 |
The Playground Theatre, London
14.05.2022 |
37° Anniversario della Strage dello
Stadio Heysel |
39 Stories: lost lives at Heysel
(39 storie: vite perse all'Heysel) |
Monologo Teatrale
di Omar Rottoli |
A Cura dell'Associazione
"Quelli di... Via Filadelfia" |
|
 |
|
 |
39 storie: vite perse
all’Heysel
di Riccardo Cometto
Ricordare la vita di chi se n’è andato
troppo presto. Senza ricevere giustizia. È questa la ragione che
ha spinto l’associazione "Quelli di… Via Filadelfia" ad
organizzare un evento per ricordare le 39 vittime della tragedia
dello stadio Heysel il prossimo 14 maggio alle 2:45 a Londra.
Per saperne di più sull’evento che avrà luogo al Playground
Theatre, abbiamo raggiunto gli organizzatori. "A ridosso del
trentasettesimo anniversario della tragedia dell’Heysel,
riteniamo doveroso raccontare, ancora una volta, la vita
stroncata di 39 vittime innocenti. Lo faremo portando il
Monologo "39 stories: lost lives at Heysel" di Omar Rottoli a
Londra. Verrà rappresentato nella sua versione originale in
italiano e tradotto simultaneamente in inglese.
Un doveroso tributo alla veridicità
storica che superi per sempre l’ipocrisia dell’opinione pubblica
britannica, incline a considerare gli allora Hooligans inglesi
responsabili ma non colpevoli", afferma Beppe Franzo, presente a
Bruxelles il 29 maggio 1985 e Presidente onorario
dell’Associazione. "Si tratta di un monologo suddiviso in 39
paragrafi, ognuno dei quali dedicato a ricordare la bellezza
della vita di ognuna delle persone che ci ha lasciato, in un
momento che avrebbe dovuto essere uno di quelli che ti ricordi
per tutta la vita per quanto è bello, come una finale di Coppa
dei Campioni" afferma Omar Rottoli, attore di Bergamo ed autore
del monologo; e conclude "Voglio parlare di vita in un contesto
di morte. Voglio dare voce alle vittime innocenti. Voglio
dimostrare che la violenza non può vincere se coloro che muoiono
continuano a vivere nel cuore di quelli che restano". Infine
chiediamo un commento a Riki, ragazzo nato e cresciuto in
provincia di Torino e residente a Londra da 7 anni: "Il 29
maggio del 2021 ho assistito alla recita del monologo a Torino,
ed è stato uno dei momenti più toccanti in vita mia. È molto
significativo poter ricordare i nostri Angeli in terra inglese,
e permettere a chi conosce poco la tragedia di saperne di più ed
emozionarsi. Traducendo il monologo in inglese - insieme agli
altri ragazzi bianconeri di Londra, che ringrazio - ho scoperto
cose che sono ai più sconosciute, come per esempio che due delle
vittime fossero di fede interista, oltre a diverse vittime che
erano tifosi neutrali. A dimostrazione del fatto che si tratta
di una tragedia di tutti, e che nessuno dovrebbe mai permettersi
di offendere delle vittime innocenti, cosa che in alcuni casi
ahimè ancora accade".
Per chi volesse assistere
all’evento, maggiori informazioni e acquisto dei biglietti sul
sito del Playground theatre.
3 maggio 2022
Fonte: Ilcalcioalondra.com
Quando l’Heysel ci tira la
Manica
di Domenico Laudadio
Il
monologo "39 Stories: lost lives at Heysel ("39 storie: vite
perse all'Heysel") scritto e interpretato dall’attore bergamasco
Omar Rottoli in scena al "THE PLAYGROUND THEATRE" di Londra il
14 maggio 2022, 37 anni dopo l’assurda strage di 39 innocenti a
Bruxelles, causata dalla viltà e dalla ferocia di una parte
della tifoseria britannica nel settore Z dello Stadio "Heysel"
il 29 maggio 1985 durante la finale di Coppa dei Campioni fra
Juventus e Liverpool.
"If Muhammed can't go to the
mountain, it shall come to him (Se Maometto non va dalla
montagna, la montagna va da Maometto)" è il rovescio
consolidato nel modo di esprimersi popolare di un noto proverbio
antico. E la vicenda dell’Heysel è proprio come quella montagna
che in Inghilterra (decisamente più sponda Liverpool)
rappresenta da sempre una vetta maledetta da non scalare mai a
piedi, rischiando le vertigini del rimorso e del pentimento, ma
aggrappandosi al soccorso di quei pochi mezzi di fortuna, quali
giustificazioni, leggende metropolitane e false verità, fra
goffe richieste di "amicizia" e postume offerte floreali e
bandiere a mezz’asta in memoria delle vittime, benché
lodevolmente puntuali in ogni anniversario.
