 
			
				
						
						
						
						
						
					
					
				
					
						
								
									
									
										
										  | 
									 
									
										| 
										Comune
										di 
										Torino | 
									 
									
										| 
										25° Anniversario Strage  
								Stadio Heysel Bruxelles | 
									 
									
										| 
										
										Celebrazione Eucaristica 
										nella Chiesa
										Santa Rita | 
									 
									
										| 
										
										Cerimonia in Memoria delle 
										39 Vittime
										in Piazzale Caio Mario | 
									 
									
										| 
										Commemorazione a Cura della 
										Tifoseria Bianconera | 
									 
									
										| 
										 | 
									 
									
									 
								 | 
					 
					 
						
						
						
				
					
					
				
						
				
					
						
					
					
					
					
						
							
								| 
								 29 maggio 
								2010: valeva la pena esserci  
								di Nino Ori
								
								 
								
								
						 Alle 10 del mattino, in zona Fiat Mirafiori, 
								quando, dopo aver dato un'occhiata 
								all'allestimento del palco che di lì a poche ore 
								ospiterà la parte centrale della manifestazione, 
								stai facendo un intervento telefonico ad una 
								radio locale torinese, mentre compri le 
								sigarette. E gli amici intorno ti guardano 
								straniti, notando che hai adottato un tono di 
								voce molto più serio, che fai attenzione ai 
								vocaboli che usi... Per raccontare agli 
								ascoltatori quello che accadrà nel corso della 
								giornata. Valeva la pena esserci. Davanti alla 
								splendida chiesa di Santa Rita, accanto alla 
								quale campeggiano gli striscioni "Mai più 
								un'altra Heysel" e "39 angeli: il popolo 
								bianconero non vi dimentica". E, già mezz'ora 
								prima della messa (c'è un matrimonio in corso), 
								il sagrato e l'intera piazza sono stracolmi di 
								persone che aspettano di poter ricordare i 39 
								amici che mancano. E rivedi persone perse di 
								vista da mesi o da anni, ma anche persone 
								conosciute alle presentazioni del libro di 
								Ju29ro, o in altre occasioni juventine. E, 
								accanto agli amici che già conosci (del Team, 
								dei forum, delle varie associazioni e club, 
								dello stadio), riesci a dare un volto a tante 
								persone, che fino a poco prima erano dei 
								semplici nicknames sui forum del tifo 
								bianconero. E l'emozione di abbracciare, 
								finalmente di persona e non più per scritto, 
								persone come Domenico Laudadio (Mimmo): uno che 
								da decenni (NdR: 
								pubblicamente dal 2008) si batte, quasi da solo, perché la 
								memoria delle vittime dell'Heysel sia onorata 
								degnamente anche dalla stessa Juventus. Valeva 
								la pena esserci. E poi inizia la messa, nella 
								chiesa grande e non nell'annessa cappella. 
								Perché il numero di persone è troppo elevato, in 
								realtà anche per la chiesa stessa: in tanti 
								rimangono fuori sul sagrato... E continuano le 
								chiacchierate, spesso tra persone che prima 
								manco si conoscevano, con toni discreti e 
								rispettosi, consci dell'importanza e della 
								sacralità del momento. L'officiante è perfetto 
								nel ricordare quanto accadde quella notte e nel 
								dare alla messa di commemorazione il taglio 
								giusto, consapevole del fatto che fra i presenti 
								ci siano anche persone non del tutto avvezze 
								alla frequentazione della chiesa. Poi, un unico, 
								grande, interminabile e commosso applauso 
								collettivo, dentro e fuori la chiesa, al termine 
								della funzione. Valeva la pena esserci. 
								Nel déhors del bar all'angolo tra corso Unione 
								Sovietica e corso Traiano, centinaia di amici 
								gobbi si alternano nel consumare un frugale 
								pasto, costituito, per i più, da panini e birre. 
								E ci si scambiano nomi, impressioni, numeri di 
								telefono, ricordi. In tanti sono in viaggio fin 
								dalla notte, dalla Campania, dalla Puglia, dalla 
								Sicilia, dal Lazio, dalla Toscana, 
								dall'Abruzzo... Da tutte le regioni d'Italia, e 
								anche dall'estero. E ti scopri a ringraziare la 
								sorte, per il fatto di abitare nella cintura 
								torinese. E i sacrifici fatti nei giorni e nelle 
								settimane precedenti per dare una mano 
								all'organizzazione della giornata ti sembrano 
								poca cosa, rispetto alla montagna di km che in 
								molti hanno volontariamente scalato. 
								 | 
							 
