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ARTICOLI 1-27 MAGGIO 2022
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1-27 MAGGIO 2022

ARTICOLI STAMPA e WEB 1-27 MAGGIO 2022

S. Firmina, XXIV Torneo Lorentini insieme al Progetto Io Ti Rispetto

39 storie: vite perse all’Heysel

A 37 anni dall'Heysel, l'omaggio di Reggio

The Heysel tragedy: set in Tuscany the interviews of the docuseries

La tragedia di Heysel: set ad Arezzo per le interviste della docuserie

DOCUFILM "HEYSEL 1985"

Con Chiodarelli si parla dei morti dell’Heysel

Nel ricordo della tragedia dell'Heysel

Il Circolo Camerano Bianconera commemora le vittime dell’Heysel

Il museo del calcio ricorda le vittime dell’Heysel con la maglia azzurra n. 39

Tragedia allo stadio Heysel, un docu-film girato in città con i testimoni della mattanza...

Al Museo del Calcio la maglia dell'Italia n.39 in memoria delle vittime dell'Heysel

Il Liverpool ricorderà la strage dell'Heysel: il comunicato

A Reggio una via per Claudio Zavaroni

Intitolazione di una via a Claudio Zavaroni e tutte le vittime Heysel 29.05.1985

S. Firmina, XXIV Torneo Lorentini insieme al Progetto Io Ti Rispetto

di Giulio Dispensieri

Nella notte del 29 maggio 1985, in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 persone che si erano recate allo stadio Heysel per assistere alla partita persero tragicamente la vita. Tra loro 32 italiani, di cui due cittadini aretini: Giusy Conti e il medico Roberto Lorentini, che morì tornando sugli spalti nel tentativo di salvare un bambino ferito. Proprio a lui la società Santa Firmina ha intitolato un torneo che quest'anno giunge alla sua 24esima edizione, arricchito però da un nuovo progetto. Si chiama Io ti rispetto ed un'iniziativa nata in collaborazione con l'Associazione Familiari Vittime dell'Heysel di cui fa parte anche Andrea Lorentini, figlio del medico tragicamente scomparso. Proprio Andrea ha avuto l'idea di realizzare questo progetto, trovando subito l'appoggio della società USD Santa Firmina oltre che di Panathlon Club Arezzo, LND, CONI e del Provveditorato agli Studi che ha permesso di realizzare degli incontri nelle scuole. Il fine di Io ti rispetto è quello di promuovere i valori dello sport, eliminando al contempo tutto ciò che ha a che fare con la violenza. Un obiettivo ricercato anche attraverso la presenza, di fronte a platee di giovani studenti, di testimonial d'eccezione quali Francesco Graziani, Emanuele Giaccherini, Lara Mori e Daniele Bennati; ognuno di loro ha partecipato a un incontro, riportando le proprie esperienze sportive ai ragazzi delle scuole coinvolte. Il progetto Io ti rispetto si affianca dunque al Trofeo Lorentini trovando il suo culmine nelle finali che si svolgeranno il 18 giugno, a cui presenzieranno personaggi delle istituzioni civili e sportive aretine e forse anche i testimonial sopra citati. A tal proposito, abbiamo chiesto al vicepresidente del Santa Firmina Andrea Tenti come sia nata l'idea di diffondere il progetto nelle scuole, e quali siano le aspettative in vista dei prossimi anni:

Come mai per i vostri incontri avete scelto le scuole e non, ad esempio, le società sportive ?

Noi crediamo che lo sport sia uno strumento di cultura e di formazione dei giovani a 360 gradi, quindi rivolto sia a chi pratica una disciplina sia a chi non lo fa. Questo tipo di pubblico ovviamente lo troviamo nell’ambiente scolastico, con cui tra l’altro la società Santa Firmina è in contatto già da diversi anni. Prima della nascita del progetto Io ti rispetto, infatti, facevamo svolgere dei temi contro la violenza negli stadi ai ragazzi che giocavano nelle nostre squadre e, dopo una revisione dei loro professori, li pubblicavamo in dei piccoli libri insieme ad alcune foto di campo. Ovviamente adesso, grazie all’idea di Andrea Lorentini, il tutto è diventato un qualcosa di più grande e ufficiale.

