
Dal 15 al 16
settembre "Nicosia una piazza per Luigi"
in ricordo di
una delle vittime dello stadio Heysel
Il 4 febbraio 2020
Salvatore Leonardi chiese l’intitolazione di
uno spazio pubblico al concittadino Luigi
Pidone deceduto durante gli scontri*
conseguenti alla finale di Coppa dei
Campioni disputatasi fra le squadre del
Liverpool e della Juventus allo stadio
Heysel di Bruxelles il 29 maggio 1985,
proponendo un’area in via Pozzi Fiera. Il 2
marzo 2022 la Commissione comunale per la
Toponomastica espresse il proprio parere
favorevole alla proposta e l’amministrazione
comunale di Nicosia con una delibera di
giunta del 7 marzo 2022 decise di intitolare
un’area di via Pozzi Fiera alla sua memoria.
Il 15 e 16 settembre Salvatore Leonardi, che
partecipò a quella tragica serata a
Bruxelles e riuscì a uscirne miracolosamente
illeso, ha organizzato una serie di eventi
per ricordare l’amico Luigi Pidone e
soprattutto per far riflettere e ricordare
quei tragici momenti. Ospiti d’eccezione in
questi due giorni Idris, giornalista,
personaggio televisivo e opinionista e
Antonio Cabrini, indimenticabile calciatore
della Juventus, campione del mondo in Spagna
82 e tra i protagonisti in campo in quella
tragica finale di coppa campioni. Il 15
settembre alle 18 presso l’aula consiliare
del Comune di Nicosia, Idris e Cabrini
verranno accolti dalle autorità cittadine
locali. Il 16 settembre alle 11, presso il
cine-teatro Cannata, Antonio Cabrini
incontrerà i giovani e sempre al Cannata
alle 17 si terrà il convegno sul razzismo e
violenza negli stadi, oltre a Idris e
Cabrini, interverranno il sindaco Luigi
Bonelli e Giuseppe Schillaci, vescovo della
Diocesi di Nicosia. Alle 18.30 sarà
inaugurata la piazzetta Luigi Pidone. Luigi
Pidone fu la trentanovesima vittima degli
scontri*
avvenuti allo stadio Heysel il 29 maggio
1985, restò in coma irreversibile per 77
giorni e morì all’ospedale Erasme di
Bruxelles all’età di 31 anni. Luigi Pidone,
come tutti gli altri tifosi rimasti uccisi
quella terribile notte, si trovava il 29
maggio nel settore Z dello stadio Heysel.
Poco dopo le 19 gli incidenti e la fuga
della gente impaurita. Gli infermieri lo
raccolsero che era già privo di conoscenza:
fu portato in ambulanza all’ospedale dove fu
ricoverato. Nonostante le cure intensive,
non si risvegliò dal suo stato di
incoscienza.
* NDR:
Come da verità storico-processuale non vi
furono scontri fra le tifoserie all’Heysel
ma un assalto barbaramente cruento degli
hooligans inglesi (premeditato, armato e in
più riprese) prima dell’inizio della gara,
ai danni di indifesi tifosi juventini (e
non) nel settore Z. Gli Ultras bianconeri
erano nella curva opposta.
25 Agosto
2022
Fonte: Telenicosia.it (Testo ©
Fotografia)
Una strada di Nicosia
sarà intitolata a Luigi Pidone,
vittima allo stadio Heysel di
Bruxelles nel 1985
di Sergio Leonardi
Con una delibera di giunta del
7 marzo 2022, l’amministrazione comunale di Nicosia ha deciso di
intitolare un’area di via Pozzi Fiera al nicosiano Luigi Pidone,
morto nel 1985, vittima della strage dello stadio Heysel di
Bruxelles.