						 
						
						
							
								| 
								 
						 Qualche goccia di 
								pioggia, che si trasformerà immediatamente in 
								umidità nell'aria, lasciando il posto ad un sole 
								cocente. E sei sul palco, accanto ad Antonello 
								di Orgogliogobbo e ad Annamaria e Patrizia, le 
								vere anime dell'organizzazione di questa 
								giornata. Mentre risuonano le note degli inni 
								contenuti nei cd preparati il giorno precedente: 
								"Juve, Juve, o cara squadra senza età... Juve, 
								Juve, cara gloriosa società... Mille bandiere 
								bianconere intorno a noi...". Quant'è bello 
								ancora oggi quell'inno! E poi, quelli più 
								recenti, ugualmente belli. Così come è bello 
								vedere lì davanti i ragazzi delle due curve, di 
								tutti i gruppi, senza i propri vessilli (salvo 
								uno o due), ma tutti insieme, con le sciarpe e 
								le bandiere bianconere. Valeva la pena esserci. 
								Inizia Antonello OG e parla delle sue emozioni 
								legate all'Heysel, seguito da Luigi della 
								Combriccola Romana, da Marco Venditti e Gianluca 
								Savoini: ognuno di loro, presente quella 
								maledetta sera, rende pubblico il proprio 
								ricordo. OG racconta anche di Edmondo Bellan e 
								Renzo Trabuio, entrambi vittime (in momenti 
								diversi) della follia antijuventina, e rende 
								omaggio alla memoria di Beppe Rossi, fondatore 
								del primo gruppo ultrà del tifo bianconero. Poi 
								tocca a Patrizia dello Ju29ro Team leggere una 
								toccante poesia, scritta da Alessandro (AleGobbo) 
								e dedicata ad Andrea Casula, la più giovane fra 
								le vittime della follia di quella notte. 
								Impossibile riuscire a leggerla fino in fondo: 
								la sua voce trema per l'emozione, e ad un certo 
								punto inevitabilmente si interrompe, venendo poi 
								abbracciata ed incoraggiata dallo stesso OG... 
								La commozione è forte per tutti: ti volti e ti 
								accorgi che le tue stesse lacrime sono anche sui 
								volti di Annamaria, di Marco che ha appena 
								parlato, di Mimmo e degli altri. Poi, Patrizia 
								riprende, e completa la lettura con l'abbraccio 
								ideale di tutti i partecipanti. Un momento 
								indimenticabile. Valeva la pena esserci. Tocca 
								ad Annamaria leggere i nomi delle 39 vittime, 
								con in sottofondo le note di "Memorial", il 
								pezzo che Nyman compose in onore delle vittime 
								di quella serata. Qualche piccola esitazione sui 
								nomi stranieri, ma una grande partecipazione e 
								una forte e vera emozione. 
								 | 
							 
						 
						
							
								
								
								
								
								
								
								
								
								
								
								   | 
							 
							
								| 
								  | 
							 
						 
						
