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ARTICOLI 2009
www.saladellamemoriaheysel.it   Sala della Memoria Heysel   Museo Virtuale Multimediale
ARTICOLI STAMPA e WEB 2009
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ARTICOLI STAMPA e WEB GENNAIO 2009

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ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO 2009

Una piazza per i morti dell'Heysel

ARTICOLI STAMPA e WEB MARZO-APRILE 2009

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ARTICOLI STAMPA e WEB MAGGIO 2009

Strage dell'Heysel, un museo virtuale ricorda le vittime

"Le 39 vittime dell’Heysel nel cuore della Juventus"

ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2009

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ARTICOLI STAMPA e WEB LUGLIO 2009

Davanti allo stadio una piazza dedicata alle vittime dell'Heysel

ARTICOLI STAMPA e WEB AGOSTO-OTTOBRE 2009

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ARTICOLI STAMPA e WEB NOVEMBRE 2009

Heysel, raccolta di firme per creare un Museo della Memoria

ARTICOLI STAMPA e WEB DICEMBRE 2009

I veri motivi dell'annullamento da parte del Liverpool

Thanks. Pubblic letter to fans Liverpool

Grazie. Lettera aperta ai tifosi del Liverpool

Una piazza per i morti dell'Heysel

di Diego Longhin

HEYSEL - Una piazza per ricordare le vittime della tragedia dell´Heysel a venticinque anni di distanza dalla notte in cui 39 tifosi bianconeri persero la vita durante la finale Juventus-Liverpool di Coppa dei Campioni. Una richiesta trasversale arrivata sul tavolo del presidente della Sala Rossa, Beppe Castronovo. Una lettera firmata da Andrea Tronzano, consigliere di Fi-Pdl, e da Massimo Mauro, esponente del Pd, noto commentatore televisivo di Sky ed ex giocatore della Juventus. "Si tratta di un dramma torinese - spiega Tronzano - che non deve essere dimenticato. Quale occasione migliore se non l´anniversario dei venticinque anni, nel 2010. Per questo sarebbe necessario che l´amministrazione comunale dedicasse una via, una strada, un impianto a coloro che sono morti a Bruxelles". Richiesta che arriva anche dalla circoscrizione VII che ha approvato un ordine del giorno all´unanimità presentato da Luca Deri (Pd) e Francesco Poerio (Pdl). Era il 29 maggio del 1985. Lo stadio dell´Heysel era stato scelto dalla Uefa, contro il parere delle due squadre perché vecchio ed inadeguato, anche dal punto di vista della sicurezza, per ospitare la finale. Circa un´ora prima del match i tifosi inglesi iniziarono a sfondare le reti che li dividevano dal settore "Z", quello in cui trovarono posto molti gruppi juventini organizzati in maniera autonoma. Di fronte alla rabbia degli hooligans, i tifosi bianconeri furono costretti ad arretrare ammassandosi contro il muro opposto alla curva dei sostenitori del Liverpool: il peso eccessivo causò il crollo del muro che travolse decine di persone. In totale furono 39 i morti: oltre a 34 italiani, 4 belgi, 2 francesi e un irlandese. Per ragioni di ordine pubblico le autorità belghe decisero di far disputare comunque la partita, vinta dalla Juve, creando non poche polemiche: il sindaco Giorgio Cardetti biasimò i festeggiamenti notturni dei bianconeri dopo la gara. "A Torino non esiste un luogo della memoria - dice il consigliere circoscrizionale Poerio - è il momento di rendere omaggio alle vittime, così come è avvenuto nella capitale belga". Nel 2000 lo stadio Heysel fu abbattuto e ricostruito, all´interno una targa commemorativa ricorda la tragedia del 1985, mentre in occasione del ventesimo anniversario della strage è stato realizzato, sempre a Bruxelles, un monumento per commemorare i trentanove morti. In Italia la vicenda è stata portata sul grande schermo dal regista Marco Tullio Giordana che nel 1988 ha diretto il film Appuntamento a Liverpool: Isabella Ferrari, che interpreta la figlia di una delle vittime, è alla ricerca dell´assassino del padre.

