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GENNAIO-APRILE 2021

ARTICOLI STAMPA e WEB GENNAIO 2021

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Piemonte istituisce "Giornata vittime dell'Heysel"

Il Piemonte istituisce una giornata in memoria delle "Vittime dell’Heysel"

29 MAGGIO Istituita la Giornata della memoria delle vittime dell'Heysel

Strage dell’Heysel, Regione Piemonte istituisce una giornata in memoria delle vittime

Il Piemonte non dimentica: il 29 maggio sarà la Giornata della memoria delle vittime dell’Heysel

La Regione Piemonte istituisce la giornata in memoria delle "vittime dell’Heysel"

HEYSEL, IL GIORNO DELLA MEMORIA

Vittime dell'Heysel: la Regione istituisce il giorno in memoria

ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2021

"Ero con l’Avvocato all’Heysel. Ci fecero tornare a Torino, ma prima si raccomandò di non giocare"

Didattica a distanza sull'Heysel a Melfi

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Tragedie Sorelle

Piemonte istituisce "Giornata vittime dell'Heysel"

29 maggio in ricordo della tragedia in cui morirono 39 tifosi

TORINO - La Regione Piemonte istituisce la giornata in memoria delle "Vittime dell'Heysel": 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile tragedia costata la vita a 39 tifosi prima della finale di Coppa dei Campioni del 1985 Juventus-Liverpool, a Bruxelles. "Il nostro è un gesto simbolico - spiegano il, presidente della Regione, Alberto Cirio, e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo - concludono Cirio e Ricca - una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere".

9 febbraio 2021

Fonte: Ansa.it

© Fotografia: Sport.sky.it

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Il Piemonte istituisce una giornata in memoria delle "Vittime dell’Heysel"

Verranno commemorate il 29 maggio, anniversario della tragica finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool.

Mediante uno specifico emendamento ad una legge regionale dell’ottobre scorso, la Regione Piemonte ha istituito una giornata in memoria delle vittime dello stadio Heysel, dove il 29 maggio 1985 la finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus si tramutò tragicamente da festa di sport in immane tragedia nella quale persero la vita 39 persone, 32 dei quali italiani. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia avvenuta nello stadio belga e di promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico - ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - Istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti".

9 febbraio 2021

Fonte: Lavocediasti.it

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29 MAGGIO Istituita la Giornata della memoria delle vittime dell'Heysel

di Andrea Pietrzela

La Regione Piemonte ha dedicato ufficialmente la data del 29 maggio, giorno della tragedia del 1985, al ricordo delle vittime che persero la vita nello stadio di Bruxelles prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

MILANO - Mentre la Juventus all'Allianz Stadium raggiungeva la finale di Coppa Italia, negli uffici della Regione Piemonte si lavorava ad un'iniziativa allacciata alla storia bianconera più triste e tragica. Questa mattina è stata ufficialmente istituita la Giornata della Memoria per le vittime dell'Heysel, che cadrà ogni 29 maggio. Quel giorno del lontano ma mai dimenticato 1985, nello stadio Heysel di Bruxelles, prima del fischio d'inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, persero la vita 39 tifosi (di cui 32 italiani) dopo che un gruppo di hooligans inglesi invase un settore della curva occupato da tifosi juventini. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico - hanno spiegato il Presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuol dire non soltanto tenere vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata, ma anche costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, questa giornata ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere".

10 febbraio 2021

Fonte: Gazzetta.it

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Strage dell’Heysel, Regione Piemonte istituisce una giornata in memoria delle vittime

Il 29 maggio sarà la giornata "Vittime dell’Heysel" in memoria delle 39 persone che nel 1985 persero la vita la sera della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus.