Per adesso l’iniziativa si svolge all’interno della provincia di Arezzo, ma avete l’ambizione di espanderla a livello regionale e perché no anche nazionale in futuro ?

Venendo da due anni particolari, l’iniziativa è stata un po’ soffocata perché fino a qualche mese fa non sapevamo nemmeno se avremmo potuto fare il torneo. Per adesso quindi Io ti rispetto rimarrà un progetto a livello locale, ma l’intenzione di renderlo un qualcosa di più prestigioso c’è. Ci piacerebbe invitare al torneo qualche squadra professionistica, che partecipi insieme alle migliori classificate dei gironi dei Giovanissimi B. Inoltre sarebbe bello, tramite l’Associazione Famiglie Vittime dell’Heysel, coinvolgere altri personaggi sempre di caratura internazionale come quelli presenti quest’anno, per aiutarci a rendere il progetto sempre più importante.

2 maggio 2022

Fonte: Campionando.it

ARTICOLI STAMPA e WEB 1-27 MAGGIO 2022  

39 storie: vite perse all’Heysel

di Riccardo Cometto

Ricordare la vita di chi se n’è andato troppo presto. Senza ricevere giustizia. È questa la ragione che ha spinto l’associazione "Quelli di… Via Filadelfia" ad organizzare un evento per ricordare le 39 vittime della tragedia dello stadio Heysel il prossimo 14 maggio alle 2:45 a Londra. Per saperne di più sull’evento che avrà luogo al Playground Theatre, abbiamo raggiunto gli organizzatori. "A ridosso del trentasettesimo anniversario della tragedia dell’Heysel, riteniamo doveroso raccontare, ancora una volta, la vita stroncata di 39 vittime innocenti. Lo faremo portando il Monologo "39 stories: lost lives at Heysel" di Omar Rottoli a Londra. Verrà rappresentato nella sua versione originale in italiano e tradotto simultaneamente in inglese.

Un doveroso tributo alla veridicità storica che superi per sempre l’ipocrisia dell’opinione pubblica britannica, incline a considerare gli allora Hooligans inglesi responsabili ma non colpevoli", afferma Beppe Franzo, presente a Bruxelles il 29 maggio 1985 e Presidente onorario dell’Associazione. "Si tratta di un monologo suddiviso in 39 paragrafi, ognuno dei quali dedicato a ricordare la bellezza della vita di ognuna delle persone che ci ha lasciato, in un momento che avrebbe dovuto essere uno di quelli che ti ricordi per tutta la vita per quanto è bello, come una finale di Coppa dei Campioni" afferma Omar Rottoli, attore di Bergamo ed autore del monologo; e conclude "Voglio parlare di vita in un contesto di morte. Voglio dare voce alle vittime innocenti. Voglio dimostrare che la violenza non può vincere se coloro che muoiono continuano a vivere nel cuore di quelli che restano". Infine chiediamo un commento a Riki, ragazzo nato e cresciuto in provincia di Torino e residente a Londra da 7 anni: "Il 29 maggio del 2021 ho assistito alla recita del monologo a Torino, ed è stato uno dei momenti più toccanti in vita mia. È molto significativo poter ricordare i nostri Angeli in terra inglese, e permettere a chi conosce poco la tragedia di saperne di più ed emozionarsi. Traducendo il monologo in inglese - insieme agli altri ragazzi bianconeri di Londra, che ringrazio - ho scoperto cose che sono ai più sconosciute, come per esempio che due delle vittime fossero di fede interista, oltre a diverse vittime che erano tifosi neutrali. A dimostrazione del fatto che si tratta di una tragedia di tutti, e che nessuno dovrebbe mai permettersi di offendere delle vittime innocenti, cosa che in alcuni casi ahimè ancora accade".

