via internet alcune sue immagini mentre ritira del contante dallo sportello automatico di una banca vicino al bar in cui è stato commesso il duplice omicidio. La prima vittima della sparatoria, che aveva 47 anni, era morta in ospedale lunedì mattina, poco dopo il ricovero. Entrambi gli italiani erano stati colpiti alla testa dopo una lite sulle coppe del mondo delle nazionali italiana e tedesca.

6 luglio 2010

Fonte: Corriere.it

Lite sulle nazionali in Germania

Morto anche il secondo italiano

La sparatoria di Hannover aveva ucciso subito il sardo Franco Siccu. Il siciliano Giuseppe Longhitano, gravissimo, è deceduto durante la notte. La testimone: "Gli italiani avevano finito il lavoro e stavano bevendo qualcosa. Poi il litigio sul numero di titoli vinti dagli azzurri con un tedesco che si è allontanato, poi è tornato con una pistola: una vera esecuzione".

HANNOVER (Germania), 6 luglio 2010 - È morto durante la notte in ospedale anche l'altro italiano che ieri mattina era stato ferito gravemente con colpi di arma da fuoco in un bar di Hannover, mentre si trovava in compagnia di un suo connazionale, che era deceduto poco dopo in ospedale. Lo ha annunciato la polizia di Hannover in un comunicato. IL RICERCATO - La seconda vittima aveva 49 anni e le sue condizioni erano apparse subito "gravissime", come ha detto la polizia. "L'uomo è deceduto durante la notte a causa delle ferite riportate" si legge nel comunicato diffuso questa mattina dalla polizia di Hannover. Nella nota, la polizia spiega inoltre che il sospetto omicida - Holger B, un cittadino tedesco di 42 anni residente ad Hannover - è ancora ricercato. Ieri sera sono state diffuse via Internet alcune sue immagini mentre ritira del contante dallo sportello automatico di una banca vicino al bar in cui è stato commesso il duplice omicidio. La prima vittima della sparatoria era morta in ospedale ieri mattina, poco dopo il ricovero. Entrambi gli italiani erano stati colpiti alla testa dopo una lite sul numero di coppe del mondo conquistate dalle rappresentative di Italia e Germania. LE VITTIME - Intanto trapelano dalla stampa locale sarda le prime informazioni sulle vittime. La prima si chiamava Franco Siccu, 47 anni, originario di San Vero Milis (in provincia di Oristano). Siccu - secondo quanto riportano oggi i quotidiani sardi - era emigrato in Germania da diversi anni e lavorava nella pizzeria Little Italy. Il fratello maggiore Nino Siccu, maresciallo dell'Esercito in pensione, racconta all'Unione Sarda: "Mio fratello ha sempre lavorato fin da quando era ragazzo, non sappiamo cosa sia potuto accadere davanti a quel pub, Franco era una brava persona". La seconda vittima si chiamava Giuseppe Longhitano ed era sempre dipendente del Little Italy. L'uomo, 49 anni, era originario della provincia di Catania: "Pippo lavorava in questo ristorante da quando l'abbiamo aperto, a febbraio del 2008, quindi da due anni e qualche mese - ha spiegato il cognato. Noi siamo in Germania dall'inizio degli anni Sessanta e lui era qui da una ventina d'anni. Era sposato e aveva due figli grandi, uno di 20 anni e l'altro di quasi 19, che vivono ad Hannover e anche la moglie vive qui. Questa tragedia è successa per una stupidata di un pazzo dopo una discussione futile. Non si ammazza la gente così a sangue freddo, non si va vicino e si spara in testa". LA TESTIMONIANZA - È stata una testimonianza a chiarire la dinamica dei fatti, riportata dalla Bild Zeitung. Siccu, uno degli italiani vittime ieri del folle gesto di un omicida in un bar di Hannover, si è inginocchiato davanti al suo assassino e l'ha pregato di non premere il grilletto, ma invano: l'uomo gli ha sparato alla testa senza pietà. È il racconto di una testimone oculare intervistata dalla Bild, secondo quanto scrive oggi il tabloid nella sua versione online. L'assassino, ha detto la testimone, ha sparato prima all'amico di Siccu e poi ha puntato la pistola contro il suo connazionale. "Franco si è inginocchiato davanti all'uomo, lo ha implorato "no, per favore non..." - ha riferito la testimone. Ma l'assassino ha sparato per la seconda volta, puntando nuovamente alla testa da una distanza ravvicinata.

6 luglio 2010

Fonte: Gazzetta.it

© Fotografia: Corriere.it

Morto anche il secondo italiano

Ad Hannover è stata esecuzione

I due freddati dopo una lite sui Mondiali. È caccia all'assassino.