							
								| 
								 
						 Intanto comincia a 
								fare davvero caldo: il sole è a picco, e quelle 
								1.500 persone circa che si erano radunate in 
								piazza Santa Rita sono diventate, ad occhio, 
								almeno 4-5.000, e sembrano smaniose di far 
								partire il corteo. Nonostante le raccomandazioni 
								di OG, scoppia qualche petardo, assai rumoroso, 
								nella parte esterna dell'immenso parcheggio di 
								piazza Caio Mario. Ora sai che toccherà a te, e 
								che, dopo due interventi così toccanti e 
								coinvolgenti, dovrai parlare di Calciopoli. Ci 
								sono tre pagine di concetti, preparate con 
								passione e attenzione la sera prima, che 
								aspettano solo di essere lette. Ma fa caldo per 
								tutti, e allora quei fogli rimangono piegati: 
								meglio andare a braccio. Tanto, quei concetti li 
								conosci (purtroppo) a memoria: hanno scandito 
								gli ultimi quattro anni di tutti noi... Il 
								pubblico capirà, e apprezzerà anche la fiducia 
								(seppur condizionata) concessa al nuovo 
								presidente Andrea Agnelli, figlio del Dottor 
								Umberto. Poi tocca ancora a Savoini, con un 
								intervento di rara efficacia, quindi a Mario per 
								GMDJ e ad Enzo per la Combriccola Romana. Scendi 
								dal palco e trovi nuovi amici, come Giovanni (LeggendaJuve), 
								arrivato dalla Sicilia con il suo cartello fatto 
								in casa e la sua maglietta con la scritta 
								"Ju29ro" dorata. E vecchi amici, come Matteo, 
								colui che da solo ad ottobre 2006 sfidò l'allora 
								nuova Juventus, tappezzando la sua macchina di 
								striscioni di protesta, giusto davanti alla sede 
								di corso Galileo Ferraris. Valeva la pena 
								esserci. Il lungo corteo comincia a muoversi, 
								atteso da 5 km di camminata, e partono i cori da 
								stadio, peraltro già provati in piazza, 
								certamente non all'insegna del fair play e (come 
								tutti i cori da stadio di tutte le tifoserie) 
								non sempre condivisibili. Non è una sfilata di 
								moda, ma la marcia pacifica di un popolo 
								incazzato... Anche se prevale la goliardia. Del 
								corteo in realtà fanno parte anche bambini, 
								famiglie, anziani, disabili. Altri anziani 
								salutano dai balconi, alcuni bambini sventolano 
								bandierine e fanno "ciao" da dietro le transenne 
								di un parchetto. Gli sventolatori di qualche 
								bandiera granata o nerazzurra vengono presa di 
								mira dai più suscettibili, ma si alzano solo i 
								toni verbali, qualche insulto e non succede 
								nulla. 
								 | 
							 
						 
						
							
								
					
					
					
					
					
					
							  | 
							 
							
								| 
								  | 
							 
						 
						
							
								| 
								 
						 Tra una goliardata e 
								l'altra, nel gruppo, ormai molto allungato, si 
								chiacchiera e ci si confronta. Nel momento di 
								massima partecipazione, il corteo sembra essere 
								composto da oltre 5-6.000 persone. Valeva la 
								pena esserci. Lentamente (la strada è lunga, 
								troppo lunga), il corteo si avvicina a corso 
								Galileo Ferraris. Quando si arriva di fronte 
								alla sede, probabilmente sono rimaste 2.000 
								persone o poco più. La speranza di tutti è che 
								ci sia qualcuno, reduce dalle cerimonie 
								ufficiali organizzate dalla società in 
								mattinata, che venga a dare un segnale di saluto 
								ai partecipanti: in realtà, ci sarebbe una 
								delegazione pronta a consegnare una petizione 
								per l'intitolazione (peraltro già deliberata) 
								alle vittime dell'Heysel di una via o piazza 
								davanti al nuovo stadio. L'intendimento è quello 
								di chiedere che la Juve stessa dia seguito nei 
								fatti a quanto sembra finalmente essere stato 
								deciso: ci sarà uno spazio, all'interno dello 
								stadio, dedicato alla memoria dei nostri 39 
								fratelli scomparsi in Belgio. Purtroppo, la sede 
								è chiusa e non c'è nessuno ad accogliere i 
								manifestanti. 
								Qualche testa calda lancia nel giardino davanti 
								alla sede alcune bombe carta e petardi (assai 
								rumorosi). Peccato. Peccato che il gesto di 
								qualche sconsiderato dia ai media l'opportunità 
								di far passare in secondo piano i veri valori 
								della giornata. Ma, per fortuna, non succede 
								nulla di cruento, non c'è vera violenza (se non 
								verbale), non c'è alcun fuggi fuggi, e il clima 
								non somiglia affatto alla guerriglia descritta 
								da alcuni organi di stampa... Peraltro gli 
								stessi che raccontano a modo loro Calciopoli e 
								le cronache del processo di Napoli, ricordando e 
								mettendo in luce solo alcuni aspetti, e 
								dimenticandone altri, ben più importanti. Valeva 
								la pena esserci. Sì. Perché nove ore, nelle 
								quali tutti hanno mostrato, ognuno a modo 
								proprio, la passione e l'amore per la Juve e il 
								rispetto per la memoria delle vittime 
								dell'Heysel, valgono ben più di quei dieci 
								minuti nei quali alcuni se ne sono colpevolmente 
								dimenticati. Perché 15 o 20 esagitati coi loro 
								comportamenti deprecabili non possono contare 
								più di quei 6.000 che hanno vissuto la giornata 
								come andava vissuta. Poi, ci sarà sempre 
								qualcuno che, di fronte al dito che indica la 
								luna, preferirà fermarsi a guardare il dito. 
								Peccato. Valeva la pena esserci. 
								  
