IL
VIDEO "PER NON DIMENTICARE HEYSEL"
"Ieri sera anche io ho visto il docufilm.
Devo dire che già quando vidi i primi trailer sapevo che mi
sarebbe piaciuto. Ne è uscito proprio un bel lavoro, fatto col
cuore, passione e voglia di ricordare un fatto scomodo a tanti
ma che fa pur sempre parte della nostra vita. Ringrazio tutti
quelli che ci hanno lavorato creando un ottimo documento che
alleni la memoria. Grazie di Cuore"
(Domenico Russo, Figlio Vittima Heysel)
"Per
non dimenticare Heysel" è un bel risultato, raggiunto con sforzo
e tenacia dal Nucleo 1985. Capisco che l'opinione di chi è "parte
attiva" nel documentario possa lasciare il tempo che trova, ma è
altrettanto vero che le recensioni non le scrive più nessuno, perché
considerate ormai come un qualcosa di desueto, col risultato che
circolano poche informazioni su quelle novità meritevoli di non
essere sottaciute. Non succederà però per questo documentario che,
aldilà delle mie considerazioni, troverà sicuramente delle penne
autorevoli vogliose di parlarne. Non era facile ritornare nuovamente
sull'argomento dell'Heysel senza incorrere nella banalità narrativa,
nel deja vu, in quelle considerazioni purtroppo scontate che non
smettono comunque di suscitare angoscia, tormento, incazzatura,
inquietudine. Per quel che è stato e non doveva succedere. Massimo
Tadolini e i ragazzi che si sono prodigati a dar vita a questa nuova
testimonianza da tramandare ai posteri, sono riusciti nell'intento
di creare un prodotto nuovo, anche differente. Per la qualità delle
riprese (molto bello e azzeccato il bianconero delle immagini),
per il sottofondo musicale che accompagna la carrellata di interviste,
per l'autorevolezza dei personaggi intervistati (se si esclude il
sottoscritto), per le commoventi parole che trapelano, dandone un
forte contenuto fortemente emotivo. Il video è consigliabile sia
a chi all'argomento Heysel si avvicina per la prima volta, sia ai
tanti che in materia sono divenuti, loro malgrado, grandi conoscitori
(anche se avremmo preferito ricordare quel giorno nella sua dimensione
unicamente sportiva). Coraggiosa la scelta di affrontare l'argomento
legato alla vigliaccheria di chi insulta quei morti per offendere
i vivi. Il muro di omertà alzato da chi fa finta o non vuole vedere,
va abbattuto. Un'unica pecca: poco spazio alla coreografia del trentennale
fatta in Curva Sud. Non solo per l'imponente e suggestiva grafica
che quel tributo alla memoria rappresentò, ma perché, a trent'anni
da quell'immane tragedia, la commemorazione voluta da una Curva
intera, a cui si unì emotivamente l'intero Stadium, rappresentò
simbolicamente il trait d'union tra due generazioni: quella dei
giovani di allora che stanno lasciando il passo al nuovo che avanza.
La generazione del post Heysel. Entrambe, però, con il 29 maggio
1985 nel cuore. Acquistata la chiavetta e visto il documentario,
gli 8 gb di spazio utilizzabile sulla stessa potranno diventare
un archivio di quella tragica serata. Da condividere con i più giovani,
perché nessuna persona muore se vive nel cuore di chi resta. E quei
39 fratelli dovranno rimanere immortali. Il ricavato della Card
usb "Per non dimenticare Heysel" (€ 25,00) sarà devoluto alla Fondazione
per la ricerca sui tumori dell'apparato muscoloscheletrico e rari
Onlus. Un ulteriore motivo per non perderla.
Beppe Franzo (Presidente Associazione
"Quelli di… Via Filadelfia")
...Troppo
spesso il calcio italiano dimentica la notte del 29 maggio 1985".
