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ANTONIO RAGNANESE ♥
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Antonio Ragnanese ❤
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ITALIA   10-05-1956   Brugherio (MI)   Anni 29

Storia di Antonio Ragnanese da Brugherio, il tifoso della

Juventus morto nella strage dell’Heysel del 29 maggio 1985

Antonio Ragnanese abitava a Brugherio: è lui l’unica vittima brianzola della strage dell’Heysel, lo stadio che ospitò il 29 maggio 1985 la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus se Liverpool.

"Non vogliamo raccontare nulla. Certe cose prima si dimenticano, meglio è per tutti". A parlare a il Cittadino qualche anno fa, era stata una parente stretta di Antonio Ragnanese, il 49enne di Brugherio unica vittima brianzola della strage dell’Heysel. La telefonata dove le si chiedeva un ricordo di quei fatti forse è arrivata inaspettata. La voce conciliante all’inizio si fa dura: la famiglia non parla, grazie. Sono passati 36 anni (era il 29 maggio 1985) da una delle pagine più nere e difficili del calcio italiano ed europeo: quella sera trentanove tifosi della Juventus morirono prima della fin di Coppa dei campioni con il Liverpool. Fu la strage dell’Heysel. Trentanove morti, 32 di nazionalità italiana e tra loro anche un brianzolo: Antonio Ragnanese, appunto, 49 anni di Brugherio, allo stadio col fratello Ciro che rimase ferito. "É precipitato dall’ultimo anello di gradinate sotto la rottura del muretto di protezione" aveva scritto il Cittadino all’indomani della strage, raccontando della cerimonia funebre voluta in forma privata dalla famiglia e officiata da don Gianni Calchinovati, alla presenza del sindaco di allora Giuseppe Cerioli. "La bara è stata portata a spalla da via Cattaneo alla chiesa dai familiari - si legge nella cronaca dell’epoca - Abitava in quartiere nuovo, vicino al fratello Ciro che ha seguito il funerale accanto alla moglie del fratello, Carla, zoppicando ancora visibilmente per le lesioni alle gambe riportate durante la caduta dalla gradinata". In tanti erano venuti da San Severo di Foggia, città di origine della famiglia, per assistere alle esequie. Antonio Ragnanese lavorava in uno studio dentistico a Pessano con Bornago e un anno prima della sua tragica morte si era trasferito da Vimodrone nella nuova zona residenziale di Brugherio. Non era un tifoso sfegatato, ma amava il calcio. Aveva preso quel maledetto biglietto in un’agenzia viaggi di Vimodrone, che offriva l’abbinata biglietto aereo e ticket d’ingresso nello stadio dove ha poi trovato la morte. I tifosi bianconeri ospitati dal settore Z dello stadio di Bruxelles furono caricati a ondate dai tifosi inglesi ubriachi. Morirono schiacciati contro le cancellate o cadendo dalla balaustra. Seicento invece i feriti. Una strage che in molti seguirono in televisione, ma che inizialmente non arrivò in campo. O almeno, non subito. "Non sapevamo cosa fosse successo, avevamo avuto notizie di un morto, forse due, ma non potevamo immaginare una tragedia così grande" avrebbero detto poi i giocatori bianconeri. Vinse la Juve con un gol di Michel Platini su rigore. I giocatori festeggiarono in campo e se ne pentirono immediatamente. Fonte: Ilcittadinomb.it © 29 maggio 2021 (Testo © Fotografia)


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