								Fonte:
								 
								Juventinovero.com © 1 giugno 2010 (Testo ©
								Fotografie © 
								Video)
								  
								Audio: Ultras Juventus © 
								 | 
							 
						 
						
						
						
				
					
					
						
						
						
						
						
				
					
					
						
							
								
								
								
								
								
								
								
								
								
								
								 
					
								  | 
							 
							
								| 
								  | 
							 
						 
						
							
								| 
								 Una giornata a 
								Torino, 25 anni dopo Bruxelles  
								di Pino Bici
								
								 
								
								
						 Sarà impazzito di gioia quando il papà gli disse 
								che sarebbero andati a vedere la finale di Coppa 
								Campioni della Juventus contro il Liverpool. Ha 
								sicuramente contato i giorni che mancavano 
								all'evento: assistere alla partita più 
								importante degli ultimi anni della Juventus, la 
								sua Juventus. Magari sognava di diventare un 
								giorno come Platini - "sarò nello stesso stadio 
								di Platini, di Scirea, di Cabrini" - avrà 
								pensato. I bambini sognano ad occhi aperti, e 
								lui sicuramente sognava la sua squadra che 
								portava in trionfo la Coppa Campioni. Andrea 
								Casula aveva 11 anni quando morì in uno stadio 
								di calcio, e con lui morirono altre 38 persone. 
								Era il 29 maggio del 1985, lo stadio era quello 
								dell'Heysel di Bruxelles. Trentanove morti da 
								ricordare, e da onorare. Questo era l'intento 
								degli organizzatori della manifestazione di 
								sabato 29 maggio 2010, 25° anniversario dalla 
								strage. Il programma prevedeva una messa in 
								suffragio delle vittime per le 11.00 nella 
								chiesa di S. Rita. Poi nel primo pomeriggio 
								ritrovo in piazzale Caio Mario, dov'erano 
								previsti dei brevi interventi, e poi una marcia 
								con destinazione finale corso Galileo Ferraris, 
								sede della Juventus. Alle 11.00 come previsto la 
								chiesa di S. Rita era stracolma di tifosi, così 
								come il piazzale antistante. Una cerimonia 
								sobria e toccante, fuori due striscioni 
								recitavano: "Mai più un altro Heysel" e "39 
								angeli: il popolo gobbo non vi dimentica". 
								Finita la messa, appuntamento a piazzale Caio 
								Mario. I gruppi di tifosi sono arrivati alla 
								spicciolata, per le 14.00 erano presenti oltre 
								3.000 tifosi. Molti i gruppi organizzati, ma 
								tanti anche i singoli venuti da ogni parte 
								d'Italia. Un tifoso esponeva un cartello: "Da 
								Partanna (TP) per 39 angeli". Oltre 1.500 km di 
								viaggio, per ricordare i morti dell'Heysel, e 
								per amore della Juve. Questo doveva essere lo 
								spirito della manifestazione, e per molti è 
								stato così. Per alcuni (pochi per fortuna) è 
								stata l'ennesima occasione per marcare il 
								territorio, per ribadire la propria presenza, e 
								le proprie priorità. Non si spiegherebbero 
								altrimenti i cori contro la tessera del tifoso, 
								o contro i "nemici" storici del Torino. Eppure 
								gli organizzatori hanno chiarito, con i loro 
								interventi sul palco, quale fosse il senso della 
								manifestazione: ricordare i morti ed essere 
								uniti nel sostegno alla Juventus.  
								