E' da qui che parte il documentario "Per non dimenticare Heysel",
realizzato dal Nucleo1985 con la collaborazione di numerosi Amici
e associazioni. Ed è da qui che la riflessione deve iniziare. Dalla
conoscenza, dal ricordo, dal rispetto. Dal non dimenticare. Dal
ricordare a chi l'ha scordato, da raccontare a chi non l'ha vissuto,
dal tramandare alle nuove generazioni. Il film è girato in uno splendido
bianco e nero, evocativo, che ti prende, ti avvolge, ti trasporta
tra immagini di una notte maledetta, lucide analisi e forti emozioni.
"Non abbiamo imparato bene". Probabilmente è vero. E' per questo
che consiglio a tutti Voi di acquistare e visionare questo film.
Un documento importante che può aiutare tutti, come ha fatto con
me, a ritornare col pensiero alla notte dell'Heysel, per capire
l'impossibile, per vedere "la nave della razionalità affondare",
per trattenere nel cuore le Sorelle e i Fratelli di Gradinata che
hanno lasciato la propria vita per una partita, per una finale.
Amici, vi consiglio col cuore di acquistare questo film. Merita.
Se fossi un professore, lo farei vedere ai miei alunni, perché a
questo serve. A far crescere. Crescere il sapere, aumentare il ricordo,
diffondere la conoscenza. Un film che fa bene. E non solo al cuore.
Il ricavato va alla Fondazione per la ricerca sui tumori dell'apparato
muscolo scheletrico e rari Onlus. "La sola partita non basterebbe
come risposta alla presenza dentro una curva". E' una splendida
verità. E' l'estrema sintesi di quello che sentiamo, che proviamo.
Mi azzardo ad usare un plurale. Perché 90 minuti di partita non
bastano. Ci vuole di più. Ci vuole un'intensità, una forza, un pensiero
comune. Un vivere la curva tutti i giorni. Per questo, sabato 16
aprile ci vediamo a Cherasco. Perché il 29 maggio è tutti i giorni.
E io vi aspetto. Nessuna persona è morta finché vive nel cuore di
chi resta. Ringrazio di cuore gli Amici Massimo Tadolini, il Nucleo1985,
Francesco Caremani, Beppe Franzo, Andrea Lorentini, Associazione
fra i Familiari delle Vittime dell'Heysel, Via Filadelfia 88, +39
IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL'HEYSEL, Iuliana Bodnari e Rossano
Garlassi del Comitato Per Non Dimenticare Heysel Reggio Emilia e
tutti Voi che avete nel cuore un +39.
Rossella Sereno (Tifosa della
Juventus, Autrice del libro "Fratelli di Gradinata")
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"Finita la partita
cercammo di avere notizie degli amici che erano nella Curva Z. Fu
così che trovai in Pronto Soccorso un ragazzo completamente nudo
tremante ed in evidente stato di shock. Fu lui che mi diede il suo
biglietto della Curva Z. In quel momento giurai a me stesso che
avrei cercato di fare qualcosa "Per non dimenticare Heysel". Dopo
qualche giorno fondai un gruppo che ancora oggi vive in Curva Sud
dello Juventus Stadium. La mia parola vuole essere mantenuta facendo
qualcosa insieme a tutti quelli che hanno nel cuore questa tremenda
tragedia. Questa pagina nasce per questo. La mostra fotografica
itinerante sarà a disposizione gratuitamente di tutti quelli che
vogliono capire e ricordare".
Massimo Tadolini (Nucleo 1985)

Ci saranno varie iniziative
PER NON DIMENTICARE HEYSEL
Come Nucleo85 abbiamo pensato di dedicare
una linea di nostri articoli per il finanziamento della Mostra Itinerante
dedicata alla memoria della tragedia. La mostra sarà a disposizione
gratuitamente di tutti quei gruppi di persone che la vorranno esporre
in Italia o all'estero. Le foto di Salvatore Giglio saranno sorrette
da 25/30 strutture di ferro alte mt 2,50 e larghe 1,50. Sosteneteci
perché questa è una di quelle occasioni in cui dobbiamo dimostrate
di essere una vera comunità.
