Una strada di Nicosia
sarà intitolata a Luigi Pidone,
vittima allo stadio Heysel di
Bruxelles nel 1985
di Sergio Leonardi
Con una delibera di giunta del
7 marzo 2022, l’amministrazione comunale di Nicosia ha deciso di
intitolare un’area di via Pozzi Fiera al nicosiano Luigi Pidone,
morto nel 1985, vittima della strage dello stadio Heysel di
Bruxelles.
Il 4 febbraio 2020 Michele Leonardi
chiese l’intitolazione di uno spazio pubblico al concittadino
Luigi Pidone deceduto durante gli scontri conseguenti alla
finale di Coppa dei Campioni disputatasi fra le squadre del
Liverpool e della Juventus allo stadio Heysel di Bruxelles il 29
maggio 1985, proponendo un’area in via Pozzi Fiera. Il 2 marzo
2022 la Commissione comunale per la Toponomastica ha espresso il
proprio parere favorevole alla proposta. La delibera verrà
inviata alla Prefettura di Enna per l’autorizzazione finale.
L’area individuata è uno slargo lungo la via Pozzi Fiera che
prenderà il nome di "Slargo Luigi Pidone (1954-1985)". Luigi Pidone fu la trentanovesima vittima degli scontri avvenuti allo
stadio Heysel il 29 maggio 1985, restò in coma irreversibile per
77 giorni e morì all’ospedale Erasme di Bruxelles all’età di 31
anni. Luigi Pidone, come tutti gli altri tifosi rimasti uccisi
quella terribile notte, si trovava il 29 maggio nel settore Z
dello stadio Heysel. Poco dopo le 19 gli incidenti e la fuga
della gente impaurita. Gli infermieri lo raccolsero che era già
privo di conoscenza: fu portato in ambulanza all’ospedale dove
fu ricoverato. Nonostante le cure intensive, non si risvegliò
dal suo stato di incoscienza.
9 Marzo 2022
Fonte: Telenicosia.it (Testo e Fotografie)

Heysel,
l'ultimo morto
BRUXELLES - I morti sono ora 39. Ieri
mattina all'ospedale Erasme di Bruxelles è
morto Luigi Pidone, 31 anni, di Nicosia, in
coma dal 29 maggio. Da parecchi giorni le
sue condizioni si erano aggravate, i medici
belgi non speravano ormai più di salvarlo.
Al settantasettesimo giorno di coma il suo
fisico non ha retto più, sono insorte
complicazioni che gli sono state fatali.
Alle 14,49 il dispaccio dell'Ansa ha dato la
notizia: 39 le vittime in totale, di cui 32 italiani. Luigi Pidone, come tutti gli altri
tifosi rimasti uccisi quella terribile
notte, si trovava il 29 maggio nel settore Z
dello stadio Heysel. Poco dopo le 19 gli
incidenti, la fuga della gente impazzita.
Gli infermieri lo raccolsero che era già
privo di conoscenza: fu portato in ambulanza
all'ospedale dove è stato ricoverato fino a
ieri mattina. Nonostante le cure intensive,
non si
è mai risvegliato dal suo stato di
incoscienza. Un coma profondo che
praticamente aveva già troncato la sua vita
due mesi e mezzo prima. Adesso la salma sarà
fatta rientrare in Italia, accompagnata da
alcuni parenti. Ai familiari dello scomparso
il ministro degli Esteri Giulio Andreotti ha
già fatto pervenire un telegramma di
condoglianze. Gli ospedali belgi, il
Militair, l'Uvb di Jette, il Saint Jean, il
Francais cominciano ormai a dimenticare la
notte del 29 maggio, i 39 morti, le
centinaia di feriti. Ormai non c'è quasi più
nessuno ricoverato. E' rimasto soltanto un
ferito, Giuseppe Vullo, le condizioni però
vanno migliorando di giorno in giorno. Entro
breve tempo i medici che lo curano
dovrebbero consentirgli di tornare in
Italia. Intanto il governo belga è in crisi:
la commissione d' inchiesta ha infatti
ritenuto il ministro dell'Interno Nothomb
responsabile politico di quanto accadde
quella notte allo stadio Heysel.
15 agosto 1985
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