								
						 I primi 
								interventi sono stati dedicati alla memoria, al 
								ricordo delle vittime. Patrizia, una delle 
								organizzatrici, ha letto una poesia, molto 
								toccante, di un utente del forum J1897, dedicata 
								ad Andrea Casula, la più giovane vittima 
								dell'Heysel. Poi c'è stato l'intervento di due 
								giornalisti juventini che quella tragedia 
								l'hanno vissuta in prima persona, perché 
								c'erano, a quella maledetta partita: Luigi 
								Piccolo e Marco Venditti. Infine Annamaria, 
								altra organizzatrice, ha letto, con voce 
								tremante per l'emozione, i nomi delle vittime. 
								Gli altri interventi sono stati dedicati 
								all'affare Farsopoli, "la ferita" aperta per 
								tutti gli juventini. E qui la calma e la 
								compostezza di molti tifosi ha cominciato a 
								vacillare. Le diverse anime del tifo hanno preso 
								sopravvento, con i diversi gruppi desiderosi di 
								ribadire più le loro particolarità rispetto agli 
								altri, che l'unità in quanto tifosi della stessa 
								squadra. E qualche petardo è esploso quasi a 
								segnare il confine tra il ricordo delle vittime 
								che unisce tutti e i diversi modi di intendere 
								il tifo. E tutta la marcia successiva è stata un 
								continuo susseguirsi di slogan "contro", 
								intervallati da qualche petardo a mo' di 
								metronomo. Molti gli slogan urlati e scritti, 
								certamente non ideati da studenti delle 
								Orsoline. Ma pretendere equilibrio dagli ultras 
								è come pretendere che De Ceglie azzecchi dieci 
								cross di fila. E cosi stancamente si è arrivati 
								davanti alla sede della Juventus. Chi si 
								aspettava una delegazione a ricevere il corteo è 
								rimasto deluso: la sede era sbarrata. Alcuni 
								tifosi hanno attaccato al cortile della sede 
								degli striscioni commemorativi dei morti. Era 
								nell'intento degli organizzatori sollecitare 
								alla società un modo per ricordare le vittime 
								dell'Heysel nel nuovo stadio (in seguito s'è 
								saputo che Andrea Agnelli s'era espresso in tal 
								senso nella commemorazione ufficiale organizzata 
								dalla Juventus). Qualche emulo di Rambo ha 
								invece avuto la felice idea di lanciare qualche 
								bomba carta e qualche fumogeno nel cortile. E 
								così una giornata iniziata con una messa 
								religiosa si è chiusa con la messa laica degli 
								ultras: bombe carta e fumogeni. Citando 
								Shakespeare: "Molto rumore per nulla". Solo un 
								modo molto idiota per dire: io esisto. 
								  
								Fonte:  
								Juventinovero.com © 31 maggio 2010
								
								
								   
								 Video: 
								Juventinovero.com © 
								 | 
							 
						 
						
						
						
				
					
					
						
						
							
								| 
								 Dall'Heysel a 
								Calciopoli 
								 
								
								
								Oggi il corteo bianconero
								
								 
								
								
								di Jacopo D'Orsi
								
								 
								
								
						 Sono passati venticinque anni, un quarto di 
								secolo. La Juve ricorda la notte più buia della 
								sua storia: 29 maggio 1985, stadio Heysel di 
								Bruxelles, trentanove tifosi morti prima della 
								finale di Coppa dei Campioni contro il 
								Liverpool. Alle 10, per la commemorazione nella 
								sede del club in corso Ferraris, è atteso il 
								presidente dell'Uefa Michel Platini. Saranno 
								presenti anche diversi compagni dell'epoca, i 
								famigliari delle vittime e una rappresentanza 
								del Liverpool. Alle 11 messa alla Gran Madre. 
								Parallelamente andranno in scena le iniziative 
								dei tifosi: dopo la messa a Santa Rita, ritrovo 
								in piazzale Caio Mario e marcia pacifica verso 
								la sede. Il popolo bianconero chiederà al 
								Comune, attraverso una petizione, di intitolare 
								alla memoria delle vittime un giardino o una 
								piazza nei pressi del nuovo stadio, in 
								costruzione sulle ceneri del Delle Alpi. Infine, 
								alla Juve sarà chiesto di muoversi per ottenere 
								la revisione del processo sportivo di Calciopoli. 
								  
