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Cattedrale Anglicana
"Church of Christ", Liverpool 8.06.1985 |
Cerimonia in Memoria delle Vittime dello
Stadio Heysel |
"Preghiera per la Riconciliazione" |
Commemorazione a Cura della Città
di Liverpool |
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 Presenti inglesi, italiani e belgi
Cerimonia a Liverpool per i morti di
Bruxelles
NOSTRO
SERVIZIO LONDRA - Per commemorare le vittime della tragedia di Bruxelles
è stato celebrato ieri nella cattedrale anglicana di Liverpool un
servizio di "cordoglio e pentimento nella speranza di una riconciliazione".
Alla cerimonia sono intervenuti il ministro britannico dell'Ambiente,
Patrick Jenkins in rappresentanza del primo ministro Margaret Thatcher,
l'ambasciatore italiano a Londra Andrea Cagiati, quello del Belgio
Jean Paul Van Bellinghen, un folto gruppo di deputati inglesi dei
vari partiti, il segretario generale della Football Association,
Ted Cracker, i giocatori del Liverpool e dell'Everton nonché circa
duemila cittadini di Liverpool, che hanno apposto le loro firme
ad un libro-ricordo per esprimere il loro cordoglio e per dividere
il dolore con le famiglie delle vittime. Al termine della cerimonia,
durata un'ora, l'ambasciatore italiano ha dichiarato: "Sono rimasto
molto impressionato dalla cerimonia che ha dimostrato quanto profondamente
sia stata percepita la tragedia specialmente dalla comunità di Liverpool.
Sono convinto che non vi è rancore in Italia. c.r.
9 giugno
1985
Fonte: La Stampa
 Una messa a Liverpool per i morti
di Bruxelles
Con i vescovi cattolico e anglicano.
Il viaggio a Torino
Questa mattina, nella cattedrale anglicana
di Liverpool i cristiani delle due confessioni hanno pregato per
la riconciliazione. E' stato un solenne servizio religioso, celebrato
dall'arcivescovo anglicano, David Sheppard, cui ha assistito l'arcivescovo
cattolico, Derek Worlock. Sono i due prelati che, con tutta probabilità,
verranno a Torino insieme alla delegazione della città in partenza
il prossimo 17 giugno, lunedì. C'erano naturalmente anche i dirigenti
del club calcistico del Liverpool e della Federazione Calcio. Alla
cerimonia ha partecipato l'ambasciatore d'Italia, cui la comunità
di Liverpool ha offerto un piatto d'argento con incisa la scritta:
"Al popolo italiano in segno di profondo dolore e di solidarietà".
Un analogo dono è stato offerto all'ambasciatore belga. La città
inglese, che in cento anni è diventata, dal ricco centro portuale
che era (uno fra i più prosperi d'Europa), una metropoli agitata
da contraddizioni e violenza, e piegata dalla disoccupazione e dalla
crisi industriale, non vuole dimenticare la tragedia di Bruxelles
ma nello stesso tempo cerca di scrollarsi di dosso lo sgradevole
"marchio" che le hanno lasciato i suoi "hooligans", i tifosi più
fanatici, violenti e feroci d'Europa. Certo, alla messa celebrata
in nome della pietà per i morti e della pace fra gli uomini, non
solo nello sport, "loro", le bande di teppisti, non c'erano. In
compenso era schierata tutta la Liverpool che vuole uscire dall'incubo,
col co-sindaco Derek Hatton in testa. E' lui l'uomo che ha voluto
il viaggio a Torino, ed ha "imposto" al consiglio comunale questa
trasferta di pace e di perdono, superando mille difficoltà e le
ovvie perplessità di chi temeva che il gesto di Liverpool non sarebbe
stato capito dai Torinesi. La risposta entusiastica del sindaco
Cardetti alla proposta di accogliere in città una delegazione è
stata l'ultimo elemento che ha dimostrato, invece, come Hatton avesse
ragione. Ora, nella settimana che rimane prima della partenza, tutta
Liverpool è in grande attività. Il responsabile delle relazioni
esterne della curia, padre Paul Tompson, ci ha detto che la messa
per la riconciliazione di oggi non sarà l'unica iniziativa. Altre
cerimonie e incontri, all'interno del mondo cattolico e anglicano
(le due confessioni si dividono praticamente la città in parti eguali)
si svolgeranno in questa lunga "settimana dell'attesa".
8 giugno
1985
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