Il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata la strage dell’Heysel. Con una delibera Regione Piemonte ha infatti istituito la giornata "Vittime dell’Heysel" in memoria delle 39 persone che persero la vita la sera della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus del 1985, una delle notti più buie della storia del calcio. "Il nostro è un gesto simbolico - precisano il presidente Alberto Cirio e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata, ma vuole anche dire costringerci tutti a riflettere sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci". "Negli anni da eurodeputato al Parlamento europeo - ha poi aggiunto il presidente del Piemonte Alberto Cirio tramite un post sui propri profili social - avevo voluto promuovere a Bruxelles dei momenti dedicati alla memoria di ciò che accadde quel giorno e sono felice oggi, da presidente del Piemonte, di poter dare continuità a questo intento. Perché ricordare ed educare è fondamentale affinché lo sport non sia mai più pretesto per violenze brutali". Tra le vittime della strage consumatasi prima del fischio di inizio allo stadio di Bruxelles, adesso abbattuto, c’era anche un Giancarlo Bruschera, un giovane del Lago Maggiore - sui siti dedicati all’Heysel si legge che fu amico del ds di origini varesine Beppe Marotta - a cui è stato in seguito dedicato il campo sportivo del paese (qui è possibile leggere le testimonianze di quella tragica sera raccolte da VareseNews nel corso degli anni).

10 febbraio 2021

Fonte: Varesenews.it

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Il Piemonte non dimentica: il 29 maggio sarà la

Giornata della memoria delle vittime dell’Heysel

di Silvia Gullino

Dopo la Giornata dedicata al Grande Torino, la Regione ricorderà anche la terribile tragedia costata la vita a 39 tifosi prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

"+ 39 Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre", un monumento a Cherasco che ricorda le vittime dell’Heysel ed un monito per far sì che simili tragedie non accadano mai più. Impossibile dimenticarla ed è per questo che la Regione Piemonte ha istituito la Giornata in memoria delle vittime dell’Heysel: il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile strage andata in scena prima della finale di Coppa dei Campioni del 1985 tra Juventus e Liverpool, disputata proprio a Bruxelles nel cuore dell’Unione Europea. In quella notte disperata persero la vita 39 persone, di cui 32 italiani. Tutti tifosi juventini andati in Belgio con la speranza di festeggiare il titolo continentale. Trovarono invece la morte in modo assurdo, travolti dalla furia degli hooligans inglesi, schiacciati contro le balaustre o precipitati dalle gradinate. Per molti che a quei tempi erano ragazzi, è stato il giorno in cui il calcio ha definitivamente perso la sua innocenza. Innocenza sconfitta dalla violenza, dall’inefficienza di chi doveva preoccuparsi della sicurezza e dall’inadeguatezza strutturale dello stadio Re Baldovino. "Il nostro è un gesto simbolico - hanno detto il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca - che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". L’iniziativa fa il paio con la notizia di qualche tempo fa circa l’istituzione della Giornata dedicata al Grande Torino. Fede granata o bianconera: poco importa. Quando si tratta di esprimere rispetto e solidarietà, il cuore pulsante è lo stesso.

10 febbraio 2021

Fonte: Targatocn.it

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La Regione Piemonte istituisce la giornata in memoria delle "vittime dell’Heysel"

Il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la terribile tragedia costata la vita a tanti tifosi.

Con un emendamento alla legge regionale del primo ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte, al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio Heysel, istituisce la giornata in memoria delle "Vittime dell’Heysel" nella data simbolo del 29 maggio di ogni anno. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell’Heysel e di promuovere i più alti valori dello sport e contrastare ogni forma di violenza nelle competizioni sportive. Con l’emendamento si intende istituire la giornata del ricordo delle 39 vittime dello stadio Heysel di Bruxelles che persero la vita il 29 maggio 1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus. Questa giornata ha lo scopo di promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti - affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare quanto accaduto, e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere".

11 febbraio 2021

Fonte: Piemonteoggi.it

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Nel 1985 allo stadio di Bruxelles morirono 39 persone per gli scontri prima della finale di coppa campioni.