								Fonte:  
								
								La Stampa © 29
								maggio 2010 
								  
								Fotografia: Juventinovero.com 
								© 
								 | 
							 
						 
						
						
						
				
					
					
						
						
							
								| 
								 A Torino Messa 
								e corteo per ricordare le vittime
								
								 
								
								
								di Jacopo D'Orsi
								
								 
								
								
						 Venticinque anni e 39 morti da non dimenticare: 
								la Juve ricorda la tragedia dell'Heysel, il 
								dramma vissuto dai suoi tifosi e dalle loro 
								famiglie il 29 maggio 1985 a Bruxelles, prima 
								della finale di Coppa dei Campioni contro il 
								Liverpool. Dalle 10 sono in programma una 
								commemorazione nella sede del club e una messa 
								nella chiesa della Gran Madre: tra i presenti 
								Michel Platini, diversi suoi compagni 
								dell'epoca, il presidente della Lega Maurizio 
								Beretta, la dirigenza (con il neo presidente 
								Andrea Agnelli, foto) e la squadra di oggi, i 
								familiari delle vittime e una rappresentanza del 
								Liverpool. Mobilitati anche i tifosi (messa e 
								una marcia in memoria dalle 15): petizione al 
								Comune per intitolare alle vittime un giardino o 
								una piazza nei pressi del nuovo stadio 
								bianconero. Alla società chiederanno la 
								revisione del processo di Calciopoli. 
								  
								Fonte:  
								
								La Stampa © 29 maggio 2010   
								 Fotografia: Juventinovero.com © 
								 | 
							 
						 
						
						
						
				
					
					
						
				
					
						| 
						 Sfilata juventina 
						  
						Si ricordano i 25 anni 
						dell'Heysel   
						
						 A venticinque anni dalla 
						tragedia dell'Heysel, dove morirono schiacciati dalla 
						folla 39 tifosi juventini, i supporters bianconeri 
						organizzano sabato una giornata della memoria: il 
						programma ancora in via di definizione prevede la 
						celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Rita (ore 
						11), poi dalle 14 ritrovo davanti piazzale Caio Mario e 
						alle 16 sfilata verso la sede della Juve in corso 
						Galileo Ferraris. Si raccoglieranno firme per chiedere 
						al Comune di mantenere fede ad una delibera già 
						approvata nel 2009 per intitolare una via ai morti 
						dell'Heysel.
								  
								Fonte:  
						
						La Stampa © 26 maggio 2010   
						 Fotografie: Juventinovero.com © 
						 | 
					 
				 
						
						
						
				
					
					
						
				
					
						| 
						 Il 29 Maggio tutti a 
						Torino ! 
						 
						
						
						La manifestazione bianconera per le vittime 
						dell'Heysel e per calciopoli.
						
						 
						
						
						 Sabato 29 maggio a Torino si svolgerà la grande 
						manifestazione del Popolo Bianconero, unito nel 
						riaffermare la propria juventinità. Le varie anime del 
						tifo bianconero si riuniranno, a 25 anni dalla tragedia 
						dell'Heysel, per ricordare degnamente le vittime di 
						quella notte. Altro importante obiettivo del raduno è, a 
						pochi giorni di distanza dall'annuncio dell'arrivo di 
						Andrea Agnelli alla presidenza, quello di spingere 
						perché la società Juventus F.C. si attivi verso la 
						richiesta di revocazione delle sentenze sportive di 
						calciopoli.  
						La tragedia dell'Heysel non deve essere dimenticata: 
						nell'occasione, verrà inviata al Sindaco di Torino a al 
						futuro presidente della Juventus una comunicazione, 
						supportata da una petizione, riferita alla prossima 
						intitolazione (già deliberata nel 2009) alle 39 vittime 
						dell'Heysel di un giardino/piazza, nei pressi del nuovo 
						stadio. Ugualmente, non va dimenticata calciopoli, con i 
						suoi effetti: la Juventus è stata condannata per un 
						illecito non esistente nel codice di giustizia sportiva, 
						sulla base di atti di indagine che sembrano ritagliati 
						su misura, trascurando gravissimi comportamenti altrui 
						rimasti celati fino ad oggi. Tutti i bianconeri sono 
						invitati ad unirsi e a partecipare a questo grande 
						raduno: gli ultras Juve, i tifosi comuni, i bianconeri 
						del mondo dei media, dello sport e dello spettacolo, le 
						famiglie, i club, i forum, i siti, i blog, le 
						associazioni, i giornali, le emittenti radio e tv, tutti 
						devono far sentire la propria voce. Sarà l'intero popolo 
						bianconero a marciare pacificamente, ma con 
						determinazione, unito sotto un'unica grande bandiera: 
						quella bianconera, che sventola con 29 scudetti senza 
						asterischi. Il Popolo Bianconero è orgoglioso della 
						propria identità e della propria storia e chiede, a chi 
						guida e rappresenta la Juventus in campo e fuori, di 
						mostrare lo stesso orgoglio, lo stesso rispetto e lo 
						stesso amore per i colori bianconeri. Il programma della 
						giornata:  
						