HANNOVER - È costata la vita a entrambi gli italiani, in un bar nel quartiere a luci rosse di Hannover, la banale discussione di ieri mattina con un tedesco, sulle coppe del mondo degli azzurri: si chiamavano Giuseppe Longhitano e Franco Siccu, il primo era siciliano, il secondo sardo, entrambi erano pizzaioli. E per Franco è stata una vera esecuzione. All’indomani della tragedia, continuano le ricerche dell’uomo sospettato del duplice omicidio - Holger B, 42 anni, residente ad Hannover, incensurato - e una testimone oculare racconta al tabloid Bild come è morto Franco Siccu, 47 anni, originario di San Vero Milis (in provincia di Oristano), sotto i suoi occhi. L’assassino, ha detto la donna, ha sparato prima a Giuseppe Longhitano, 49 anni, originario di Bronte (in provincia di Catania) e poi ha puntato la pistola contro il suo connazionale. "Franco si è inginocchiato davanti all’uomo, lo ha implorato "no, per favore non...", ha raccontato la testimone. Non c’è stato niente da fare: l’assassino gli ha sparato alla testa ed è fuggito. Erano circa le 7:20 di ieri mattina. Nel bar "Columbus" - aperto 24 ore su 24 - c’erano sei persone in tutto, incluso l’omicida e il personale del locale. Siccu è morto poco dopo, in ospedale. Longhitano è deceduto durante la notte, e la polizia ha dato la notizia della sua morte con uno scarno comunicato diffuso questa mattina su Internet. Già ieri sera, comunque, le forze dell’ordine avevano diffuso alcune immagini del presunto assassino. Il cognato di Giuseppe Longhitano, detto "Pippo", è ancora scosso. Raggiunto al telefono dall’agenzia Ansa, ha commentato la morte del parente, ma è voluto rimanere anonimo. "Sono scioccato... Questa tragedia è successa per una stupidata di un pazzo - ha detto. Non si ammazza la gente così a sangue freddo, non si va vicino e si spara in testa". Longhitano, ha spiegato il cognato, lascia la moglie e due figli, uno di 20 anni e l’altro di quasi 19. L’uomo viveva in Germania da circa 20 anni, dal febbraio del 2008 lavorava al "Mamma Raffaele", un ristorante a circa tre chilometri dal "Little Italy", il locale dove lavorava Franco Siccu, che si trova proprio davanti al bar "Columbus". Anche Siccu aveva lasciato il suo paese all’inizio degli anni Novanta per cercare lavoro. Lo aveva trovato, prima sulle navi di linea e da crociera, poi ad Hannover, dove lo aveva raggiunto il fratello Fausto. "Una fine davvero assurda, era partito per cercare il lavoro che non aveva trovato qui e amava la Germania. Lo rimpiangeremo tutti", ha detto il vicesindaco del paese Giuseppe Caria, che stamattina ha inutilmente tentato di mettersi in contatto col fratello Fausto. "Un atto brutale che ci riporta molto indietro nei rapporti fra persone civili", ha commentato da parte sua il sindaco di Bronte, il senatore del Pdl Pino Firrarello. "Il povero Giuseppe - ha aggiunto il sindaco riferendosi a Longhitano - non aveva avuto esitazione ad emigrare pur di trovare quel lavoro che nella sua terra non era riuscito ad ottenere. Mi unisco al dolore della famiglia".

6 luglio 2010

Fonte: Lastampa.it

© Fotografia: Calcioblog

Hannover, morto il secondo italiano

Un'esecuzione, ecco le foto del sospetto

Le autorità tedesche sulle tracce di un 42enne incensurato. L'assassino si è allontanato con la scusa di prelevare dei soldi ed è tornato con una pistola: Siccu gli ha pregato in ginocchio di non sparare.

HANNOVER - Si aggrava il bilancio della tragica lite che ha coinvolto due cittadini italiani ieri in un locale di Hannover: un secondo connazionale non è sopravvissuto ai colpi d'arma da fuoco esplosi da uno sconosciuto dopo un'accesa discussione sul calcio. L'uomo, Giuseppe Longhitano, siciliano di 49 anni, è morto nella notte in ospedale. L'altro italiano ucciso ieri si chiamava Franco Siccu, 47enne di origini sarde. La polizia di Hannover ha pubblicato sul proprio sito Internet alcune fotografie dell'uomo sospettato del duplice omicidio. Si tratta di Holger B, 42 anni, incensurato. È alto circa un metro e 80, ha reso noto la polizia in un comunicato. La sua abitazione è stata perquisita. Le immagini pubblicate mostrano l'uomo mentre ritira del contante dallo sportello automatico della banca che si trova vicino al luogo del delitto. In precedenza era emerso che, prima di sparare, l'uomo si era allontanato dal bar dicendo che sarebbe andato a prendere dei soldi. Poco più di un'ora dopo, era tornato armato di una pistola. All'origine del delitto, hanno riferito gli investigatori, ci sarebbe una lite sui mondiali di calcio: "Secondo le attuali informazioni, i tre uomini stavano litigando sui successi passati delle squadre di calcio tedesca e italiana durante i mondiali", si legge nella nota. Da parte sua, il quotidiano Hannoversche Allgemeine scrive nell'edizione online che i tre non erano d'accordo "su quante volte l'Italia ha vinto i mondiali di calcio" in passato. Secondo un testimone, quella di Siccu e Longhitano è stata una vera e propria esecuzione: l'assassino ha sparato per primo a Longhitano. Siccu si è inginocchiato davanti all'uomo e l'ha pregato di non premere il grilletto, ma invano: l'omicida gli ha sparato alla testa senza pietà.

6 luglio 2010

Fonte: Repubblica.it

Omicidio Longhitano ad Hannover

Il sindaco Pino Firrarello: "Un atto brutale"

A seguito dell’assassinio ad Hannover del brontese Giuseppe Longhitano, il sindaco di Bronte Pino Firrarello ha dichiarato: "Un atto brutale che ci riporta molto indietro nei rapporti fra persone civili. Non pensavamo che per una questione così banale, come il calcio, potesse essere assassinata una persona ancora giovane, che lascia nel dolore la sua famiglia e tutti coloro che lo hanno apprezzato. Il povero Giuseppe non aveva avuto esitazione ad emigrare pur di trovare quel lavoro che nella sua terra non era riuscito ad ottenere. Mi unisco al dolore della famiglia".  (L’Addetto stampa Gaetano Guidotto)

6 luglio 2010

Fonte: Bronte118.it

Hannover (Germania)