"A ridosso del trentasettesimo
anniversario della tragedia dell’Heysel, riteniamo doveroso
raccontare, ancora una volta, la vita stroncata di 39 vittime
innocenti. Lo faremo portando il Monologo di Omar Rottoli a
Londra. Verrà rappresentato nella sua versione originale in
italiano e tradotto simultaneamente in inglese. Un doveroso
tributo alla veridicità storica che superi per sempre
l’ipocrisia dell’opinione pubblica britannica, incline a
considerare gli allora Hooligans inglesi "responsabili" ma non
"colpevoli". Un Grazie ai ragazzi bianconeri di Londra che si
sono prodigati, insieme alla nostra Associazione, perché tutto
questo potesse realizzarsi. + 39 RISPETTO. QUELLI DI … VIA
FILADELFIA". Questo è il messaggio inviatomi da Beppe
Franzo, il Presidente dell’Associazione Culturale "Quelli di …
Via Filadelfia", la quale con tanti sforzi e sacrifici economici
ha organizzato questa autentica "mission" teatrale nella
capitale inglese.
Non è la prima volta (né certamente
sarà l’ultima) che il teatro allatti la Memoria della Tragedia
di Bruxelles al suo seno prosperoso. In
questa pagina del museo
virtuale da me curato da più di un decennio ne trovate ogni
sospiro. E non sarà nemmeno la prima volta che Omar Rottoli si
cimenta nell’affabulazione scenica, brillante e credibile
narratore del Teatro Civile di Marco Paolini ("Il racconto del
Vajont", "I-TIGI Canto per Ustica") o interprete arruolato alla
guerra ("Il battaglione bosniaco") o prestato al musical e al
teatro religioso ed a tanti altri spettacoli. Sono certo che il
sentimento che lo avvince da tanto tempo al delicato argomento
(materia di studio e confronto a lui tanto cara) renderà molto
più che dignitoso il risultato di scena non soltanto
artisticamente, ma soprattutto dal lato umano.
Scottati da altre esperienze negative,
anche comuni e non troppo lontane, i membri dell’Associazione
fra i Familiari delle Vittime dell’Heysel potrebbero
legittimamente domandarsi: "Ma siamo in mani proprie sicure ?".
Non nascondo di aver loro manifestato in altri casi e altre
proposte di messinscena più che motivate perplessità sul rischio
di spettacolarizzare un dolore in fondo ormai lontano, ma ancora
così riacutizzabile in questo nostro tempo avvezzo alla guerra e
all’odio fra i popoli. L’esecrabile scippo di chi attenta
predone il silenzio, violandone il pudore e quel diritto
sacrosanto alla riservatezza dei familiari dei caduti, si è
affacciato sempre da dietro l’angolo di quel pezzo di curva di
tufo sbriciolato franata per colpa degli Inglesi e della Uefa. E
fatalmente la lettera "Z" che ne denominava il settore è
ritornata diabolicamente a rappresentare aggressione e morti
dopo 37 anni, dipinta di bianco sui carri armati russi che
calpestano i civili in Ucraina e benedetta dal Patriarca in
vesti barocche che reclama finanche Dio dalla loro parte.
Allora come oggi è sempre più difficile
accettare la nuda verità. È amara da masticare e digerirla. Si
ruotano in tanti giri certe parole per non pronunciare le uniche
giuste. Si narrano spesso facezie, argomentandole per fonti
autorevoli. Lo diceva proprio bene Oscar Wilde, a proposito del
teatro: "Un uomo non è del tutto sé stesso quando parla in prima
persona. Dategli una maschera, e vi dirà la verità"...
L’occasione propizia che certamente Omar non fallirà così che
un’eco struggente risuoni fino a Liverpool affinché riesca
finalmente a decifrare la prima delle parole corrette e
appropriate da scrivere a caratteri cubitali in Kop ad Anfield
Road riferite all’Heysel: "Per-do-no !". Magari anche la
prossima volta.
Lo sappiamo troppo bene in ogni
latitudine del mondo che la violenza sugli innocenti è il
crimine più infame fra tutti e non si estingueranno mai le colpe
dei suoi responsabili. Si cristallizzano fendenti nel cuore
della Storia dell’Umanità che è la Memoria, sconvenevole eredità
di quanti siano apparentati sia ai carnefici che alle loro
vittime. Poi, se l’Amore fra gli esseri umani prevale,
nonostante tutto, si trasfigurano, polverizzandosi in sementi
della speranza per il raccolto delle generazioni future.
INFORMAZIONI:
info@theplaygroundtheatre.london
14 aprile 2022
Fonte:
Saladellamemoriaheysel.it
|