HEYSEL, IL GIORNO DELLA MEMORIA

di Guido Vaciago

La regione Piemonte ha istituito la giornata per ricordare le vittime. Sarà il 29 maggio: "per promuovere alti valori dell'etica sportiva".

La memoria ha costante bisogno di manutenzione, come qualsiasi meccanismo o motore. E un corretto funzionamento della memoria è fondamentale per qualsiasi società civile. Ecco perché l'istituzione ufficiale di una "Giornata della memoria per le vittime dell'Heysel" è un'eccellente notizia. La decisione è stata presa dalla Regione Piemonte che, di recente, ha istituito una giornata analoga per ricordare la tragedia di Superga (il 4 maggio). I caduti del 29 maggio 1985, quando allo stadio Heysel di Bruxelles si disputava la finale di Coppa dei Campioni, furono 39 e persero la vita in modo tragico nel prepartita, in seguito all'assalto dei tifosi del Liverpool al settore Z del fatiscente impianto belga. Il crollo di un muretto fu la causa della morte dei tifosi, molti dei quali rimasti schiacciati dalla folla presa dal panico. Con un emendamento alla legge regionale del primo ottobre 2020, n.23, la Regione Piemonte, ha dunque deliberato il 29 maggio come "Giornata della memoria" al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio Heysel ogni anno. La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell'Heysel e di promuovere i più alti valori dello sport, come la lealtà, il rispetto dell'avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive. "Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all'Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflettere sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti - affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che negli anni da eurodeputato aveva promosso a Bruxelles dei momenti ad ogni anniversario per ricordare quanto accaduto, e l'assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere". I tifosi della Juventus e la società civile hanno sempre ricordato le vittime in occasione del 29 maggio, da 35 data nella quale vengono organizzate manifestazioni di vario genere per non dimenticare i 39 dell'Heysel, ma l'idea che quella giornata sia sancita con i crismi dell'ufficialità crea lo stimolo per non perdere mai l'occasione per dedicarsi alla manutenzione della memoria.

11 febbraio 2021

Fonte: Tuttosport

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Vittime dell'Heysel: la Regione istituisce il giorno in memoria

CHERASCO - Il ricordo delle vittime dello stadio Heysel di Bruxelles diventa ufficialmente un giorno della memoria, il 29 maggio, istituito con emendamento alla legge regionale 23/2020, per volontà della Giunta piemontese guidata da Alberto Cirio. In quel giorno del 1985 si registrarono 39 vittime tra i tifosi, prima della finale di Coppa campioni tra Juventus e Liverpool. A Cherasco è motivo di soddisfazione, perché già nel 2016 venne inaugurato un monumento per ricordare questa tragedia. Promotrice dell'iniziativa fu l'associazione di tifosi bianconeri Quelli... di via Filadelfia. "Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre" è la frase incisa nella costruzione, formata da tre gradini, sormontata da un +39. Un impegno che il popolo calcistico, soprattutto della Vecchia signora, vede così riconosciuto anche dalle istituzioni regionali. Marco Bogetti, di Quelli di... Via Filadelfia, commenta: "Con il presidente Beppe Franzo per anni abbiamo promosso manifestazioni, mostre ed eventi per sensibilizzare e informare la gente su quanto accadde. Assieme a Paolo Monchio, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, abbiamo eretto il primo monumento in Piemonte dedicato ai 39 angeli, cui ne seguirono altri. Ciò contribuì enormemente a risvegliare la coscienza collettiva, al punto che anche la Juventus Fc, così come le istituzioni, iniziarono a coltivarne il ricordo. Grazie all'impegno profuso dal governatore Alberto Cirio siamo arrivati quest'anno all'ufficializzazione di tale data. Anche quest'anno, Covid19 permettendo, il 29 maggio commemoreremo le vittime". el.