Sparatoria per il calcio, uccisi due italiani, uno è di Bronte

di Roberto Caracciolo

BERLINO - È stata una vera esecuzione. Franco Siccu, uno degli italiani vittime ieri del folle gesto di un omicida in un bar di Hannover, si è inginocchiato davanti al suo assassino e l’ha pregato di non premere il grilletto, ma invano: l’uomo gli ha sparato alla testa senza pietà. È il racconto di una testimone oculare intervistata dalla Bild, secondo quanto scrive oggi il tabloid nella sua versione online. L’assassino, ha detto la testimone, ha sparato prima all’amico di Siccu e poi ha puntato la pistola contro il suo connazionale. "Franco si è inginocchiato davanti all’uomo, lo ha implorato "no, per favore non…" - ha riferito la testimone. Ma l’assassino ha sparato per la seconda volta, anche questa volta puntando alla testa da una distanza ravvicinata. Siccu, come è noto, è deceduto in ospedale poco dopo, mentre Longhitano è morto durante la notte. "Questa tragedia è successa per una stupidata di un pazzo. Non si ammazza la gente così, a sangue freddo…" ha riferito il cognato di Giuseppe Longhitano che si trovava in Germania da circa 20 anni e da qualche anno faceva il pizzaiolo nel ristorante Mamma Raffaele di Hannover, "Pippo era sposato con mia sorella, lavorava in questo ristorante da quando l’abbiamo aperto, a febbraio del 2008, quindi da due anni e qualche mese - ha spiegato. Noi siamo in Germania dall’inizio degli anni Sessanta e lui era qui da una ventina d’anni. Aveva due figli grandi, uno di 20 anni e l’altro di quasi 19, che vivono ad Hannover e anche la moglie vive qui". Ancora scosso dalla perdita del parente, il cognato di Longhitano ha poi spiegato che la vittima "era di Bronte" (in provincia di Catania) e che i parenti "arriveranno stasera" dall’Italia. "Sono scioccato - ha detto - Morire per una stupidata di queste…". "Come hanno detto i testimoni, non è che c’è stata una discussione o che cosa - ha proseguito - Si è soltanto parlato un poco del pallone, del fatto che l’Italia ha quattro stelle, la Germania tre. Questa era la discussione, una discussione futile" sulle coppe mondiali delle rispettive nazionali di calcio. Il ristorante Mamma Raffaele si trova in un quartiere di Hannover a circa tre km dal bar "Columbus", dove è avvenuto il duplice omicidio. "Negli anni passati, nel quartiere a luci rosse ci sono stati degli episodi di violenza - ha concluso - ma ultimamente la situazione era tenuta sotto controllo". Intanto la famiglia di Giuseppe Longhitano si è chiusa in un muto silenzio. Nella casa di Bronte, paese famoso nel mondo per il suo pistacchio, a 35 chilometri da Catania, dove vivono la sorella e la madre dell’uomo i giornalisti, almeno per il momento, "non sono graditi". Le due donne sono nella loro abitazione di viale Sardegna, nella circonvallazione del paese etneo, dove entrano e escono stretti familiari e amici fidati, senza rilasciare commenti o dichiarazioni. Giuseppe Longhitano ha un altro fratello che è emigrato anche lui all’estero 24 anni. Dal giorno della sua partenza l’uomo non era più rientrato a Bronte, tranne lo scorso anno quando ha trascorso nel suo paese d’origine alcuni giorni in ferie.

7 Luglio 2010

Fonte: La Sicilia

© Fotografia: Corriere.it

L’omicidio degli italiani è stata un’esecuzione

Sono diventate due le vittime della folle sparatoria avvenuta l’altro ieri in un bar di Hannover, dopo una ridicola lite su quale squadra avesse vinto più Coppe del mondo. Dopo Franco Siccu, pizzaiolo di 47 anni, sardo emigrato in Germania vent’anni fa nella notte è morto pure il suo amico e collega, anche lui italiano al quale il "giustiziere" tedesco aveva sparato un colpo di pistola in testa. Si chiamava Giuseppe Longhitano, 49 anni, origini siciliane, partito da Bronte 24 anni or sono. Dell’assassino, subito identificato dalla polizia, ancora nessuna traccia. "È stata una vera esecuzione - racconta un testimone. Tremendo, quell’uomo, tornato nel bar un’ora dopo la discussione, ha sparato prima a Longhitano. L’altro italiano gli si è inginocchiato davanti pregandolo di non premere il grilletto, ma invano: quello gli ha sparato alla testa senza pietà". Questa tragedia è successa per una stupidata di un pazzo. Non si ammazza la gente così, a sangue freddo..." - dice ora in lacrime il cognato di Longhitano. "Pippo era mio cognato - prosegue il parente - era sposato con mia sorella, lavorava in questo ristorante da quando l’abbiamo aperto, a febbraio del 2008, quindi da due anni e qualche mese" - ha spiegato. "Noi siamo in Germania dall’inizio degli anni Sessanta e lui era qui da oltre una ventina d’anni. Era sposato e aveva due figli grandi, uno di 20 anni e l’altro di quasi 19, che vivono ad Hannover e anche la moglie vive qui". Una fine senza senso e per questo ancor più difficile da accettare. "Sono scioccato - aggiunge il cognato. Morire per una stupidata di queste...". "Come hanno detto i testimoni, non è che c’è stata una discussione o che cosa - ha proseguito - Si è soltanto parlato un poco del pallone, del fatto che l’Italia ha quattro stelle, la Germania tre. Questa era la discussione, una discussione futile sulle coppe mondiali delle rispettive nazionali di calcio". Il ristorante Mamma Raffaele si trova in un quartiere di Hannover a circa tre chilometri dal bar Columbus, dove è avvenuto il duplice omicidio. "Negli anni passati, nel quartiere a luci rosse ci sono stati degli episodi di violenza - ha concluso - ma ultimamente la situazione era tenuta sotto controllo". A quanto sembra sia l’assassino che le vittime avevano alzato il gomito nelle ore precedenti, un particolare che potrebbe spiegare almeno in parte l’esplosione di violenza. L’ omicida, un 42enne tedesco disoccupato, è ancora in fuga e la polizia tedesca, per favorire le ricerche, ha diffuso le foto tratte dal video di una telecamera di sorveglianza che lo hanno ripreso prima del duplice omicidio mentre ritirava denaro da un bancomat. Dopo essere rientrato nel bar Columbus ha sfidato i due italiani, loro probabilmente hanno pensato che volesse "solo" fare a botte. Il primo ad alzarsi è stato Longhitano ed è a questo punto che il folle ha estratto l’arma mirando alla testa. Poi a ha fatto fuoco su Siccu, uccidendolo sul colpo. Il ricercato è alto circa un metro e 80, e al momento della fuga indossava un cappello con visiera, una t-shirt con la scritta "College" e un paio di pantaloncini neri.