Il 4 febbraio 2020 Michele Leonardi
chiese l’intitolazione di uno spazio pubblico al concittadino
Luigi Pidone deceduto durante gli scontri* conseguenti alla
finale di Coppa dei Campioni disputatasi fra le squadre del
Liverpool e della Juventus allo stadio Heysel di Bruxelles il 29
maggio 1985, proponendo un’area in via Pozzi Fiera. Il 2 marzo
2022 la Commissione comunale per la Toponomastica ha espresso il
proprio parere favorevole alla proposta. La delibera verrà
inviata alla Prefettura di Enna per l’autorizzazione finale.
L’area individuata è uno slargo lungo la via Pozzi Fiera che
prenderà il nome di "Slargo Luigi Pidone (1954-1985)". Luigi Pidone fu la trentanovesima vittima degli scontri* avvenuti allo
stadio Heysel il 29 maggio 1985, restò in coma irreversibile per
77 giorni e morì all’ospedale Erasme di Bruxelles all’età di 31
anni. Luigi Pidone, come tutti gli altri tifosi rimasti uccisi
quella terribile notte, si trovava il 29 maggio nel settore Z
dello stadio Heysel. Poco dopo le 19 gli incidenti e la fuga
della gente impaurita. Gli infermieri lo raccolsero che era già
privo di conoscenza: fu portato in ambulanza all’ospedale dove
fu ricoverato. Nonostante le cure intensive, non si risvegliò
dal suo stato di incoscienza.
* NDR:
Come da verità storico-processuale non vi
furono scontri fra le tifoserie all’Heysel
ma un assalto barbaramente cruento degli
hooligans inglesi (premeditato, armato e in
più riprese) prima dell’inizio della gara,
ai danni di indifesi tifosi juventini (e
non) nel settore Z. Gli Ultras bianconeri
erano nella curva opposta.
9 Marzo 2022
Fonte: Telenicosia.it (Testo © Fotografie)
Heysel,
l'ultimo morto
BRUXELLES - I morti sono ora 39. Ieri
mattina all'ospedale Erasme di Bruxelles è
morto Luigi Pidone, 31 anni, di Nicosia, in
coma dal 29 maggio. Da parecchi giorni le
sue condizioni si erano aggravate, i medici
belgi non speravano ormai più di salvarlo.
Al settantasettesimo giorno di coma il suo
fisico non ha retto più, sono insorte
complicazioni che gli sono state fatali.
Alle 14,49 il dispaccio dell'Ansa ha dato la
notizia: 39 le vittime in totale, di cui 32 italiani. Luigi Pidone, come tutti gli altri
tifosi rimasti uccisi quella terribile
notte, si trovava il 29 maggio nel settore Z
dello stadio Heysel. Poco dopo le 19 gli
incidenti, la fuga della gente impazzita.
Gli infermieri lo raccolsero che era già
privo di conoscenza: fu portato in ambulanza
all'ospedale dove è stato ricoverato fino a
ieri mattina. Nonostante le cure intensive,
non si
è mai risvegliato dal suo stato di
incoscienza. Un coma profondo che
praticamente aveva già troncato la sua vita
due mesi e mezzo prima. Adesso la salma sarà
fatta rientrare in Italia, accompagnata da
alcuni parenti. Ai familiari dello scomparso
il ministro degli Esteri Giulio Andreotti ha
già fatto pervenire un telegramma di
condoglianze. Gli ospedali belgi, il
Militair, l'Uvb di Jette, il Saint Jean, il
Francais cominciano ormai a dimenticare la
notte del 29 maggio, i 39 morti, le
centinaia di feriti. Ormai non c'è quasi più
nessuno ricoverato. E' rimasto soltanto un
ferito, Giuseppe Vullo, le condizioni però
vanno migliorando di giorno in giorno. Entro
breve tempo i medici che lo curano
dovrebbero consentirgli di tornare in
Italia. Intanto il governo belga è in crisi:
la commissione d' inchiesta ha infatti
ritenuto il ministro dell'Interno Nothomb
responsabile politico di quanto accadde
quella notte allo stadio Heysel.
15 agosto 1985
Fonte: La
Repubblica
©
Fotografie: Wikipedia.org - Telenicosia.it
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