Per chi volesse assistere all’evento, maggiori informazioni e acquisto dei biglietti sul sito del Playground theatre.

3 maggio 2022

Fonte: Ilcalcioalondra.com

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A 37 anni dall'Heysel, l'omaggio di Reggio

Domenica 29 maggio in via Matteotti il ricordo di Claudio Zavaroni e delle altre vittime.

Il Comitato "Per Non Dimenticare Heysel" invita tutti i reggiani a partecipare domenica 29 maggio alla commemorazione annuale del 37° anniversario della terribile strage di innocenti avvenuta allo stadio Heysel di Bruxelles Il 29 maggio 1985 in occasione della finale dl Coppa dei Campioni (come era chiamata allora le Champions League) tra la Juventus e il Liverpool. La manifestazione inizierà alle ore 10.30 davanti al monumento collocato nel parco di via Matteotti proprio di fronte allo stadio Mirabello.

10 maggio 2022

Fonte: Reporter Reggio Emilia

ARTICOLI STAMPA e WEB 1-27 MAGGIO 2022  

The Heysel tragedy: set in Tuscany the interviews of the docuseries

Arezzo is also among the cities featured in the Belgian series on the May 1985 massacre.

The Heysel Drama, this is the title of the six-episode documentary series, co-produced by the Belgian company Scope Pictures and the Italian Palomar. The authors of the series, which will be distributed in the coming months by Netflix, are Jean-Philippe Leclaire, Jan Verheyen and Eddy Pizzardini. The production also shot some footage in Arezzo, from 19 to 22 April, to gather the testimonies of some of the relatives of the victims involved in the 29 May 1985 tragedy. In fact, one of the six episodes retraces the stories of the people from Arezzo who died in the Heysel stadium in Brussels, shortly before the kick-off of the Champions Cup final between Juventus and Liverpool. Here are some photos of the set.

12 maggio 2022

Fonte: Toscanafilmcommission.it

ARTICOLI STAMPA e WEB 1-27 MAGGIO 2022  

La tragedia di Heysel: set ad Arezzo per le interviste della docuserie

C’è anche Arezzo tra le città protagoniste della serie belga che racconta la strage avvenuta nel maggio 1985.

The Heysel Drama, è questo il titolo della serie documentaria in 6 episodi, co-prodotta dalla società belga Scope Pictures e dall’italiana Palomar. Gli autori della serie, che sarà distribuita nei prossimi mesi da Netflix, sono Jean-Philippe Leclaire, Jan Verheyen e Eddy Pizzardini. La produzione ha fatto tappa anche ad Arezzo, dal 19 al 22 aprile 2022, per raccogliere le testimonianze di alcuni familiari delle vittime coinvolte nella tragedia del 29 Maggio 1985. Uno dei sei episodi ripercorre infatti le storie degli aretini che morirono nello stadio Heysel di Bruxelles, poco prima del fischio d’inizio della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool. 

12 maggio 2022

Fonte: Toscanafilmcommission.it

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DOCUFILM "HEYSEL 1985"

di Riccardo Gambelli

A fine settembre andrà in onda in Belgio, sulla televisione fiamminga pubblica VRT/CANVAS, un docufilm di tre puntate dal titolo "HEYSEL 1985", dedicato alla tragedia di Bruxelles del 29 maggio 1985. L’ideatore è il famoso giornalista belga Frank Raes. Ogni puntata è concentrata sulla tragedia vista dagli occhi dei tre popoli protagonisti: italiano, inglese e belga. Esistono trattative con emittenti italiane, affinché il docufilm possa essere visibile anche da noi. Nel docufilm saranno presenti scene inedite degli incidenti, ma anche del pre e post partita. Sono onorato di aver collaborato per la realizzazione della puntata italiana, in qualità di testimone della curva Z e di scrittore, con una lunga intervista effettuata a Torino. È stato ricordato anche il capitolo presente nel mio libro "Coriandoli Bianconeri", dal titolo "Magico, tragico Heysel", inserito anche in diversi altri lavori, dedicati a quella assurda tragedia. Ringrazio infinitamente per il coinvolgimento: la Società Juventus, la troupe televisiva belga, gli amici del sito Juve a Tre Stelle.

