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VERBANIA 16-11-2025
www.saladellamemoriaheysel.it   Sala della Memoria Heysel   Museo Virtuale Multimediale
Cerimonia Verbania 16.11.2025
   Cerimonie Luoghi Vari   In Memoriam   39 Angeli   Quelli di Via Filadelfia   Stadio Heysel   

Stadio Comunale Pedroli
40° Anniversario Strage Stadio Heysel Bruxelles
Cerimonia di Intitolazione "Piazzale Vittime dell'Heysel"
Progetto dell'Amministrazione Comunale di Verbania
In Collaborazione con Associazione "Quelli di... Via Filadelfia"


Piazzale Verbania 2025

 

Verbania ricorda le vittime dell’Heysel

Sotto un cielo grigio e una pioggia battente Verbania ha intitolato il piazzale antistante lo stadio Pedroli alle vittime dello stadio Heysel. La vicenda è tristemente nota. Era il 29 maggio 1985 e a Bruxelles stava per prendere il via la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Circa un’ora prima del fischio d’inizio il tifo organizzato della squadra inglese (i cosiddetti hooligans) sfondarono le reti divisorie invadendo il settore Z occupato da tifoseria neutrale composta principalmente da italiani. Nella calca che seguì 39 persone (di cui 32 italiani) persero la vita e oltre 600 rimasero feriti. A 40 anni di distanza dalla tragedia, il comune di Verbania ha dunque deciso di ricordare le vittime, nominandole una ad una e lasciando spazio ad alcune testimonianze di chi si trovava quel giorno allo stadio con la speranza di poter assistere tranquillamente a una partita di calcio. Promotore dell’iniziativa, sostenuta dai tifosi juventini dell’associazione “Quelli di via Filadelfia”, il consigliere comunale Massimo Guaschino: è stato lui, in avvio di cerimonia, a svelare la targa commemorativa insieme a Laura Sau ed Emanuele Giacchero, entrambi presenti all’Heysel il giorno della strage. Fonte: Vcoazzurratv.it © 24 novembre 2025 Fotografie: © Video: Vcoazzurratv.it © Banner: Ilmaggioreverbania.it ©

 

Ricordate le vittime dell’Heysel: una targa

al Pedroli nel 40º anniversario della tragedia

Laura Sau ed Emanuele Giacchero, presenti alla finale Juventus-Liverpool del 1985, hanno partecipato alla cerimonia organizzata dal comune e dalla storica curva per ricordare le 39 vittime.

In una domenica mattina segnata dalla pioggia, Verbania ha dedicato il piazzale dello stadio Pedroli alla memoria delle vittime della tragedia dell’Heysel, a quarant’anni da quella notte che costò la vita a 39 persone. L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale e sostenuta dai tifosi juventini dell’associazione "Quelli di via Filadelfia", è stata accompagnata da un clima di sincera partecipazione e raccoglimento. La tragedia del 29 maggio 1985 resta una ferita ancora aperta: tra le vittime, tutti giovanissimi, c’era chi aveva appena cinquant’anni e chi ne aveva soltanto dieci. Persero la vita travolti dalla violenza degli hooligan inglesi e dall’incapacità delle autorità belghe di gestire la situazione, ammassati contro un muro che crollò provocando una catena di orrori che il calcio non potrà mai dimenticare. A riportare alla mente quei momenti è stata innanzitutto la testimonianza di Laura Sau, già assessore comunale, che allora si trovava a Bruxelles come accompagnatrice turistica, proprio nel famigerato settore Z. Racconta di essere scampata al peggio grazie all’intervento provvidenziale di qualcuno che la trascinò via oltre la calca, mentre attorno a lei la situazione precipitava. Un altro tifoso presente quel giorno ha ricordato l’atmosfera irreale di una partita che si giocò comunque, nonostante l’immensità della tragedia appena consumata.