17 febbraio 2021

Fonte: Gazzetta d'Alba

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"Ero con l’Avvocato all’Heysel. Ci fecero tornare

a Torino, ma prima si raccomandò di non giocare"

Evelina Christillin a Tuttosport: "Poi capì che si era giocato per l’ordine pubblico, ma non tornò mai sull’argomento. Non considerò mai quella Coppa dei Campioni come un trofeo".

Oggi ricorre il centenario della nascita dell’avvocato Agnelli. Tuttosport gli dedica un inserto speciale con varie interviste, tra cui una ad Evelina Christillin. Racconta di quando andò insieme all’Avvocato allo stadio Heysel. Della reazione avuta da lui alla tragedia. "Eravamo insieme all’Heysel, purtroppo. Eravamo atterrati all’ultimo con il suo aereo privato, così ci trovammo allo stadio poco prima dell’inizio della partita, o, per lo meno, di quello che doveva essere l’inizio della partita, che era stato ovviamente rinviato. Ma non capivamo bene il perché la finale non iniziasse: c’era confusione e notizie frammentarie. Sì, avevamo visto una parte degli incidenti, ma lo stadio aveva una struttura vecchia e le tribune erano abbastanza lontane dalla maledetta Curva Z, così che non ci eravamo resi conto della reale tragicità dei fatti. In mezzo a molta confusione, l’Avvocato si interrogava sul perché non iniziasse la gara e cercava informazioni. A un certo punto un funzionario del Ministero degli Interni italiani venne a dirgli: "E’ meglio se tornate a Torino". Ci disse proprio così, senza fornire ulteriori dettagli. L’Avvocato, a quel punto, capì che la situazione era grave, cercò i dirigenti bianconeri e si raccomandò con loro: "Non giocate ! Se la situazione è grave, mi raccomando, non giocate". Poi andammo all’aeroporto per tornare a Torino". Erano convinti che la partita non si sarebbe disputata. "Quando atterrò l’aereo, l’Avvocato si stupì di non trovare nessuno sotto la scaletta. Premessa: di solito, all’arrivo del suo aereo c’era sempre una sorta di comitato d’accoglienza e una macchina pronta. Invece quella sera, uno stranissimo deserto. Dopo qualche minuto arriva, tutto trafelato, un addetto che gli dice: "Mi scusi Avvocato, sono tutti nell’hangar a vedere la fine della partita". Al che lui si stranì". Si arrabbiò ? Le viene chiesto. "Sul momento probabilmente sì, poi gli venne spiegato che era stata la situazione di ordine pubblico a richiedere la disputa della gara e capì, ma non tornò mai sull’argomento. Era una ferita che probabilmente gli faceva male e non considerò mai quella Coppa dei Campioni come un trofeo. Si godette molto di più la finale di Roma nel 1996".

12 marzo 2021

Fonte: Ilnapolista.it

ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2021 

Didattica a distanza sull'Heysel a Melfi

"DAD e HEYSEL" - Il 29 marzo 2021 alle ore 16.00 l’Associazione animerà una lezione dedicata alla tragedia dello Stadio Heysel per gli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo Statale "M. Ferrara-Marottoli" di Melfi (Pz). Attraverso questo progetto scolastico, fondato non soltanto sull’insegnamento storico, ma ispirato ai valori dell’educazione civico-sportiva, gli studenti con il mezzo della didattica a distanza approfondiranno le tragedie di Superga e di Bruxelles. Due storie luttuose che ferirono a morte Torino e la nazione, pur sostanzialmente differenti fra loro, ma altrettanto degne del medesimo e reciproco rispetto. I ragazzi, successivamente, saranno impegnati nel libero componimento di un tema e un disegno sugli argomenti svolti a cura dei relatori Andrea Pelliccia (Superga) e Domenico Laudadio (Heysel). A Melfi verso la fine di settembre, in occasione del "Memorial Mauro Tartaglia", evento calcistico giovanile organizzato dal Toro Club "Gian Paolo Ormezzano" (ideatore anche del progetto scolastico) con il patrocinio della Regione Basilicata e del Coni Regionale, saranno premiati i migliori lavori degli alunni esposti all’interno di una mostra sul tema.