7 luglio 2010

Fonte: Ilgiornale.it

© Fotografia: Corriere.it

Ha chiesto pietà in ginocchio

Ucciso con un colpo alla testa

di Nadia Cossu

"Così hanno ucciso il pizzaiolo Franco Siccu". Una testimone ha raccontato alla polizia tedesca gli ultimi momenti.

SAN VERO MILIS. Piange, chiusa in una stanza, circondata dai parenti che provano a placare un dolore che non ha consolazione. Anna Carta, 81 anni, non lo rivedrà più quel figlio partito 17 anni fa da San Vero Milis per cercare fortuna in Germania. Gliel'hanno ammazzato. La salma di Franco Siccu, il pizzaiolo di 47 anni ucciso con un colpo di pistola alla testa da un uomo di Hannover mentre si trovava in un bar della città tedesca, tornerà in Sardegna soltanto tra quindici giorni. Per la famiglia saranno due settimane di angoscia. "Vogliamo sapere cosa sia successo - dicono i parenti - perché le uniche notizie che abbiamo sono quelle che ci dà la televisione". La polizia tedesca sarebbe sulle tracce del 42enne di Hannover che dopo un'assurda discussione sui mondiali di calcio ha lasciato il locale per poi tornarci armato e compiere una vera e propria esecuzione. Le notizie che arrivano dal quotidiano Bild della Germania raccontano una storia terribile. fornita da una testimone oculare. Sembra che Franco Siccu si sia inginocchiato e abbia supplicato quell'uomo accecato da un odio malato di non premere il grilletto. Purtroppo Holger B. (questo il nome dell'assassino) non lo ha ascoltato. Gli ha sparato in testa senza alcuna pietà e poi ha rivolto l'arma contro un amico del pizzaiolo di San Vero Milis: il siciliano Giuseppe Longhitano, di 49 anni, originario di Bronte, in provincia di Catania, anche lui emigrato da 24 anni. Siccu è morto dopo poco tempo in ospedale e non ce l'ha fatta nemmeno Longhitano che ha smesso di respirare ieri mattina. Franco era partito nel 1993 verso la Germania. doveva trovare un lavoro a tutti i costi per potersi mantenere. E poi non sopportava di stare senza far nulla. Ad Hannover aveva una compagna e una figlia che era tutta la sua vita: una bambina di nove anni che portava sempre in Sardegna. Oggi San Vero Milis è un paese sconvolto, lontanissimo da Hannover dove però qualcuno ha voluto rendere omaggio a quel cittadino sardo ammazzato da emigrato, distante dalla sua terra. C'è il tricolore davanti al bar dove sono stati uccisi Siccu e l'amico e collega siciliano Giuseppe Longhitano. Lo hanno messo, insieme a dei fiori, i titolari della pizzeria Little Italy dove Franco lavorava da un anno e mezzo. Nel piccolo centro dell'Oristanese tutti avevano sentito lunedì la notizia al telegiornale, mai avrebbero però immaginato che l'italiano di cui si parlava, ucciso da un folle dopo una stupida discussione su chi tra Italia e Germania avesse vinto più coppe del mondo, fosse il loro compaesano. Lui che non era nemmeno un grande appassionato di calcio. E a guardare la televisione c'era anche l'anziana mamma della vittima. Ha sentito di una sparatoria nel locale Columbus Kiosk, ha provato persino pena per quell'uomo ucciso ma nemmeno per un istante ha pensato al proprio figlio. "In realtà a nessuno di noi è venuto in mente -dicono una cugina e una zia ancora sotto choc vicino alla casa di via San Michele nella periferia di San Vero Milis. Sono stati i due figli che vivono qui in paese a spiegare alla madre quello che era successo. Prima le hanno detto che Franco aveva avuto un incidente stradale ma poi ne parlavano i telegiornali, la radio e quindi hanno scelto di dire la verità". Una verità dolorosissima che ha lacerato il cuore della povera donna (già sofferente dopo la perdita, tre anni fa, del marito) e quello dei fratelli Nino, ex maresciallo dell'esercito, e Maria Vincenza, che insieme al marito si occupa della vendita di prodotti agricoli. Il terzo dei figli di Anna Carta, Fausto, vive ugualmente in Germania. Come Franco, anni fa aveva deciso di lasciare la Sardegna per cercare lavoro all'estero. Lo aveva trovato, sempre nel settore della ristorazione. Ed è toccato a lui dare la terribile notizia alla famiglia. Ora tutta la comunità di San Vero Milis aspetta che sia fatta giustizia. Una telecamera avrebbe infatti incastrato l'assassino e, a quanto pare, la polizia di Hannover sarebbe molto vicina alla sua cattura.