Il sindaco Giandomenico Albertella ha sottolineato come lo sport debba rappresentare un luogo di unione e non di odio, e come l’intitolazione sia un segnale rivolto soprattutto alle nuove generazioni, affinché conoscano ciò che accadde e comprendano l’importanza del rispetto negli stadi. Parole analoghe sono arrivate dalla consigliera provinciale con delega allo sport, Gabriella Pellizzari, che ha ricordato come proprio quella tragedia abbia spinto l’Europa intera a ripensare la sicurezza negli impianti sportivi e le misure di prevenzione. A completare il momento istituzionale è stato Massimo Guaschino, consigliere comunale e promotore dell’iniziativa, che con grande emozione ha letto uno a uno i nomi delle vittime, gli "angeli dell’Heysel", come ha voluto chiamarli. In apertura della cerimonia, Guaschino, Sau ed Emanuele Giacchero - anche lui presente in quello stadio nel 1985 - hanno svelato la targa commemorativa. Sau ha ricordato il caos, la paura per la sorte di sua sorella e il dolore nel dover riconoscere la salma di un ragazzo che viaggiava con loro. Giacchero, invece, ha raccontato la scena dei tifosi che fuggivano in campo, respinti dalle cariche della polizia a cavallo. La cerimonia è stata organizzata anche in collaborazione con i rappresentanti della curva, custodi della memoria storica del tifo bianconero (NdR: nello specifico si tratta del Direttivo dell’Associazione Culturale "Quelli di… Via Filadelfia", non dei rappresentanti dei Gruppi Ultras della Juventus). Un momento sobrio ma carico di significato, che ha voluto restituire dignità, rispetto e ricordo alle 39 vite spezzate in una delle pagine più tragiche dello sport europeo. Fonte: Vconews.it © 16 novembre 2025 Fotografie: ©

 

40 anni fa la strage allo stadio Heysel di Bruxelles

di Mauro Barbaglio

Sono trascorsi 40 anni dalla tragica serata dell'Heysel: il 29 maggio 1985 a Bruxelles, all’interno dello stadio della città belga, a poche decine di minuti dal fischio di inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 persone hanno perso la vita a seguito degli scontri iniziati sugli spalti e proseguiti poi nel corso di una serata piena di violenza. Un appuntamento in cui l’orrore ha preso il sopravvento sullo sport, un momento che ha fatto da spartiacque nella vita di milioni di tifosi, di appassionati, di donne e di uomini legati alla storia della nostra società. Un dramma del quale diventa necessario tenere memoria, unico modo per evitare che si possano rivivere dei momenti di terrore e sconcerto come quelli. Resta la completa perdita di senso di una serata impensabile, il dolore per chi non è tornato a casa, la consapevolezza che, anche a distanza di 40 anni, quella ferita non trova modo di rimarginarsi. E per certi versi non potrà mai farlo, continuando a fare male come se non fossero passati quattro decenni. Il convincimento da parte dell’intera famiglia della Juventus è quello di portare avanti sempre, e per sempre, il ricordo indelebile e la memoria condivisa di chi si è ritrovato vittima di una tragedia senza logica in una giornata di festa trasformata in un incubo. Oggi a Verbania è stato dedicato il piazzale antistante lo stadio dei Pini alle vittime della strage dell'Heysel. Fonte: Ilgiornale.ch © 16 novembre 2025 Fotografia: Mauro Barbaglio ©

 

Il piazzale dello stadio Pedroli intitolato alle

vittime dell’Heysel nel 40° anniversario della tragedia

Domenica 16 novembre alle 11.30 la cerimonia di intitolazione in memoria delle 39 persone che persero la vita allo stadio di Bruxelles nel 1985.

Il Comune di Verbania si prepara a rendere omaggio alle vittime della tragedia dell’Heysel, a quarant’anni da uno dei momenti più drammatici della storia del calcio europeo. Domenica 16 novembre alle ore 11.30, in via Arturo Farinelli 10, si terrà la cerimonia di intitolazione del piazzale antistante lo stadio Pedroli alle "Vittime dell’Heysel", alla presenza delle autorità cittadine e della cittadinanza.