						- ore 11: celebrazione della 
						messa in suffragio delle vittime dell'Heysel, nella 
						cappella della chiesa di Santa Rita;  
						
						- dalle ore 12,30 alle 14,00: 
						ritrovo e raduno dei partecipanti in piazzale Caio 
						Mario, davanti allo stabilimento della Fiat Mirafiori; 
						
						- ore 14: inizio della 
						manifestazione con il ricordo dell'Heysel e alcuni 
						interventi sulla Juventus e su calciopoli;  
						
						- ore 16: inizio della marcia 
						pacifica, il cui percorso verrà poi dettagliato, verso 
						la sede di corso Galileo Ferraris della Juventus F.C.  
						
						Orgogliogobbo, Combriccola 
						Romana, Ju29ro Team, Ultras Juve, j1897network.com, 
						Orgoglio Bianconero, VecchiaSignora.com, 
						saladellamemoriaheysel.it, ultrasblog.biz, 
						JuventusBlog.it, Padania Bianconera, Juventus Club Doc 
						Cermenate "Alessandro Del Piero", Juventus Club Lecco, 
						lajuvesiamonoi.it, Blog Roma Bianconera, Gruppo Juventus 
						Madunina Milano, Juventus Club Doc Monteiasi "A.Del 
						Piero", JC TREVIGLIO, JC Club Oltre Frontiera 
						Bianconera, (Svizzera, JC Anzio e Nettuno, JC Doc Roma, 
						Juventus Club San Salvo, juventusfans.forumcommunity.net, 
						Juventus Club Casciana Terme, Juventus Club Andria, 
						Juventus Club Doc OFFIDA, Juventus Club Massa, Juventus 
						Club Curva Nord, Ass. Giulemanidallajuve. 
						 
						
						 
						In occasione della manifestazione, verrà inoltre inviata 
						al Comune di Torino ed alla Juventus una comunicazione 
						riferita alla prossima intitolazione alle "Vittime 
						dell’Heysel", già deliberata dalla Commissione 
						Toponomastica il 21 luglio 2009, di un giardino/piazza, 
						situato davanti allo stadio. Oltre ad apprezzare e 
						sostenere l'iniziativa, meritevole di una maggiore 
						pubblicizzazione, si ritiene che anche la stessa 
						Juventus F.C. potrebbe attivarsi con il posizionamento, 
						all'interno del nuovo stadio, di una targa commemorativa 
						con i nomi delle 39 vittime. (La richiesta è 
						accompagnata e sostenuta da una petizione, per la 
						sottoscrizione della quale ecco i riferimenti: Heysel: 
						una via/piazza vicino allo stadio nuovo per i Nostri 39 
						Angeli).
						
						  
						
						Fonte: Manifesto Ufficiale © 15 maggio 2010
						
						
										
						  
						Video: Alessandro Viduat © (NdR: si ringrazia per 
						la cortese concessione) 
						  
						 
						Fotografia: 
										 
										 
										
								
								 Juventinovero.com ©
						 
						 | 
					 
				 
						
						
						
				
					
					
						
						
							
								| 
								 Il cielo sopra 
								Torino 
								 
								
								
								di Domenico Laudadio
								
								 
								
								
						 25 ANNI, quanto inchiostro versato su quella 
								coppa, prima "insanguinata", poi "maledetta", 
								per qualcuno "della vergogna", per altri "alla 
								memoria"... Sarebbe stato più giusto lasciarla 
								lì, nel cantuccio di quello spogliatoio 
								affollato e sudato, nella medesima scatola di 
								legno nella quale era ci era stata consegnata, 
								informalmente, al termine della gara, da un 
								messo degli avidi mercanti di un circo di 
								fortuna senza le gabbie per le bestie feroci e 
								senza la rete per gli acrobati. Si doveva 
								occultare quel feticcio in quella processione 
								sconsacrata e placare quella gioia effimera dal 
								piacere sordo che offese le vedove, le madri e i 
								padri, gli orfani, due volte nell'arco di un 
								giorno, all'aeroporto di Caselle ancor più che 
								sul campo. 
								 