9 febbraio 2009

Fonte: La Repubblica

ARTICOLI STAMPA e WEB FEBBRAIO 2009 

E' stato attivato un sito internet per non dimenticare la strage del 29 maggio 1985

Strage dell'Heysel, un museo virtuale ricorda le vittime

TORINO, 25 maggio - Il signor Domenico Laudadio ci ha inviato questo messaggio relativo alla Commemorazione ufficiale Museo Virtuale Multimediale dedicato alla memoria dei 39 angeli caduti all'Heysel (www.saladellamemoriaheysel.it).

"Ventiquattro anni fa il sole di Bruxelles assisteva inebetito, in luogo di una divinità colpevolmente assente, alla mattanza più assurda di tifosi nella storia del calcio. Un’aggressione barbarica, ma studiata e intrapresa con perfidia e premeditata tattica militare, una "strage dolosa" come la definisce Francesco Caremani nel suo libro "Le verità sull'Heysel. Cronaca di una strage annunciata". Prevedibile da parte dell'UEFA, ma ignorata, e mai contrastata dalle autorità di polizia del Belgio. Si è scritto tutto ed il suo contrario su quella infausta giornata di maggio. Abbiamo ascoltato e lasciati impuniti cori beceri in ogni curva d'Italia ad insozzare la memoria di innocenti calpestati come pupazzi in mezzo alle pietre sgretolate dal crollo, dilaniati dai ferri di cancellate acuminate come lance macedoni, finiti a calci, poi applauditi dagli inglesi ubriachi che frugando nelle loro tasche lanciavano in aria a sfregio povere cose. Abbiamo ascoltato parole imparentate alla menzogna per non farsi più del male tra i rimorsi. Ci restano in repertorio, giunte da quel cinema dell'orrore, le immagini di una gioia che non conobbe pudore e la matematica che ancora oggi divide gli squallidi contabili dell'almanacco. Chi stringe una coppa a sé, come fosse congruo e naturale risarcimento alle bandiere sporche di sangue, chi vorrebbe eliminarla per fare un dispetto, proprio a chi affrontò migliaia di chilometri per non vederla, mai, portata in trionfo, mentre giaceva in obitorio. In tutto questo tempo il silenzio della dimenticanza è stato mistificato con il rispetto per le famiglie delle vittime. La memoria, beffardamente, colpevolmente, non ha trovato collocazione geografica proprio lì dove la bacheca ancora adesso urla, orfana di un segno qualunque d'amore per quei 39 respiri soffocati dall'odio e mai degnamente celebrati dalla loro stessa Madre. Dignità e vergogna, come Abele e Caino, ad inseguirsi da ventiquattro lunghi anni in questa storia scritta col sangue e con le lacrime di 39 famiglie di innocenti. C'è ancora qualcosa che si può fare per innalzare una piccola preghiera di pace, invece di un trofeo di latta, verso il cielo, fosse anche la litania di chi non crede oltre le nuvole, ma soltanto negli uomini ? Magari in quelli che verranno. In quelli che applaudiranno gli avversari a vincere... In quelli che ameranno i propri colori senza disprezzare le altrui combinazioni... Non lo so. Non lo so. Non lo so. Quello che immagino è che il dolore è dolore ed il perdono spetta solo a chi non ha mai trovato le parole, per contenerlo. Non lo so. Non lo so. Quello che possiamo fare noi oggi è soltanto trovare un luogo, delle pagine, monumenti, strade, piazze, deputati a non dimenticare. Una sala della memoria, nel nuovo stadio di Torino. Un sacrario di emozioni, al di là delle bandiere. E' vero. Sono caduti per la Juventus. Sono i caduti della Juventus. Allora è maturo il tempo d'incidere a fuoco quei nomi su quella coppa senza vergogna e legarla per sempre ai suoi 39 cuori. Onore e memoria sono l'unica rima possibile di questa storia dell'Heysel, da tramandare ai figli ed ai nipoti come un incubo in attesa di redenzione. Ci sono macigni che pensi di avere sepolto in qualche angolo remoto nel mondo. Ritornano. Prima o poi. E se non ti travolgono è perché il vento li restituisce al tuo sincero pentimento in forma di angeli. C'è ancora tempo, per l'amore...". (Domenico Laudadio)