14 maggio 2022

Fonte: Facebook (Pagina Autore)

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Con Chiodarelli si parla dei morti dell’Heysel

Il 16 maggio alla Casa del Mantegna incontro per la rassegna Alla fine dei conti.

MANTOVA - Oggi 16 maggio alle 18.30 alla Casa del Mantegna si terrà l’ultimo appuntamento della rassegna "Alla fine dei conti": l’incontro intitolato "Sport e Thanatos" sarà un excursus su eventi che hanno visto intrecciarsi morte ed eventi sportivi. Elena Alfonsi presenterà Michele Chiodarelli, segretario del Coni di Mantova dal 2005 al 2013. Il suo intervento toccherà la storia dello sport segnata da vicende drammatiche che sono impresse nella memoria collettiva, non solo degli appassionati e dei tifosi: la tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles nel 1985 (giocava la Juventus), la morte per malattia di Paolo "Pablito" Rossi, eroe del Mundial 1982 in Spagna, e la vicenda umana di Ayrton Senna, grande pilota di Formula Uno, icona dell’automobilismo, morto l’1 maggio 1994. G.S.

16 maggio 2022

Fonte: Gazzettadimantova.gelocal.it

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Smonumentando

Nel ricordo della tragedia dell'Heysel

di Silvano Bertaina

Il monumento si trova nel "Giardino della Madonnina" di Cherasco Ricorda le gradinate di uno stadio e la scritta è dedicata ai famigliari di quelle persone che persero la vita. La più giovane aveva 10 anni.

Nel "Giardino della Madonnina", a pochi metri dall'Arco del Belvedere di Cherasco, fu inaugurato nell'aprile del 2016 uno dei primi monumenti in Italia dedicati alle vittime dell'Heysel. A proporre l'iniziativa al Comune delle Paci furono due cittadini e tifosi juventini, Paolo Monchio e Marco Bogetti. Siamo a pochi giorni dal 29 maggio, 37° anniversario di quella notte che sconvolse il mondo del calcio e mise a nudo i limiti della prevenzione e della sicurezza durante i grandi eventi sportivi, e non solo. È Paolo Monchi a raccontare: "Ci sembrava che nel tempo questa tragedia fosse dimenticata, quasi rimossa dalla memoria, anche dalla stessa Società bianconera. Al Comune proponemmo di dedicare alle 39 vittime, una strada o un luogo pubblico, ma si trovò una soluzione migliore. Coinvolgemmo l'associazione "Quelli di via Filadelfia" e grazie al lavoro dei volontari e di imprese locali, si costruì un monumento significativo. Siamo contenti che la nostra iniziativa contribuì a favorire la nascita di progetti simili in molte parti d'Italia". Il manufatto ricorda le gradinate di uno stadio e la scritta "Nessuno muore veramente se vive nel cuore di chi resta, per sempre" è dedicata ai famigliari di quelle persone che partirono per assistere ad una partita di calcio e si trovarono in una situazione paradossale, inimmaginabile e fatale. Non si può nemmeno parlare di disgrazia. I fatti raccontano di superficialità, inefficienza e impreparazione delle forze di sicurezza belghe e della brutalità degli hooligans: quelle furono le vere cause della strage, che milioni di telespettatori intuirono durante la diretta Tv, interrotta da alcune emittenti, non dalla Rai. Ricordiamo due vittime. La più giovane aveva 10 anni, si chiamava Andrea. La più anziana, Barbara Lusci, aveva 58 anni. Invito a leggere "Quella notte all'Heysel, di Emilio Targia, con postfazione di Antonio Cabrini (Sperling & Kupfer).

