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ITALIA
12-05-1954 Nicosia
(EN) Anni 31
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Trascorsi 40 anni
dalla tragedia dell’Heysel
Il ricordo della vittima nicosiana
Luigi Pidone
Il 29 maggio 2025 si commemora il
40° anniversario di una delle pagine più buie del calcio
europeo: la strage dello Stadio Heysel di Bruxelles. Era
il 29 maggio 1985 quando la finale di Coppa dei Campioni
tra Juventus e Liverpool si trasformò in una tragedia
che costò la vita a 39 persone e ferì oltre 600 tifosi.
Tra le vittime di quella terribile
serata c’era anche Luigi Pidone, tifoso nicosiano di
soli 31 anni che divenne la trentanovesima vittima della
strage. La sua storia rappresenta il dolore e la
sofferenza di tutte le famiglie colpite da quegli eventi
drammatici.
UNA SERATA CHE CAMBIÒ TUTTO - Luigi Pidone si trovava nel settore Z dello stadio Heysel
insieme agli altri tifosi quando, poco dopo le 19,
iniziarono gli scontri che portarono al panico generale.
Durante la fuga disperata della gente impaurita, il
giovane nicosiano rimase gravemente ferito e fu trovato
già privo di conoscenza dagli infermieri che lo
soccorsero. Trasportato d’urgenza in ambulanza
all’ospedale Erasme di Bruxelles, Luigi fu ricoverato in
condizioni disperate. Nonostante le cure intensive, non
si risvegliò mai dal coma irreversibile in cui era
caduto. Dopo 77 lunghi giorni di agonia, il 31enne
nicosiano si spense, lasciando nel dolore la moglie
Michela e il piccolo Michele, che all’epoca aveva appena
7 mesi.
UN RICORDO CHE NON SI SPEGNE - La
memoria di Luigi Pidone e di tutte le vittime
dell’Heysel continua a vivere nella sua città natale. Il
16 settembre 2022, l’artista Maurizio Cannizzo ha
realizzato un magnifico murales sul lato di un palazzo
per ricordare Luigi e tutte le vittime del settore Z
della tragedia belga. Un’opera d’arte che non è solo un
tributo artistico, ma un monumento alla memoria che ha
dato anche un nuovo nome a quella zona della città: da
quel giorno, infatti, la piazza è stata intitolata
"Slargo Luigi Pidone Vittima Heysel 1954-1985", un
riconoscimento permanente che mantiene vivo il ricordo
del giovane tifoso e della tragedia che ha segnato per
sempre il mondo del calcio.
UN ANNIVERSARIO PER NON DIMENTICARE
- A quarant’anni di distanza, la tragedia dell’Heysel
rimane una ferita aperta nella storia dello sport
europeo. Il ricordo di Luigi Pidone e delle altre 38
vittime ci ricorda quanto sia importante anteporre
sempre i valori umani alla passione sportiva, perché
nessuna partita vale una vita umana. La memoria di
questi eventi tragici deve servire da monito per le
generazioni future, affinché simili tragedie non si
ripetano mai più negli stadi di tutto il mondo.
Fonte:
Telenicosia.it
© 29 maggio 2025
Fotografie: La
Gazzetta dello Sport
©
Telenicosia.it
© GETTY IMAGES
©
(Not
for Commercial Use)
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Dal 15 al 16 settembre
"Nicosia una piazza per Luigi"
in ricordo di una
delle vittime dello stadio Heysel
Il 4 febbraio 2020 Salvatore
Leonardi chiese l’intitolazione di uno spazio pubblico
al concittadino Luigi Pidone deceduto durante gli
scontri (Ndr:
nessuno scontro leggi
Nota Scontri Associazione Familiari Vittime Heysel) conseguenti
alla finale di Coppa dei Campioni disputatasi fra le
squadre del Liverpool e della Juventus allo stadio
Heysel di Bruxelles il 29 maggio 1985, proponendo
un’area in via Pozzi Fiera. Il 2 marzo 2022 la
Commissione comunale per la Toponomastica espresse il
proprio parere favorevole alla proposta e
l’amministrazione comunale di Nicosia con una delibera
di giunta del 7 marzo 2022 decise di intitolare un’area
di via Pozzi Fiera alla sua memoria. Il 15 e 16
settembre Salvatore Leonardi, che partecipò a quella
tragica serata a Bruxelles e riuscì a uscirne
miracolosamente illeso, ha organizzato una serie di
eventi per ricordare l’amico Luigi Pidone e soprattutto
per far riflettere e ricordare quei tragici momenti.