7 luglio 2010

Fonte: Lanuovasardegna.it

© Fotografia: Corriere.it

In ginocchio davanti al killer

Ma lui ha sparato senza pietà

di Corrado Zunino

È morto anche il secondo emigrato italiano, vittima di una discussione sui mondiali di calcio al Columbus Kiosk di Hannover. Giuseppe Longhitano, 49 anni, cameriere originario di Bronte, provincia di Catania. Ferite alla testa, come per l’amico Franco Siccu, lui 47 anni, pizzaiolo a Hannover da "Mamma Raffaele", freddato la mattina di lunedì nel bar aperto 24 ore su 24. Siccu era di San Pietro Mils, Oristano. L' assassino, Holger B, tedesco di 42 anni, è ancora in fuga. La polizia di Hannover ha già diffuso le sue immagini: frammenti di riprese da un bancomat, dove aveva appena prelevato per continuare a bere: cappellino da baseball, maglietta beige. Le ricostruzioni del giorno dopo confermano la futilità delle motivazioni dell’omicidio nel quartiere a luci rosse di Hannover, alimentate dalla birra bevuta fino al mattino nascente. E descrivono la spietatezza con cui il tedesco, fino a lunedì incensurato, ha ucciso: "È stata un’esecuzione", ha detto uno dei cinque testimoni oculari, una donna. La rabbia di Holger era salita di fronte alla disputa sulla nazione calcisticamente più forte. "L' Italia ha vinto quattro mondiali voi soltanto tre", avevano sentenziato gli italiani non arretrando di fronte all' exploit della Germania in Sudafrica (oggi gioca la semifinale con la Spagna) e al contemporaneo fiasco azzurro. "Non era né un tifoso né un attaccabrighe", ricordano i parenti di Siccu, in Sardegna. Alle 7,20 di lunedì mattina Holger, prelevata la pistola a casa, è rientrato al Colombus Kiosk, si è avvicinato a Longhitano, maglia della nazionale italiana indosso, e da distanza ravvicinata gli ha esploso un colpo alla testa, ferendolo gravemente. Poi si è spostato verso Siccu, che si è buttato in ginocchio implorandolo: "No, per favore non...". Niente, il tedesco ha sparato ancora. Un solo proiettile, ancora alla testa. Il pizzaiolo sardo morirà durante il trasporto all' ospedale. Ieri notte, invece, il decesso di Longhitano: ventiquattr' ore di agonia senza riprendere mai conoscenza. E continua la fuga dell’incensurato di Hannover, alto un metro e ottanta, i capelli corti e biondi celati - nei fotogrammi diffusi dalla polizia - da un berretto. La sua abitazione è stata perquisita più volte, sembra difficile possa resistere in clandestinità a lungo. Giuseppe Longhitano aveva lasciato la Sicilia nel 1990 e da quando si era sistemato in Germania era rientrato a casa una volta sola. Lascia due figli di 19 e 20 anni. Franco Siccu era emigrato nel '93, aveva lavorato su diverse navi di linea per poi raggiungere il fratello nella pizzeria di Hannover. Ogni stagione tornava allo splendido mare dell’Oristanese, senza rimorsi. "Amava la Germania", dicono ora a San Pietro Mils. Una compagna tedesca gli aveva dato una figlia di 9 anni.

7 luglio 2010

Fonte: La Repubblica

© Fotografia: Corriere.it

Secondo la stampa tedesca sarebbe fissato per il calcio e avrebbe problemi psichiatrici.

Sparatoria Hannover, si costituisce a Maiorca il killer che ha ucciso due italiani

L'uomo avrebbe raccontato di esser arrivato martedì nella città delle Baleari dove ha trovato rifugio nell'abitazione del patrigno, che lo ha consigliato di consegnarsi. La sparatoria in una birreria dopo una lite sui Mondiali.

Roma, 7 lug. (Adnkronos/Ign) - Si è costituito a Palma di Maiorca il 42enne tedesco responsabile dell'assassinio di due italiani avvenuto nei giorni scorsi in un bar di Hannover. Secondo fonti giudiziarie, l'uomo ha raccontato di esser arrivato martedì nella città delle Baleari dove ha trovato rifugio nell'abitazione del patrigno, che lo ha consigliato di consegnarsi. Si è così presentato nella tarda serata di martedì al magistrato di Palma, dove ha confessato il duplice omicidio. La vicenda verrà ora seguita dal tribunale della audiencia di Madrid, che deciderà della sua estradizione in Germania. Al momento si trova internato in via cautelare nel centro penitenziario di Palma. Poche ore prima che l'uomo si costituisse, un portavoce della polizia di Hannover aveva tuttavia dichiarato: ''l'assassino è sottoposto ad un'enorme pressione, perché sappiamo chi è''. Ma resta ancora ignoto come abbia fatto l'uomo a lasciare la Germania e andarsene tranquillamente in Spagna. Dopo la sparatoria la foto del killer, scappato a piedi dal bar dove aveva ucciso Giuseppe Longhitano e Franco Siccu, era infatti stata pubblicata sul proprio sito Internet della polizia di Hannover e distribuita a tutti i giornali tedeschi. L'uomo è accusato dalla procura di Hannover di aver "voluto vedere morire le sue vittime", provandone "piacere". Un testimone ha inoltre riferito che una delle due in ginocchio lo aveva supplicato di risparmiarlo, invano. Come ricostruito dal tabloid tedesco Bild, Holger B, disoccupato e incensurato, sarebbe "fissato per il calcio", avrebbe problemi psichiatrici e diventerebbe estremamente violento in caso di abuso di alcool. Proprio per questi suoi disturbi psichiatrici, l'uomo aveva perso il lavoro in una concessionaria, finendo in una clinica psichiatrica e iniziando una cura a base di forti tranquillanti. Il 42enne, inoltre, ha solo un paio di amici, non ha una compagna fissa e viveva da solo in un appartamento nel quartiere di Linden - ad Hannover - e possedeva illegalmente da anni la pistola che ha usato per il duplice omicidio. Secondo quanto raccontato da una vicina di casa, "quando beveva diventava estremamente violento ed imprevedibile. Prendeva il calcio molto sul serio e non sopportava di essere contraddetto su questo argomento". Tanto che una volta sparò contro un cartello di divieto di giocare a calcio in strada.

7 luglio 2010

Fonte: Adnkronos.com

Hannover, italiani uccisi per un banale litigio sul calcio.