25 maggio 2009  

Fonte: Tuttosport

ARTICOLI STAMPA e WEB MAGGIO 2009 

28 maggio 2009

Le 39 vittime dell’Heysel nel cuore della Juventus

Passano gli anni e il 29 maggio continua a restare una data indelebile per tutti gli juventini. La sera del 29 maggio 1985, 39 persone (36 delle quali erano tifosi juventini) persero la vita allo stadio di Bruxelles, teatro della finale di Coppa dei Campioni. La Società ricorda la tragedia: "Dobbiamo avere memoria per costruire il futuro". Trentanove vittime che vengono ricordate da tutti gli juventini e da tutti gli sportivi. "Nessuno può e deve dimenticare - ha dichiarato il presidente Giovanni Cobolli Gigli, interpretando il pensiero della Società e di tutti i tifosi - e in queste ricorrenze ci sentiamo vicini alle famiglie che hanno perso i loro cari in quella tragica sera. Anche nel loro nome, cerchiamo di interpretare il calcio in modo sereno, educando i giovani al rispetto dei valori sportivi e del fair play. In questi anni si sono fatti molti passi avanti, ma dobbiamo fare ancora molta strada per sconfiggere definitivamente la violenza". Il rispetto dei valori sportivi è anche alla base dell'impegno del Comitato "Per non dimenticare Heysel" che sabato 23, a Reggio Emilia, ha ricordato le vittime in una commemorazione che si è tenuta di fronte al monumento dello scultore fiammingo Gido Vanlessen, l’unico in Italia contro la violenza negli stadi.

Per conoscere e ricordare: www.saladellamemoriaheysel.it  

28 maggio 2009

Fonte: Juventus.com

ARTICOLI STAMPA e WEB MAGGIO 2009 

Davanti allo stadio una piazza dedicata alle vittime dell'Heysel

La commissione toponomastica ha licenziato la proposta bipartisan, presentata dal Pd Massimo Mauro e dal Pdl Andrea Tronzano, di dedicare la piazza che si creerà davanti al nascente stadio della Juve alla Continassa alle 32 vittime dell'Heysel. E' stata invece sospesa la richiesta promossa dalla Circoscrizione 8 di dedicare undici interni del quartiere ai giocatori del Grande Torino periti a Superga: "Le vittime, tra riserve, allenatore e giornalisti sono state di più: come possiamo escluderle ?" ha protestato qualche consigliere. La proposta è stata quindi aggiornata. La rotonda di corso Maroncelli angolo corso Unità d'Italia sarà invece dedicata all'Onu e un'altra via, su richiesta di An-Pdl, verrà dedicata a Jan Palach lo studente cecoslovacco simbolo della resistenza anti-sovietica. La discussione è però girata tutta attorno alla proposta riguardante il Grande Torino e le vittime dell'Heysel. "Speriamo che la nostra richiesta - spiega Andrea Tronzano - possa essere accolta in occasione del 25° anniversario della tragedia, avvenuta nel maggio del 1985".

22 luglio 2009 

Fonte: La Stampa

ARTICOLI STAMPA e WEB LUGLIO 2009 

Heysel, raccolta di firme per creare un Museo della Memoria

Il prossimo maggio sarà passato un quarto di secolo dalla tragedia di Bruxelles. Ecco tutte le iniziative per ricordare la drammatica serata di Juve-Liverpool.