								
								 
								25 ANNI 
								e il timbro della colpa è ancora lì in 
								quei filmati, allucinanti, beffardi e orgiastici 
								che fanno più male oggi al rimorso di chi vinse 
								ieri, se pur legittimamente.  
								
								25 ANNI che la 
								Juventus ha smarrito la memoria di quei 39 nomi 
								e cognomi per i quali non si è fregiata nemmeno 
								di un piccolo segno in bacheca e dei quali al 
								momento non v'è traccia alcuna nel suo sito 
								ufficiale.  
								
								25 ANNI fa apparve una piccola stele 
								nel giardino privato della sede sociale di 
								Piazza Crimea, poi non un grammo di più, ma un 
								silenzio, greve, ingeneroso, per alcuni aspetti 
								indegno. L'imbarazzo di pronunciarle quelle 
								maledette sei lettere della parola "Heysel" è 
								stato l'unico vero punto in comune di tutte le 
								dirigenze della società. Un balbettio 
								irriconoscente verso chi è caduto con la 
								Juventus nel cuore, verso i loro familiari e 
								verso chi, ferito, ne porta ancora le stigmate 
								nel corpo e nello spirito.  
								
								25 ANNI fa quella 
								prima ingombrante Coppa dei Campioni e c'era 
								anche una sciarpa bianconera appesa ad una delle 
								sue grandi orecchie, poi è scomparsa con 
								l'illusione che sparisse la morte assieme al 
								sudario. Penso a quante altre bandiere e sciarpe 
								bianconere ricoprirono quei volti sfigurati, 
								privati del tempo e dello spazio e di un sogno, 
								per sempre negati ai loro cari. Eppure, quella 
								coppa e le sue vittime resteranno vincolate per 
								l'eternità, non avrebbe più alcun senso 
								disgiungerle, ora, ma molto più significato 
								sposarle definitivamente nell'abbraccio di un 
								alloggio comune. Un monumento per celebrarlo ad 
								ogni sguardo, in un luogo fisico della memoria.  
								
								25 ANNI, ma non è mai tardi per chiedere 
								perdono. Signora, smetti di pensare per un 
								momento al tuo guardaroba, inginocchiati e 
								riabbraccia i tuoi figli dispersi nel Belgio. 
								Poi guarda fisso in alto ed ascoltali mentre 
								t'invocano, angeli, nel loro canto: Juve... 
								Juve... Juve... Juve... Li senti ? Sono ancora 
								tutti lì, insieme, non hanno mai smesso di 
								amarti un istante. Eleva in quel cantiere di 
								Torino una preghiera di cemento al cielo ed 
								amali esattamente come non li hai mai pianti. 
								Trova loro una dignitosa dimora per farci 
								accarezzare quei nomi scritti dall'oro e dal 
								sangue e converti la vergogna del lungo inverno 
								dei tuoi silenzi in una primavera del cuore. 
								Silenzio... Memoria... Onore... 
								  
								Fonte:  
								
								Saladellamemoriaheysel.it © 14 Aprile 
								2010 
								  
								 Fotografie: Artutto.it 
								
								 © 
								Torino.corriere.it
						
						
								©
							 
							 
							
								Torino.corriere.it ©
							GETTY IMAGES © (Not for Commercial Use) 
								  
							Banner:
							Comune di Torino
							© 
								 | 
							 
						 
						
						
						
				
						
						
						
						
						
											
											
											
											
				
					
				
				
					
				
						
						
						
				
						
				
						
				
				
				
						
											
											
											
											
				
					
				
				
					
				
				
						
				
					
					
				
				
				
				
				
				
				
						
											
											
											
											
						
					
				
				
					
				
				
					 | 
			 
		 
				 |