19 maggio 2022

Fonte: La Stampa (Edizione Cuneo)

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Il Circolo Camerano Bianconera commemora le vittime dell’Heysel

Domenica 29 maggio dalle ore 18.00 in Via Scandalli: deposizione corona di fiori al cippo, torneo di calcio a 5 adulti/ragazzi e… porchetta gratis per tutti !

Camerano, 21 maggio 2022 - Sono trascorsi 37 anni da quel nefasto giorno del 29 maggio 1985 quando allo stadio Heysel di Bruxelles si consumò la tragedia, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool, in cui morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600. Il 4 settembre 2021, il Circolo Camerano Bianconera, grazie alla condivisione dell’Amministrazione comunale di allora, aveva posto un cippo con targa commemorativa nei giardini di Via Scandalli per ricordare quelle vittime, e l’intera area era stata intestata proprio a loro. Domenica 29 maggio 2022, come detto, ricorrono i 37 anni da quella tragedia e il Circolo Camerano Bianconera la vuole commemorare con amicizia, affinché un momento di commozione possa trasformarsi in un momento di comunione. Un momento dedicato ai soci del circolo e loro familiari, ma pure a chiunque volesse aggregarsi, cameranesi e non, con il seguente programma: ore 18.00, deposizione di una corona di fiori al cippo di Via Scandalli; a seguire, torneo di calcio a 5 nel Campetto Ballarini tra adulti e ragazzi, aperto anche alle donne e alle ragazze; a seguire, al termine delle premiazioni, panini con porchetta per tutti. Per consentire la costituzione delle squadre e il calendario del torneo, e per sapere, indicativamente, quanti panini andranno preparati (offre il Circolo), gli organizzatori invitano gli interessati a prenotarsi entro mercoledì 25 maggio (Omissis).

21 Maggio 2022

Fonte: Corrieredelconero.it

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IL MUSEO DEL CALCIO RICORDA LE VITTIME

DELL’HEYSEL CON LA MAGLIA AZZURRA N. 39

Dal 28 maggio, infatti, verrà esposta al Museo la maglia azzurra con il numero 39, che venne ritirata simbolicamente dalla Figc in occasione dell’amichevole Belgio-Italia.

Il Museo del Calcio di Coverciano ricorda le vittime della tragedia dell’Heysel di Bruxelles. Da domani 28 maggio, infatti, verrà esposta al Museo la maglia azzurra con il numero 39, che venne ritirata simbolicamente dalla Figc in occasione dell’amichevole Belgio-Italia, disputata il 13 novembre 2015. La maglia viene collocata all’ingresso del percorso espositivo. Il Museo del Calcio rende, così, omaggio alla memoria dei 39 tifosi che persero la vita nella finale di Coppa dei Campioni, il 29 maggio 1985. Il Presidente della Fondazione del Museo del Calcio, Matteo Marani, ha incontrato al Museo Andrea Lorentini, Presidente dell’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel, che nella tragedia ha perso il padre. "Il Museo del Calcio accoglie la maglia azzurra numero 39 per ricordare coloro che hanno perso la vita nella tragedia dell’Heysel - ha affermato Matteo Marani. Il Museo è un luogo di scambio tra le generazioni. E’, infatti, memoria, ricordo, condivisione e si lega alla vita di ognuno di noi e del nostro Paese". "E' una ferita che non si rimarginerà mai - ha dichiarato Andrea Lorentini - ed ogni anno, quando si arriva a questa triste ricorrenza, è sempre un momento di grande sofferenza. Ringrazio il Museo del Calcio e il Presidente Marani per questo gesto speciale: la maglia che viene esposta onora la memoria e contribuisce a tenerla viva anche nel racconto alle giovani generazioni". E’ la prima tappa di un percorso di collaborazione tra il Museo e l’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel che vedrà nuove iniziative legate alla memoria.