TORINO, 22 novembre - L’anno prossimo sarà il 25° anniversario dell’Heysel. Una commemorazione che vedrà varie iniziative nel nostro Paese e non solo. Tra i promotori, Domenico Laudadio che ha di recente scritto al presidente Jean Claude Blanc. All’interno della lettera, la proposta di una sala della memoria in ricordo dei martiri dell’Heysel da allestire nel nuovo stadio. Viene segnalato, inoltre, che nel sito ufficiale del Liverpool c’è una pagina in memoria con i nomi delle vittime e una targa all’interno del museo della squadra ad Anfield Road. Così, c’è stato lo spunto a creare un museo virtuale. L’iniziativa è stata foriera di consensi, di solidarietà e di molte altre testimonianze: www.saladellamemoriaheysel.it ha registrato 8969 visite e 24300 pagine lette. Tutto in ricordo dei 39 Angeli dell’Heysel. E per il 2010 si prepara una solenne commemorazione a Roma che necessita di sostegno.

21 novembre 2009 

Fonte: Tuttosport

ARTICOLI STAMPA e WEB NOVEMBRE 2009 

I veri motivi dell'annullamento da parte del Liverpool

della coreografia in onore dei tifosi della Fiorentina

Anfield Road, 9 Dicembre 2009 - Nei mesi scorsi era stata riportata, con grande enfasi, la notizia del gemellaggio proposto dalla tifoseria della Fiorentina alla tifoseria del Liverpool. Tutti i giornali hanno ammirato il grande senso di sportività dei tifosi viola ed hanno parlato di esempio per le altre tifoserie; a sostegno dell’iniziativa si sono scomodati questore e sindaco e le più alte autorità cittadine. I pochi che osavano porsi delle domande sul perché di un gemellaggio con il Liverpool e non con le altre squadre incontrate dalla Fiorentina nella Champions League e sul perché proprio con il Liverpool protagonista della tragedia dell’Heysel, venivano zittiti immediatamente… La campagna mediatica messa in campo per "coprire" l’evento non doveva scricchiolare in nessun ingranaggio. La faccia pulita del tifo italiano, quella della collaborazione con la questura e dell’accettazione della tessera del tifoso che altri osteggiavano, doveva essere difesa ad ogni costo . E così è stato… Finché... Finché a qualcuno (leggasi Noi) è venuto in mente di andare in fondo alla questione gemellaggio Fiorentina-Liverpool... Capirne i motivi... E mostrarne a tutti i veri scopi... Noi ricordiamo bene che da sempre la tifoseria viola si è distinta per cori, striscioni e magliette inneggianti ai tifosi reds quali autori della più grande tragedia del calcio… Quella dell’Heysel… E da subito abbiamo denunciato che il gemellaggio era stato concepito come dispetto ai tifosi juventini e come tale era intriso di un senso vergognosamente infamante per la memoria dei 39 caduti dell’Heysel… Ma troppo bello era l’esempio dei tifosi viola agli occhi di tutta la stampa, perché potesse essere macchiato da quello che è stato definito "vittimismo" o "senso di paranoia" dei tifosi juventini… E nessuno ci ha ascoltati ! Nel frattempo i tifosi viola gongolavano e, senza neanche tanto pudore, consapevoli di aver ingannato tutti, si presentavano a Torino, alcuni di loro, con le magliette rosse con la scritta – 39 e pubblicando le foto ed i video su internet quasi a vantarsi dell’impresa…!! Altra indignazione da parte Nostra… Altro silenzio da parte degli altri…!! Ma fortunatamente oggi una notizia può essere diffusa senza bisogno di aspettare che il giornale la mandi in stampa previa censura… E partendo dai Forum, passando per Facebook i dubbi e le perplessità su questo gemellaggio sono arrivati fino a Liverpool: Liverpool - fiorentina friendship based on Heysel blood  

Fiorentina Liverpool... Un GEMELLAGGIO INFAME in nome dei nostri 39 MORTI...

