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Sede Juventus
F.C. e Cattedrale S.Giovanni Battista, Torino 29.05.1986 |
1° Anniversario della Strage dello Stadio
Heysel |
Scopertura del Cippo di Dante Grassi in Memoria |
Messa in Suffragio delle 39 Vittime |
Commemorazioni a Cura della
Juventus Football Club |
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 Per quei 39 morti una lapide e
la preghiera
Messa in Duomo in ricordo delle
vittime di Bruxelles. Scoperto il cippo nel giardino della
Juventus
Con
una semplice cerimonia, cui ha assistito anche il presidente del
Liverpool giunto con una piccola delegazione dall'Inghilterra,
la Juventus ha ricordato ieri i tifosi periti nella tragedia
dello stadio Heysel. Una stele è stata scoperta nel giardino
della nuova sede sociale della squadra bianconera, in via
Crimea. Sulla lapide - opera dell'architetto Grassi - che
ricorda, stilizzata, la gradinata dove trovarono la morte 39
persone travolte dalla carica del teppisti inglesi vi è un testo
di Giovanni Arpino: "Qui ricordiamo le 39 vittime di Bruxelles,
il 29 maggio 85, trucidate da bestiale violenza. Quando onore,
lealtà e rispetto cedono alla follia, è tradita ogni disciplina
sportiva. Alla nostra memoria il compito di tenerla viva". Alla
cerimonia erano
presenti una cinquantina di persone: dirigenti
della Juventus, qualche giocatore, autorità cittadine oltre ad
una delegazione inglese del Liverpool. Quando la stele è stata scoperta ha preso la parola Giampiero Boniperti. Il presidente
bianconero ha rievocato il dramma e la disperazione vissuta un
anno fa: "le vittime non possono essere dimenticate e resteranno
nel cuore della società bianconera". Anche il sindaco di Torino,
Giorgio Cardetti, è intervenuto: "Dietro la tragedia dello
stadio belga ci sono sicuramente responsabilità individuali e
organizzative che dovrebbero esser perseguite, ma dobbiamo tutti
assumerci una responsabilità collettiva: quella di non aver
saputo evitare che intorno a fenomeni come quello dello sport di
massa si creino stati di fanatismo aberrante. Il fanatismo
induce soltanto alla violenza e può, come è accaduto sulle
gradinate di Bruxelles, portare alla morte". Ieri pomeriggio è
poi stata celebrata anche una messa in Duomo officiata da
monsignor Peradotto. All'omelia il sacerdote ha affermato: "Il
tempo non deve far dimenticare e gli episodi del passato debbono
farci diventar più saggi".
30 maggio 1986
Fonte: Stampa Sera
Un cippo per non dimenticare
Bruxelles
Scoperto
ieri pomeriggio nella nuova sede della Juventus, in piazza
Crimea, a un anno dalla tragedia dell'Heysel stadium - Messa in
Duomo con tanti banchi vuoti.
Un anno dopo Bruxelles, la Juventus ha
ricordato i tifosi caduti sulle gradinate dell'Heysel stadium.
Due le cerimonie, la prima nella nuova sede del sodalizio
bianconero in via Crimea, la seconda in Duomo. Sulla stele
scoperta nel giardino della villa che ospita gli uffici della
società si legge: "Qui ricordiamo le 39 vittime di Bruxelles, il
29 maggio '85, trucidate da bestiale violenza. Quando onore,
lealtà e rispetto cedono alla follia, è tradita ogni disciplina
sportiva. Alla nostra memoria il compito di tenerla viva". La
lapide (opera dall'architetto Grassi, testo di Giovanni Arpino)
è stata scoperta alla presenza di una cinquantina di persone:
dirigenti della squadra, giocatori e autorità. Da Liverpool una
delegazione capeggiata dal presidente John Smith e dal direttore
generale Robinson. Giampiero Boniperti ha ricordato brevemente
la disperazione di quei giorni, sottolineando che "i morti non
saranno dimenticati e resteranno nel cuore della squadra". Il
sindaco Cardetti ha ribadito che "dietro la tragedia dell'Heysel
ci sono sicuramente responsabilità individuali e organizzative,
ma dobbiamo assumerci tutti una responsabilità collettiva:
quella di non aver saputo evitare che, intorno a fenomeni come
quello dello sport di massa, si creino stati di fanatismo
aberrante che induce alla violenza e può, come è accaduto a
Bruxelles, portare alla morte". In Duomo è stata celebrata una
Messa. All'omelia monsignor Franco Peradotto ha ribadito il
rifiuto della violenza: "Le sensazioni emerse così nitide dopo
la sciagura di Bruxelles devono restare nei nostri cuori. Che il
tempo non ci faccia dimenticare, ma che trascorra per farci
diventare più saggi". Nella chiesa, però, i moltissimi banchi
vuoti lasciavano intuire che forse si è già dimenticato molto di
quella tragica notte.
30 maggio 1986
Fonte: La Stampa
Una lapide e una Messa per
Heysel
A un anno dalla strage
Bruxelles, un anno dopo
Torino - colpita con morti e feriti -
ricorderà oggi le vittime della tragedia dello stadio Heysel con
due manifestazioni: la prima, nella sede della Juventus,
l'altra, un'ora dopo, in Duomo. Presenti il sindaco Cardetti, il
presidente della Juve Giampiero Boniperti, autorità e
calciatori, alle 17, in piazza Crimea 7, sarà scoperto un cippo
per onorare la memoria delle persone rimaste uccise nel settore
Z. Poi, la manifestazione si sposterà al Duomo, dove il vicario
generale della curia di Torino, monsignor Franco Peradotto,
presiederà la celebrazione della Messa. In occasione di questo
doloroso anniversario, il Juventus club "champions" 84 ha
diffuso un breve comunicato: "A un anno dalla drammatica notte
dell'Heysel, intendiamo ricordare con affetto e viva commozione
quanti, animati da spirito sportivo ebbero a perire nell'inferno
della curva Z. Il ricordo di questo ingiusto sacrificio sia di
monito a tutti noi".
29 maggio 1986
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