Il killer si è costituito

HANNOVER - Era fuggito a Palma di Maiorca, in Spagna, il tedesco di 42 anni ricercato per aver ucciso gli italiani Giuseppe Longhitano e Franco Siccu al culmine di una lite in un bar di Hannover scoppiata sul numero dei titoli mondiali conquistati dalle rispettive nazionali. L'uomo si è consegnato ai giudici, confessando di essere l'autore del duplice omicidio. La polizia di Hannover aveva pubblicato sul proprio sito Internet alcune sue foto sul principale indiziato. Nonostante questo, il 42enne, Holger B. è riuscito a raggiungere la Spagna e a rifugiarsi a casa del patrigno. L'assassino si è presentato nella tarda serata di martedì al magistrato Josè Castro. Ora si trova detenuto nel centro penitenziario di Palma. Secondo un testimone, quella di Siccu, 47enne di origine sarde, e Longhitano, siculo di 49 anni, è stata una vera e propria esecuzione. L'assassino ha sparato prima a Longhitano, mentre Siccu si era inginocchiato pregandolo di non premere il grilletto. Holger non ha avuto pietà, sparandogli alla testa. Poi ha lanciato l'arma a un paio di metri dalla porta, fuggendo a piedi. Il tabloid tedesco "Bild" ha tracciato un profilo dell'assassino che descrive come un uomo "con problemi psichiatrici e che diventa estremamente violento quando beve". Holger B. sarebbe disoccupato e vivrebbe da solo in un appartamento nel quartiere di Linden, ad Hannover.

7 luglio 2010

Fonte: Romagnaoggi.it

Si consegna l'assassino dei due italiani

Risolto l'omicidio di Hannover

Scappato in Spagna dal patrigno, Holger B. si è presentato durante la notte al magistrato Josè Castro, e ha confessato il duplice omicidio. Si trova nel penitenziario di Palma di Maiorca. Era il principale sospettato.

PALMA - Holger B, il cittadino tedesco di 42 anni già sospettato dalle autorità tedesche di aver sparato e ucciso due cittadini italiani, si è consegnato ai giudici di Palma di Maiorca, in Spagna, confessando di essere l'autore del duplice omicidio avvenuto ad Hannover. Un crimine molto simile a un'esecuzione, motivato da una banale lite sui Mondiali di Calcio. Era scappato a piedi dal bar dove aveva ucciso Giuseppe Longhitano e Franco Siccu. In pochi giorni, nonostante la polizia di Hannover avesse pubblicato sul proprio sito Internet alcune sue foto indicandolo come principale indiziato, Holger B. è riuscito a raggiungere la Spagna e a rifugiarsi a casa del patrigno. È stato lui a consigliargli di consegnarsi. L'assassino si è presentato nella tarda serata di martedì al magistrato Josè Castro e ha confessato il duplice omicidio. È stato quindi internato nel centro penitenziario di Palma. La lite in un bar di Hannover era finita con una sparatoria. L'aggressore e le sue vittime discutevano dei titoli mondiali conquistati dalle rispettive nazionali, quando l'omicida è uscito dal locale per rientrare poco dopo armato. Giuseppe Longhitano, siciliano di 49 anni, è morto nella notte in ospedale per le ferite. Stessa sorte era toccata al secondo italiano, Franco Siccu, 47enne di origini sarde. Secondo un testimone, quella di Siccu e Longhitano è stata una vera e propria esecuzione: l'assassino ha sparato prima a Longhitano. Siccu si era inginocchiato pregandolo di non premere il grilletto. Tutto inutile: Holger gli ha sparato alla testa. Poi ha lanciato l'arma a un paio di metri dalla porta, fuggendo a piedi. Il tabloid tedesco Bild traccia oggi il profilo dell'assassino che descrive come un uomo "con problemi psichiatrici e che diventa estremamente violento quando beve". Holger B. sarebbe disoccupato e vivrebbe da solo in un appartamento nel quartiere di Linden, ad Hannover. Una vicina di casa, intervistata, ha raccontato che "prendeva il calcio molto sul serio e non sopportava di essere contraddetto su questo argomento". La sua era una vera fissazione: tanto che una volta aveva sparato contro un cartello di divieto di giocare a calcio in strada. Il giornale ha anche ricostruito i movimenti di Holger B. nelle ore successive alla sparatoria. Sembra che Holger B. sia andato prima a casa di un amico e gli abbia chiesto degli indumenti puliti. Dopo in un bar di Linden con altri amici a bere una birra. Poi la fuga verso la Spagna.

7 luglio 2010

Fonte: Repubblica.it

© Fotografia: Corriere.it

L'OMICIDIO DI HANNOVER

Preso in Spagna il killer dei due italiani

Uccise senza pietà un pizzaiolo sardo

Holger B, cittadino tedesco di 42 anni si è consegnato ai giudici di Palma di Maiorca, nelle Isole Baleari, confessando di essere l'autore dell'omicidio dei due italiani, ad Hannover, dopo una lite sui Mondiali di Calcio. A perdere la vita anche un pizzaiolo sardo emigrato in Germania, Pietro Siccu, originario di San Vero Milis.

PALMA DI MAIORCA (Spagna). Un cittadino tedesco di 42 anni si è consegnato ai giudici di Palma, nelle Isole Baleari (in Spagna), confessando di essere l'autore dell'omicidio dei due italiani, ad Hannover, dopo una lite sui Mondiali di Calcio. A perdere la vita anche un pizzaiolo sardo quarantasettenne emigrato in Germania, Pietro Siccu, originario di San Vero Milis. L'altra vittima è un catanese, Giuseppe Longhitano, di 49 anni. Secondo fonti giudiziarie l'uomo, Holger B, questo il nome dell'uomo, ricercato da due giorni, ha raccontato di esser arrivato ieri a Palma di Maiorca dove ha trovato rifugio nell'abitazione del patrigno, che gli ha consigliato di consegnarsi. L'uomo si è presentato nella tarda serata di martedì al magistrato di Palma, dove ha confessato il duplice omicidio. Il magistrato Josè Castro ha deciso l'arresto in via cautelare e l'uomo è stato internato nel centro penitenziario di Palma. La lite era scoppiata lunedì mattina in un bar di Hannover: l'aggressore e le sue vittime discutevano dei titoli mondiali conquistati dalle rispettive nazionali, quando l'omicida è uscito dal locale ed è rientrato poco dopo con un'arma da fuoco e ha sparato ad entrambi alla testa. Pietro Siccu è morto sul colpo, Longhitano, ferito gravemente, alcune ore più tardi. Dopo il folle gesto, l'assassino aveva lanciato l'arma a un paio di metri dalla porta ed era fuggito a piedi.