La società del Liverpool F.C. vittima in buona fede di questa farsa, aveva organizzato per la partita di ritorno del 9 dicembre, una coreografia in onore dei tifosi della Fiorentina e, sulla falsa riga della campagna mediatica a sostegno di questo "esempio" di sportività italiana, molti giornali italiani avevano ripreso la notizia con malcelato orgoglio ricominciando a glorificare i tifosi viola... Ma il giorno prima della gara la coreografia è stata annullata per scelta della stessa società Liverpool F.C. e nessuno di quei giornali che tanto spazio avevano dato all’evento ha rivelato i motivi… Ed ancora una volta tocca a Noi dire la verità.  I tifosi del Liverpool dimostrando maturità e senso civico, discutendo con tifosi juventini e fiorentini anche sui forum ufficiali della tifoseria Reds hanno compreso di essere stati coinvolti in un gemellaggio che di amicizia e rispetto nei loro confronti non aveva niente. Un gemellaggio voluto e proposto dai viola con l’unico scopo di vantarsi di aver fatto un dispetto agli juventini ed usato per inneggiare ancora una volta alla più grande tragedia del calcio. Decine di telefonate sono state inviate dai tifosi alla società Liverpool F.C. con la esplicita richiesta di annullare la coreografia minacciando in caso contrario di boicottarla. Il movimento di opinione è stato talmente forte a Liverpool quanto ignorato in Italia, che persino il Daily Telegraph, ha dedicato alla questione un articolo spiegando le ragioni dei tifosi Juventini… Ed i motivi per cui la coreografia era stata annullata. Il resto è storia recente… Ma pur sempre storia: nel silenzio, ancora una volta assoluto, dei media italiani è stata data una grande dimostrazione di maturità e correttezza e se davvero il calcio inglese ha qualcosa da insegnare a quello italiano… Beh forse la lezione a Voi è sfuggita ! Noi abbiamo difeso la memoria delle 39 vittime dell’Heysel disonorata, si badi bene, con la complicità di tutti quelli che sapendo hanno taciuto e di quelli che informati hanno voltato la faccia dall’altra parte ! E non sono pochi ! Il vero senso di questo unilaterale pseudo-gemellaggio lo abbiamo capito Noi e lo hanno capito i tifosi del Liverpool... Ed insieme abbiamo costretto tutti a gettare la maschera… E quella coreografia annullata rimarrà per voi tifosi viola e per voi giornalisti che in questi giorni avete fatto finta di non vedere, la più grande sconfitta. E di questo ringraziamo ovviamente i Reds, perché hanno sicuramente fatto un gesto, per noi molto importante e di cui ne prendiamo atto. Ma preferiamo farlo in modo più esaustivo con una lettera Aperta alla loro tifoseria, perché è quantomeno doveroso. Noi non siamo migliori di altri, a volte sbagliamo ed esageriamo nei cori e negli atteggiamenti... Ma mai ci siamo nascosti dietro una faccia perbenista e moralista per insultare la memoria di vittime innocenti… Mai ci siamo presentati in Europa come la tifoseria migliore d’Italia al solo scopo di crearci un alibi per la peggiore delle vigliaccate… Certo magari anche questo comunicato farà la fine degli altri… Cestinato, ignorato… Forse deriso… Ma è lassù che questa notizia doveva arrivare… A Noi questo interessava ! E lassù… Ne siamo certi… E’ arrivata !!