UNA TRAGEDIA CHE SEGNÒ LA STORIA DEL CALCIO EUROPEO - Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, poco prima del fischio d’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, una carica di tifosi inglesi contro il settore occupato dai sostenitori italiani provocò un cedimento strutturale e il conseguente schiacciamento della folla. Il bilancio fu devastante: 39 morti, di cui 32 italiani, e oltre 600 feriti. Quella sera, che doveva essere una festa dello sport, si trasformò in una tragedia di proporzioni immense, che lasciò un segno indelebile nella memoria collettiva e cambiò per sempre il modo di concepire la sicurezza negli stadi.

VERBANIA RICORDA PER NON DIMENTICARE - Nel quarantesimo anniversario di quella drammatica sera, anche Verbania ha scelto di commemorare le vittime e di mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto. La giunta comunale guidata dal sindaco Giandomenico Albertella ha deciso di dedicare il piazzale d’ingresso dello stadio Pedroli alle vittime dell’Heysel, in segno di rispetto e di riflessione civile. L’iniziativa, si legge nella delibera comunale dello scorso giugno, nasce "dalla necessità di non abbassare la guardia nell’esortare a comportamenti corretti sugli spalti" e dal desiderio di "ricordare perennemente quanto accaduto a monito delle conseguenze alle quali può portare lo sviluppo di condotte violente da parte delle tifoserie nelle competizioni sportive".

UN GESTO SIMBOLICO DI MEMORIA E RESPONSABILITÀ - L’intitolazione del piazzale rappresenta un atto di memoria collettiva e un invito a riflettere sul valore del rispetto e della responsabilità negli stadi. Il Comune di Verbania, con questo gesto, riafferma l’importanza di uno sport vissuto come occasione di incontro e non di divisione, di condivisione e non di violenza. Il ricordo delle vittime dell’Heysel, a quarant’anni di distanza, rimane un monito a costruire spazi sportivi più sicuri e un tifo più consapevole e rispettoso.

LA CERIMONIA - La commemorazione avrà luogo domenica 16 novembre alle ore 11.30, presso il piazzale dello stadio Pedroli di Verbania, alla presenza delle autorità comunali, delle associazioni sportive e dei cittadini. Un momento solenne per rinnovare la memoria di chi, quella sera del 1985, perse la vita in nome di una passione che avrebbe dovuto unire e non dividere. Fonte: Vconews.it © 11 novembre 2025 Fotografia: ©

 

Verbania dedica il piazzale del "Pedroli" alle vittime dell’Heysel

di Cristina Pastore

La decisione è della giunta, manca solo il via libera della prefettura.

Anche Verbania nel quarantesimo anniversario della strage di Heysel vuole commemorare le 39 vittime e gli oltre 600 feriti allo stadio di Bruxelles. Una tragedia consumatasi il 29 maggio 1985, prima del fischio di inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, con gli hoolingans inglesi che avevano preso d’assalto i tifosi juventini in una struttura molto carente sotto il profilo della sicurezza e con un’organizzazione che non era riuscita a neutralizzare una situazione di alto rischio. Alle vittime dell’Heysel verrà intitolata l’area di ingresso al campo sportivo Pedroli. Lo ha deciso la giunta del sindaco Giandomenico Albertella. Le ragioni dell’intitolazione - che ora attende il via libera dalla prefettura - le individua nella necessità di non abbassare la guardia nell’esortare a comportamenti corretti sugli spalti. L’esigenza evidenziata nella delibera di giunta è quella di "ricordare perennemente quanto accaduto a monito delle conseguenze, alle quali può portare lo sviluppo di condotte violente da parte delle tifoserie nelle competizioni sportive". Fonte: Lastampa.it © 12 giugno 2025 Fotografie: Lastampa.it © GETTY IMAGES © (Not for Commercial Use) Banner: Gianni Valle ©

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