Ospiti d’eccezione in questi due giorni Idris,
giornalista, personaggio televisivo e opinionista e
Antonio Cabrini, indimenticabile calciatore della
Juventus, campione del mondo in Spagna 82 e tra i
protagonisti in campo in quella tragica finale di coppa
campioni. Il 15 settembre alle 18 presso l’aula
consiliare del Comune di Nicosia, Idris e Cabrini
verranno accolti dalle autorità cittadine locali. Il 16
settembre alle 11, presso il cine-teatro Cannata,
Antonio Cabrini incontrerà i giovani e sempre al Cannata
alle 17 si terrà il convegno sul razzismo e violenza
negli stadi, oltre a Idris e Cabrini, interverranno il
sindaco Luigi Bonelli e Giuseppe Schillaci, vescovo
della Diocesi di Nicosia. Alle 18.30 sarà inaugurata la
piazzetta Luigi Pidone. Luigi Pidone fu la
trentanovesima vittima degli scontri* avvenuti allo
stadio Heysel il 29 maggio 1985, restò in coma
irreversibile per 77 giorni e morì all’ospedale Erasme
di Bruxelles all’età di 31 anni. Luigi Pidone, come
tutti gli altri tifosi rimasti uccisi quella terribile
notte, si trovava il 29 maggio nel settore Z dello
stadio Heysel. Poco dopo le 19 gli incidenti e la fuga
della gente impaurita. Gli infermieri lo raccolsero che
era già privo di conoscenza: fu portato in ambulanza
all’ospedale dove fu ricoverato. Nonostante le cure
intensive, non si risvegliò dal suo stato di
incoscienza.
Fonte:
Telenicosia.it © 25 Agosto 2022 (Testo © Fotografie)
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Una strada di Nicosia sarà
intitolata a Luigi Pidone,
vittima allo stadio
Heysel di Bruxelles nel 1985
di Sergio Leonardi
Con una delibera di giunta
del 7 marzo 2022, l’amministrazione comunale di Nicosia
ha deciso di intitolare un’area di via Pozzi Fiera al
nicosiano Luigi Pidone, morto nel 1985, vittima della
strage dello stadio Heysel di Bruxelles.
Il 4 febbraio 2020 Michele
Leonardi chiese l’intitolazione di uno spazio pubblico
al concittadino Luigi Pidone deceduto durante gli
scontri* conseguenti alla finale di Coppa dei Campioni
disputatasi fra le squadre del Liverpool e della
Juventus allo stadio Heysel di Bruxelles il 29 maggio
1985, proponendo un’area in via Pozzi Fiera. Il 2 marzo
2022 la Commissione comunale per la Toponomastica ha
espresso il proprio parere favorevole alla proposta. La
delibera verrà inviata alla Prefettura di Enna per
l’autorizzazione finale. L’area individuata è uno slargo
lungo la via Pozzi Fiera che prenderà il nome di "Slargo
Luigi Pidone (1954-1985)". Luigi Pidone fu la
trentanovesima vittima degli scontri
(Ndr: nessuno scontro leggi
Nota Scontri Associazione Familiari Vittime Heysel)
avvenuti allo stadio Heysel il 29 maggio 1985, restò in
coma irreversibile per 77 giorni e morì all’ospedale
Erasme di Bruxelles all’età di 31 anni. Luigi Pidone,
come tutti gli altri tifosi rimasti uccisi quella
terribile notte, si trovava il 29 maggio nel settore Z
dello stadio Heysel. Poco dopo le 19 gli incidenti e la
fuga della gente impaurita. Gli infermieri lo raccolsero
che era già privo di conoscenza: fu portato in ambulanza
all’ospedale dove fu ricoverato. Nonostante le cure
intensive, non si risvegliò dal suo stato di
incoscienza.
Fonte:
Telenicosia.it © 9 Marzo 2022 (Testo © Fotografia)
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Heysel, l'ultimo morto
BRUXELLES - I morti sono ora
39. Ieri mattina all'ospedale Erasme di Bruxelles è
morto Luigi Pidone, 31 anni, di Nicosia, in coma dal 29
maggio. Da parecchi giorni le sue condizioni si erano
aggravate, i medici belgi non speravano ormai più di
salvarlo. Al settantasettesimo giorno di coma il suo
fisico non ha retto più, sono insorte complicazioni che
gli sono state fatali. Alle 14,49 il dispaccio dell'Ansa
ha dato la notizia: 39 le vittime in totale, di cui 32
italiani. Luigi Pidone, come tutti gli altri tifosi
rimasti uccisi quella terribile notte, si trovava il 29
maggio nel settore Z dello stadio Heysel. Poco dopo le
19 gli incidenti, la fuga della gente impazzita. Gli
infermieri lo raccolsero che era già privo di
conoscenza: fu portato in ambulanza all'ospedale dove è
stato ricoverato fino a ieri mattina. Nonostante le cure
intensive, non si è mai risvegliato dal suo stato di
incoscienza. Un coma profondo che praticamente aveva già
troncato la sua vita due mesi e mezzo prima. Adesso la
salma sarà fatta rientrare in Italia, accompagnata da
alcuni parenti. Ai familiari dello scomparso il ministro
degli Esteri Giulio Andreotti ha già fatto pervenire un
telegramma di condoglianze. Gli ospedali belgi, il
Militair, l'Uvb di Jette, il Saint Jean, il Francais
cominciano ormai a dimenticare la notte del 29 maggio, i
39 morti, le centinaia di feriti. Ormai non c'è quasi
più nessuno ricoverato. E' rimasto soltanto un ferito,
Giuseppe Vullo, le condizioni però vanno migliorando di
giorno in giorno. Entro breve tempo i medici che lo
curano dovrebbero consentirgli di tornare in Italia.
Intanto il governo belga è in crisi: la commissione d'
inchiesta ha infatti ritenuto il ministro dell'Interno
Nothomb responsabile politico di quanto accadde quella
notte allo stadio Heysel.
Fonte: La Repubblica
© 15 agosto 1985
Fotografie: Wikipedia.org
© Fringeintravel.com
©
GETTY IMAGES
© (Not
for Commercial Use)
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