7 luglio 2010

Fonte: Lanuovasardegna.it

Finisce la fuga del killer di Hannover

"E’ un violento con problemi psichici"

di Elisa Barberis

Crolla l’assassino dei due italiani. Si era nascosto alle isole Baleari.

PALMA DI MAIORCA - Si è conclusa a Palma di Maiorca la fuga del presunto assassino dei due italiani residenti ad Hannover, Holger B, 42 anni, che si è consegnato ai giudici confessando di essere l'autore dell’omicidio di Giuseppe Longhitano e Franco Siccu, avvenuto lunedì pomeriggio in seguito ad una banale discussione sui Mondiali di calcio degenerata in tragedia. "In serata il presunto autore dei delitti ha preso un aereo da Hannover", ha detto il portavoce della polizia. "Conoscevamo già la sua identità ma non avevamo alcuna indicazione che potesse lasciare il Paese. Per questo non sono stati disposti subito i controlli delle liste dei passeggeri in partenza". Nonostante la pubblicazione tempestiva sul proprio sito Internet alcune sue foto indicandolo come principale indiziato e l’impiego nelle ricerche di un centinaio di agenti, Holger è riuscito quindi a raggiungere la Spagna e a rifugiarsi a casa del patrigno. Convinto a costituirsi, nella tarda serata di martedì si è presentato al magistrato Josè Castro, che ha deciso per l’arresto in via cautelare e il trasferimento del reo confesso nel centro penitenziario della città. A breve sarà sentito a Madrid da un magistrato dell’Audiencia, anche se secondo le fonti il processo di estradizione in Germania dovrebbe essere rapido e potrebbe concludersi "in meno di un mese". L’omicidio si è consumato lunedì all’interno del Columbus, un bar nel quartiere a luci rosse del capoluogo della Bassa Sassonia, dopo un’accesa discussione riguardante i titoli mondiali conquistati dalle rispettive nazionali. Secondo un testimone, Holger avrebbe aggredito i due italiani inscenando una vera e propria esecuzione: non c’è stato scampo per Longhitano e Siccu, morti nella notte a causa di ferite di arma da fuoco alla testa. Secondo il profilo tracciato dal tabloid tedesco Bild l’uomo, che vive solo in un appartamento nel quartiere di Linden, avrebbe problemi psichiatrici e la tendenza a diventare "estremamente violento" quando beve. Disoccupato, aveva perso il lavoro in una concessionaria tempo fa proprio a causa dei suoi disturbi, motivo per cui prendeva forti tranquillanti e in passato era stato in cura in una clinica psichiatrica. Il giornale ha inoltre ricostruito i suoi ultimi movimenti: sembra che si sia recato a casa di un amico chiedendogli indumenti puliti e successivamente sia andato in un bar di Linden con degli amici a bere una birra prima della partenza.

7 luglio 2010

Fonte: Lastampa.it

Palma di Maiorca: si è costituito il killer degli italiani

Si è costituito nella tarda serata di ieri in Spagna, a Palma di Maiorca, il presunto assassino di Giuseppe Longhitano, 49 anni, originario di Bronte ed il sardo Franco Siccu, 47 anni, freddati davanti ad un bar di Hannover al culmine di una banale lite sulle squadre di calcio di Italia e Germania. A darne notizia sono stati il giornale tedesco "Bild" ed il "Diario" di Palma de Maiorca. Il giudice Josè Castro - si legge sul quotidiano - "ha deciso di rinchiuderlo immediatamente, in via cautelare, in prigione, vista la gravità dei fatti ammessi". Secondo il giornale tedesco, il presunto assassino (Holger B.) sarebbe fissato per il calcio ed affetto da gravi problemi psichiatrici che si acuiscono quando beve. "Holger diventa estremamente violento quando beve". Holger B, 42 anni, è disoccupato, ha solo un paio di amici, non ha una compagna fissa, viveva da solo in un appartamento nel quartiere di Linden - ad Hannover - e possedeva illegalmente da anni la pistola che ha usato per il duplice omicidio. Quando beveva "diventava estremamente violento ed imprevedibile - racconta una vicina di casa. Prendeva il calcio molto sul serio e non sopportava di essere contraddetto su questo argomento". La sua era una vera fissazione: tanto che una volta sparò contro un cartello di divieto di giocare a calcio in strada. L’uomo, che aveva perso il lavoro in una concessionaria tempo fa proprio a causa dei suoi disturbi psichici, prendeva forti tranquillanti ed in passato era stato anche in cura in una clinica psichiatrica. Nelle ricerche, prosegue il tabloid, sono impegnati adesso fino a cento agenti. Il giornale ha ricostruito i movimenti di Holger B. nelle ore successive alla sparatoria. Sembra che l’uomo sia andato a casa di un amico e gli abbia chiesto degli indumenti puliti: "Ho fatto una cazzata", gli avrebbe detto. Dopo, prima di darsi alla fuga, è andato in un bar di Linden con degli amici a bere un’altra birra.