13 gennaio 2015
Fonte: Nucleo 1985 (Pagina Facebook)
© Fotografie
© Video:
Nucleo 1985
29 maggio 1985 - 29 maggio 2015
Trenta anni sono tanti. Sono
lunghi come una vita. Come quella non più vissuta dai nostri
39 angeli della Curva Z. Sulla vicenda si è detto già detto
tanto e noi non vogliamo aggiungere altro. Abbiamo solamente
il desiderio di continuare a fare qualcosa PER NON DIMENTICARE
HEYSEL. Per il 2015 abbiamo l’ambizioso progetto di realizzare
una mostra fotografica itinerante da mettere a disposizione
gratuita di tutti gli eventi organizzati in memoria della
tragedia. Ci piacerebbe anche realizzare un dvd fatto di
testimonianze, foto e video che potrete inviarci entro il
31/01/2015. Spesso ci chiediamo se stiamo esagerando nel
volere ricordare questo tragico evento, ma le scritte offensive
che dopo 30 anni vediamo in parecchi stadi ci fanno pensare
che c’è ancora molto da fare. Per sostenere il nostro progetto
sono in vendita degli articoli firmati Nucleo85 il cui ricavato
sarà destinato per realizzare quanto scritto. Speriamo di
farcela. Un abbraccio a tutti.
Nucleo85
7 dicembre 2014
Fonte:
Nucleo 1985 (Pagina Facebook)
© Fotografia:
Arezzonotizie.it
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Il tifo juventino commemora l’Heysel
Ventotto
anni fa la strage. Il Nucleo 85 raccoglie fondi per il monumento.
BASSANO - L’immagine indelebile,
per chi era incollato alla tv, è quella della polizia belga
a cavallo che manganella i tifosi italiani alla disperata
ricerca della salvezza, respingendoli dal campo di gioco
agli spalti e riconsegnandoli alla mattanza inglese: 39
morti all’Heysel, quella maledetta notte del 29 maggio del
1985. I tifosi bianconeri accorsi ad assistere alla finale
di Coppa Campioni tra Juve e Liverpool. Le vittime del
settore Z di uno stadio fatiscente, in cui non si doveva
giocare una finale di coppa. Con un’organizzazione indecente
che affiancò gli "headhunters" di Liverpool, allora la più
malfamata tifoseria d’Europa, alle famiglie juventine
accorse in modo spontaneo da ogni parte d’Italia: divisi
solo da una rete. Anche il Veneto non dimentica, 28 anni
dopo, le sue vittime. Sono Amedeo Giuseppe Spolaore e Mario
Ronchi di Bassano. La data e i "39 angeli" sono impressi
nella memoria collettiva del tifo bianconero. Massimo
Tadolini, 51 anni, bolognese trapiantato a Bassano, proprio
nel triveneto, l’indomani della tragedia, ha voluto fondare
un gruppo ultras, il Nucleo 85 appunto, che si è ben presto
esteso anche in Lombardia (che ha partecipato a Meda lo
scorso weekend a un torneo alla memoria alla presenza di
Furino). Il Nucleo è l’anima di varie iniziative di
commemorazione. Ad Arezzo, dove nel 2007 allo stadio fu
scoperto un murales a memoria delle vittime dipinto da un
ragazzo del Nucleo, Tommaso Landi, sabato ci sarà un
triangolare di calcio con rappresentanza veneta. A Reggio
Emilia la figlia di una delle vittime del 29 maggio 1985, ha
fatto realizzare qualche anno fa un monumento ai caduti
dell’Heysel: il Nucleo 85 ha deciso di aiutare a dare una
copertura a quest’opera, per questo sabato una
rappresentanza del gruppo sarà anche nei pressi dello stadio
reggiano alla manifestazione celebrativa. E per l’occasione
il Nucleo mette in vendita delle t-shirt celebrative scelte
proprio dalla famiglia della vittima, a offerta libera. Il
ricavato e gli incassi dei tornei saranno messi a
disposizione per la copertura del monumento. In
collaborazione con la Juve è prevista anche una iniziativa a
ottobre a Bassano.
29 maggio 2013
Fonte: Mattinapadova.gelocal.it
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Fotografie: Nucleo 1985
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