27 marzo 2021

Fonte: Associazionefamiliarivittimeheysel.it

ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO 2021 

Tragedie sorelle

Francesco Caremani nella premessa al libro scrive: "Il romanzo di Andrea Pelliccia è una carezza. Una carezza alla memoria di due avvenimenti tragici, e storici, e un terzo che li ha messi coraggiosamente e intelligentemente insieme". Non ci poteva essere fotografia migliore di questo volume. Con una brillante trovata narrativa, infatti, l’autore riesce a legare in un unicum narrativo due storie tanto vere quanto drammatiche: la tragedia di Superga del maggio ’49, che spazzò via il Grande Torino e la strage dell’Heysel dove persero la vita 39 tifosi. Come ci riesce è presto detto: a cucire i due avvenimenti ci pensa la curiosità di un bambino che accompagnato da papà e nonno al museo del Grande Torino interroga le sue guide per rivivere gli accadimenti passati, con fare tanto curioso quanto ingenuo. L’incontro di queste tre generazioni dà all’autore il pretesto per narrativo per dar vita ad un breve ma gustoso romanzo, anche se forse sarebbe più opportuno definirlo un racconto lungo, diviso in due parti distinte. La prima, quella dedicata al Grande Torino, è la più breve delle due ma non per questo la meno intensa. Dei fatti di Superga fiumi d’inchiostro è stato versato, nessuno però ha avuto l’accuratezza di trasportare il lettore all’interno di quel maledetto aereo, dove si possono quasi vedere i volti allegri e scanzonati dei giocatori granata di ritorno da Lisbona poco prima dello schianto. Il chiacchiericcio frivolo, le risate, il buonumore del gruppo, sembrano essere raccontati in presa diretta, come se l’autore e di conseguenza il lettore fossero lì con loro. Peccato solo che il tutto duri troppo poco. Al contrario invece nella seconda parte l’autore si lascia prendere maggiormente la mano, ne vien fuori così un brillante racconto; non solo più lungo del primo ma anche maggiormente coinvolgente. Pelliccia tenendo fede a due delle tre passioni che emergono dalla biografia: lo sport, in questo caso il calcio, e il rock, ha modo di raccontare una storia di amicizia vera e profonda, tra due ragazzi divisi dalla fede calcistica (Juventino uno, granata l’altro), ma accomunati dalla passione per la musica, grazie alla quale s’avvicinano dopo un iniziale scontro. Al netto di una sinossi asciutta ed essenziale, dalla quale altro non emerge se non il "trait d’union" dei due racconti, è decisamente questo il vero nucleo del romanzo. Non c’è dubbio che chi ha avuto vent’anni all’epoca dei fatti dell’Heysel (siamo nel 1985), apprezzerà maggiormente le sfumature narrative e gli abbondanti particolari musicali. Mix che rende l’esperimento narrativo davvero pregevole. Il risultato finale è decisamente riuscito bene, talmente tanto bene che ci si chiede perché non è stato possibile dare più spazio ai due protagonisti ? Il libro grazie ad uno stile narrativo accattivante scorre via velocemente, favorito dal formato pocket e dal ridotto numero di pagine. Basta un pomeriggio per terminarlo, pomeriggio nel quale si ha anche tempo per rispolverare vecchi CD alla ricerca delle tracce rock che fanno capolino tra le righe. Un libro consigliatissimo ai ragazzi, anche adolescenti, per avere la possibilità di fare una gustosa buona lettura, ma anche ai papà per tornare giovani per un istante. La copertina rossa è un involontario (?) omaggio alla fede calcistica dei tre iniziali protagonisti.

14 aprile 2021

Fonte: Bibliocalcio.com

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