27 maggio 2022

Fonte: Fgci.it

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Tragedia allo stadio Heysel, un docu-film girato

in città con i testimoni della mattanza 37 anni dopo

BASSANO - Sono trascorsi 37 anni, l'anniversario è il 29 maggio, da quella tragica serata nello stadio fatiscente di Bruxelles, l’Heysel. Doveva essere celebrata una festa dello sport e invece tutto si trasformò in uno dei drammi più assurdi della storia del calcio. Era la finale di Coppa dei Campioni e in campo stavano per scendere Juventus e Liverpool. Poi l'assalto degli hooligans. Morirono 39 persone, schiacciate dalla furia assurda dei cosiddetti "tifosi", di cui 32 italiane, tra loro due bassanesi, Mario Ronchi e Amedeo Spolaore, e ne rimasero ferite oltre seicento. Sabato 28 maggio la tragedia verrà ricordata allo stadio Mercante di Bassano con un match fra le vecchie glorie della Juventus e quelle giallorosse. Ora la notizia del giorno è un’altra: alla città del Grappa verrà dedicata un’intera puntata (delle sette totali, in lingua inglese, francese e naturalmente italiano) in un docu-film contro la violenza negli stadi che verrà trasmesso da Netflix, prima delle partite dei prossimi campionati del mondo di calcio a dicembre in Qatar. La parte bassanese della docu-serie "The Heysel drama" è stata girata da una troupe franco-belga che ha concluso da poco le riprese in città, con location Palazzo Sturm, chiostro del Museo civico e libreria Palazzo Roberti, con interviste a Massimo Briaschi, Alberta Bizzotto ed il figlio Giuseppe Spolaore, all’ortopedico Giovanni Costacurta e al giornalista Domenico Lazzarotto che la notte della tragedia si trovava allo stadio Heysel di Bruxelles. L’intera puntata sarà incentrata proprio sul libro "1985 Heysel - 2015 Per non dimenticare" scritto da Lazzarotto, presente allo stadio di Bruxelles quella sera, assieme al collega Luca Pozza ed all’ex arbitro internazionale Gigi Agnolin nel trentesimo della tragedia.

26 maggio 2022

Fonte: Ilgazzettino.it

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Coverciano

Al Museo del Calcio la maglia dell'Italia

n.39 in memoria delle vittime dell'Heysel

Venne ritirata simbolicamente dalla Figc in occasione dell’amichevole Belgio-Italia, disputata il 13 novembre 2015.

Il Museo del Calcio di Coverciano ricorda le vittime della tragedia dell’Heysel di Bruxelles. Da domani infatti verrà esposta al Museo la maglia azzurra con il numero 39, che venne ritirata simbolicamente dalla Figc in occasione dell’amichevole Belgio-Italia, disputata il 13 novembre 2015. La maglia viene collocata all’ingresso del percorso espositivo. Il Museo del Calcio rende, così, omaggio alla memoria dei 39 tifosi che persero la vita nella finale di Coppa dei Campioni, il 29 maggio 1985, tra Juventus e Liverpool. Il presidente della Fondazione del Museo del Calcio, Matteo Marani, ha incontrato Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel, che nella tragedia ha perso il padre. "Il Museo è un luogo di scambio tra le generazioni - ha detto Marani -. E’, infatti, memoria, ricordo, condivisione e si lega alla vita di ognuno di noi e del nostro Paese". Per Lorentini quella dell'Heysel "è una ferita che non si rimarginerà mai. Ogni anno, quando si arriva a questa triste ricorrenza, è sempre un momento di grande sofferenza. La maglia che viene esposta onora la memoria e contribuisce a tenerla viva anche nel racconto alle giovani generazioni". È la prima tappa di un percorso di collaborazione tra il Museo del Calcio e l’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel che vedrà nuove iniziative legate alla memoria.

27 maggio 2022

Fonte: Rainews.it

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Il Liverpool ricorderà la strage dell'Heysel: il comunicato

Nella giornata di oggi il Liverpool ha pubblicato un comunicato con cui annuncia le iniziative per ricordare il 37° anniversario della strage dell'Heysel, che cadrà domenica.