9 Dicembre 2009

Fonte: Orgogliogobbo.it 

ARTICOLI STAMPA e WEB DICEMBRE 2009 

Thanks

Pubblic letter to fans Liverpool 

Following our recent contact on occasion of the issues surrounding the "twinning" between Fiorentina and Liverpool, we wish to share a few thoughts with you. First thing, we would like to thank you for the way you handled the situation with the planned "welcome mosaic" not happening. We appreciated that, because it showed understanding, awareness and respect for the memory of Heysel. We hold all this into great consideration and will not forget it. On a more general note, we would like to share with you our feelings about the whole story. In hindsight, this has been the first time in 25 years that our sets of fans (i.e. Liverpool and Juventus) have been really communicating spontaneously about issues connected to the Heysel, and that is a positive note to be taken in. A few of our supporters guested in some Liverpool Forums, and there were healthy and decent discussions. Of course, it was not all peace and love. The debate showed that there are still some differences between our sets of fans that perhaps will never be settled and points of view that we will never agree on. But we spoke openly and frankly, and probably we needed to do that after 25 years in which Liverpool and Juventus have been two worlds apart. That we managed to open a ground of debate is a little step forward in itself. In fact, a better one than the UEFA-enhanced friendship ceremony at Anfield in 2005. You might now being asking yourself: so what? A step forward to what ? Our whole initiative about the "information campaign" on the twinning had no other goal than the honour of the memory of the victims of Heysel. The way we communicated with each other in this matter was a small but important lesson to be learned for the future. We will probably never be friends. But with frank communication and a bit of goodwill on both parts we can manage to find a common ground of mutual respect and be constructive for the aim of honouring the Brussels casualties and their families. And so that might easen up the bitterness that has surrounded our relationships since 1985. Destiny and football will sooner or later put us in front of each other. With this small lesson in mind, let's see what will happen. Our sincerest and respectful thanks to all those Liverpool FC supporters who have contributed to protect and defend the memory of our 39 Angels.

Happy new year

31 dicembre 2009

Fonte: Orgogliogobbo.it

ARTICOLI STAMPA e WEB DICEMBRE 2009 

Grazie

Lettera aperta ai tifosi del Liverpool

Dopo il nostro contatto recente in occasione delle questioni che riguardano il "gemellaggio" tra Fiorentina e Liverpool, vogliamo condividere con voi alcune riflessioni. Per prima cosa, vorremmo ringraziarvi per il modo in cui avete gestito la situazione con la coreografia "mosaico di benvenuto" che avete annullato. Lo abbiamo apprezzato perché lo avete fatto per rispetto ai morti dell'Heysel, dandoci ascolto e fiducia. E ne prendiamo atto. Noi non dimentichiamo questi gesti. Più in generale, vorremmo condividere con voi i nostri sentimenti su tutta la storia. Col senno di poi, questa è stata la prima volta in 25 anni che i nostri gruppi di tifosi (cioè Liverpool e Juventus), hanno comunicato spontaneamente su temi collegati all'Heysel, e questa è una nota positiva. Alcuni dei nostri sostenitori, ospiti in alcuni forum vostri hanno avuto uno scambio di comunicazione sano e dignitoso. Naturalmente, non tutto è stato "pace e amore". Il dibattito è emerso e si è capito che vi sono ancora alcune differenze tra noi e voi su come i fatti si svolsero quella sera, che forse non saranno mai risolti e alcuni punti di vista differenti sui quali forse non saremo mai d'accordo. Ma abbiamo parlato apertamente e con franchezza, e probabilmente c'era bisogno di farlo, dopo 25 anni in cui Liverpool e Juventus sono stati due mondi a parte. Il fatto che siamo riusciti ad aprire un terreno di discussione è un piccolo passo in avanti. In effetti, uno migliore rispetto alla cerimonia di amicizia dell'Uefa ad Anfield nel 2005. Ci si potrebbe ora chiedere: e allora ? Passo in avanti verso che cosa ? La nostra intera iniziativa in merito alla campagna "informazioni" sul gemellaggio non aveva altro obiettivo che l'onore della memoria delle vittime dell'Heysel. Il nostro modo di comunicare in questo campo è stata una piccola, ma importante lezione, da trarre per il futuro. Noi probabilmente non saremo mai amici. Ma con la comunicazione franca e un po' di buona volontà da entrambe le parti, si potrà riuscire a trovare un terreno comune di rispetto reciproco e costruttivo, per onorare al meglio le vittime di Bruxelles e le loro famiglie  e magari si potrà nel tempo dissolvere quella cortina di odio che ci ha accompagnato da quasi 25 anni. Il destino e il calcio, prima o poi, ci metterà di fronte uno all'altro. Con questa piccola lezione in mente, vediamo cosa succederà. Un rispettoso e doveroso grazie a tutti quei tifosi che hanno voluto proteggere e difendere la memoria dei nostri 39 Angeli.

Felice Anno Nuovo a tutti.

31 dicembre 2009

Fonte: Orgogliogobbo.it

ARTICOLI STAMPA e WEB DICEMBRE 2009 

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