7 luglio 2010

Fonte: La Sicilia Web

La Spagna estrada il killer degli italiani a Hannover

L’uomo reo confesso dell’omicidio di due italiani la settimana scorsa ad Hannover, che attualmente si trova in carcere in Spagna, verrà estradato in Germania probabilmente la settimana prossima. Lo ha annunciato la portavoce della Procura di Hannover, confermando così un’indiscrezione pubblicata oggi dal tabloid Bild. Nei giorni scorsi ci sono stati dei problemi legati alla trasmissione della documentazione dalla Germania alla Spagna, ha spiegato la portavoce. "Tuttavia - ha detto - dalla nostra parte abbiamo fatto tutto ciò che era necessario".

14 luglio 2010

Fonte: Blitzquotidiano.it

Fonte: Corriere.it

L'omicida è tornato in Germania

L'uomo che uccise due italiani aveva pendenze in Spagna.

BERLINO - La magistratura di Hannover (Germania settentrionale) ha confermato l'arrivo ieri sera su un aereo proveniente da Madrid dell'autore dell'omicidio di due italiani, un cuoco e un pizzaiolo, avvenuto ai primi di luglio sembra a causa di una discussione su quanti mondiali avesse vinto la Germania e quanti l'Italia. L'estradizione del tedesco Holger B, 42 anni, che pure aveva ammesso gli omicidi, ha richiesto più del previsto in quanto sembra che il ricercato avesse pendenze con la giustizia anche in Spagna, ha detto oggi la portavoce della magistratura di Hannover, Irene Silinger. Subito dopo l'omicidio del cuoco sardo Franco Siccu, di 47 anni, e del pizzaiolo siciliano Giuseppe Longhitano (49), uccisi con colpi alla testa il 5 luglio scorso, il tedesco era fuggito a Palma di Maiorca a casa del suocero che lo ha poi convinto a costituirsi alla polizia spagnola. (Ansa)

23 luglio 2010

Fonte: Cdt.ch

Germania: al via il processo per l'omicidio di due italiani

Berlino (Germania), 20/01/2011 - È cominciato oggi ad Hannover il processo al tedesco Holger B, 42 anni, l'uomo accusato di avere ucciso due italiani nella città settentrionale della Germania, ai primi di luglio 2010, sembra a causa di una discussione sul calcio. Il processo si è aperto con una dichiarazione dell'uomo, letta dal suo avvocato, in cui ha ammesso la sua colpevolezza ed ha chiesto scusa alle famiglie delle vittime. Secondo l'accusa, Holger B. ha ucciso a sangue freddo i due italiani - il cuoco sardo Franco Siccu, di 47 anni, e il pizzaiolo siciliano Giuseppe Longhitano, di 49 - il 5 luglio scorso in un bar di Hannover. L'uomo era fuggito a Palma di Maiorca, a casa del suocero che lo aveva poi convinto a costituirsi alla polizia spagnola.

20 gennaio 2011

Fonte: Chilhavisto.rai.it

Uccise pizzaiolo sardo: 14 anni al killer di Hannover

HANNOVER - Gli aveva sparato dopo una lite sui Mondiali di calcio. Ieri Holger B, 43 anni, tedesco, è stato condannato a 14 anni e sei mesi di carcere per l'omicidio di Franco Siccu, 47 anni, pizzaiolo di San Vero Milis da anni trapiantato in Germania, ad Hannover, e del cuoco Pippo Longhitano, 49 anni, siciliano originario di Bronte, in provincia di Catania. Il fatto di sangue era accaduto il 6 luglio scorso in un bar. "Inaccettabile": così ha definito la sentenza l'avvocato dei familiari delle vittime. I giudici hanno accolto la tesi della difesa di Holger B: secondo il tribunale l'uomo, un prepensionato con problemi di alcol, quando sparò aveva bevuto abbondantemente ed era sotto l'effetto di farmaci. Per questo l'assassino è stato giudicato psichicamente malato dai giudici che hanno deciso di non condannarlo all'ergastolo, stabilendo il ricovero in un centro di disintossicazione: qui Holger B. dovrà trascorrere almeno due anni. Nel corso delle cinque udienze del processo, i testimoni hanno ripercorso le fasi di quella folle vicenda. Alle cinque e mezzo del mattino del 6 luglio Franco Siccu e Pippo Longhitano, reduci da una nottata di lavoro, entrarono nel bar di Hannover per bere qualcosa. Il diverbio scoppiò perché i due insistevano nel ricordare che gli azzurri hanno conquistato un titolo mondiale in più della Germania, 4 a 3, come nella mitica partita tra le due nazionali di Città del Messico. L'Italia era già stata eliminata dal mondiale sudafricano e una cameriera del locale ha riferito che i due dissero di fare il tifo per la Germania, aggiungendo però che gli azzurri di Lippi avevano purtroppo perso l'occasione di conquistare il quinto titolo. A quel punto l'imputato si alzò dal suo tavolo e affrontò i due italiani, negando che l'Italia avesse conquistato un titolo in più della Germania. Davanti all'insistenza di Franco Siccu e Pippo Longhitano, Holger B. uscì dal locale per tornare poco dopo armato di pistola. Rivolto a loro esclamò: "Adesso prendetevi pure le vostre quattro stellette" e, nonostante le implorazioni dei due, che si misero in ginocchio, sparò centrando Siccu alla testa e al torace e Pippo alla fronte. Entrambi morirono dopo poche ore. Subito dopo il duplice omicidio l'assassino si imbarcò su un volo per Majorca, dove poi si costituì, non prima di aver raccontato tutto alla madre e al patrigno. Nel corso dell'ultima udienza Holger B. è rimasto inerte come in quelle precedenti, lasciando al suo difensore il compito di leggere una dichiarazione in cui ha ammesso le sue responsabilità e ha chiesto scusa. In considerazione della sua dipendenza dall'alcol i giudici hanno rinunciato a condannarlo all'ergastolo: la pena inflitta è stata considerata troppo lieve dal legale dei familiari delle vittime.

16 febbraio 2011

Fonte: Lanuovasardegna.it

© Fotografia: Corrieredellosport.it

 
     
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