"Il Liverpool FC - si legge - ricorderà i 39 tifosi che hanno perso la vita all'Heysel Stadium in Belgio questa domenica, a 37 anni dalla tragedia. [...] In segno di rispetto per coloro che sono morti, domenica pomeriggio saranno collocati omaggi floreali accanto alla targa commemorativa dell'Heysel presso lo stand Sir Kenny Dalglish di Anfield. La squadra maschile osserverà un periodo di riflessione presso l'AXA Training Center per rendere omaggio al ritorno da Parigi dopo la finale di Champions League. Le bandiere in tutti i siti dei club verranno sventolate a mezz'asta per tutto il giorno. Anche Sir Kenny Dalglish e Ian Rush deporranno una corona di fiori allo Stade de France prima dell'inizio della finale di Champions League sabato sera".

27 maggio 2022

Fonte: Ilbianconero.com

ARTICOLI STAMPA e WEB 1-27 MAGGIO 2022  

A Reggio una via per Claudio Zavaroni

La titolazione a lui e alle vittime Heysel.

Reggio Emilia - Un'iniziativa per la commemorazione delle vittime dell'Heysel quella in programma domani mattina, alle 10.30, nei pressi del monumento loro dedicato in via Matteotti. Nella stessa occasione parte di via Zucchi (quella nel tratto compreso tra via Carlo Zucchi e via Matteotti, prospiciente lo stadio Mirabello) sarà intitolata a "Claudio Zavaroni e tutte le vittime Heysel 29.05.1985". Claudio Zavaroni (31 maggio 1956 Bruxelles, 29 maggio 1985), fotografo reggiano di Cerezzola di Ciano d'Enza, è una delle 39 persone che perse la vita durante gli scontri (NDR: nessuno scontro, ma soltanto cariche degli hooligans) causati dai tifosi inglesi prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, allo stadio Heysel di Bruxelles. Tra i morti nella calca, 32 persone erano di origini italiane. Oltre 600, invece, i tifosi feriti che fece contare quella tragedia. Alla cerimonia saranno presenti l'assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco e il presidente della Fondazione per lo sport Mauro Rozzi. In programma la deposizione di un mazzo di fiori sul monumento da parte della Fondazione per lo Sport, che già da anni collabora con il Comitato per la prevenzione e il contrasto della violenza nello sport e nel tifo. L'intitolazione della via era stata proposta dal Comitato di Reggio Emilia "Per Non Dimenticare Heysel".

22 maggio 2022

Fonte: Gazzetta di Reggio

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Intitolazione di una via a Claudio Zavaroni

e tutte le vittime Heysel 29.05.1985

Domenica 29 maggio 2022, alle ore 10.30 nei pressi del monumento loro dedicato in via Matteotti, è in programma un’iniziativa per la commemorazione delle vittime dell'Heysel. Nella stessa occasione sarà scoperta la targa stradale che prevede la nuova intitolazione di parte di via Zucchi - nel tratto tra via Carlo Zucchi e via Matteotti, prospiciente lo stadio Mirabello - in via "Claudio Zavaroni e tutte le vittime Heysel 29.05.1985". In tale occasione verrà deposto un mazzo di fiori sul monumento da parte della Fondazione per lo Sport, che già da anni collabora con il Comitato per la prevenzione e il contrasto della violenza nello sport e nel tifo. L’intitolazione della via era stata proposta dal Comitato di Reggio Emilia "Per Non Dimenticare Heysel". Claudio Zavaroni (Cerezzola di Ciano d'Enza, 31 maggio 1956 – Bruxelles, 29 maggio 1985) fotografo reggiano, perse la vita durante gli scontri causati dai tifosi inglesi prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, allo stadio Heysel di Bruxelles. Nella calca morirono 39 persone, di cui 32 di origini italiane e rimasero feriti circa 600 tifosi.

27 Maggio 2022

Fonti: Comune.re.it

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