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AREZZO 29-05-2025
www.saladellamemoriaheysel.it   Sala della Memoria Heysel   Museo Virtuale Multimediale
Cerimonie Arezzo 29.05.2025
   Cerimonie Arezzo   In Memoriam   39 Angeli   Giusy   Roberto   Otello   Stadio Heysel  

 
40° Anniversario Strage Stadio Heysel Bruxelles
 
 
 
 
 

Articolo Sala della Memoria Heysel

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Articolo Sala della Memoria Heysel

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Arezzo ricorda la tragedia dell’Heysel:

"La memoria oltre il tempo" 40 anni dopo

Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles, si consumava una delle tragedie più gravi nella storia del calcio: 39 tifosi, in gran parte italiani, persero la vita prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, schiacciati nella calca provocata da un assalto nella curva Z. Tra loro anche la giovane Giuseppina Conti di Rigutino e il medico Roberto Lorentini, che morì mentre cercava di soccorrere altre persone. A quarant’anni esatti da quel drammatico giorno, la città di Arezzo dedica una giornata di memoria e riflessione con il titolo "Arezzo nel ricordo dell’Heysel - La memoria oltre il tempo". Tre i momenti commemorativi previsti per mercoledì 29 maggio 2025, organizzati con il patrocinio del Comune di Arezzo, della FIGC, del CONI e di numerose realtà sportive e associative locali:

Ore 17:00 - Campo sportivo Giusy Conti, Rigutino: Omaggio alla memoria di Giuseppina Conti, con deposizione di un mazzo di fiori.

Ore 17:30 - Campo sportivo Roberto Lorentini, Via dei Pianeti, Arezzo: Inaugurazione del bassorilievo dedicato a Roberto Lorentini, medico e tifoso che perse la vita nell’atto di salvare altri. A seguire, deposizione di un mazzo di fiori.

Ore 18:00 - Auditorium Arbitro Club Arezzo, Piazzale Lorentini: Tavola rotonda "L’Heysel 40 anni dopo": le istituzioni incontrano i giovani delle squadre calcistiche del territorio per un momento di confronto e consapevolezza. Un’occasione per riflettere, con le nuove generazioni, sui valori dello sport e sulla necessità di ricordare per costruire uno sport più sicuro e umano.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra AIA - Sezione di Arezzo, FIGC, CONI Toscana, Panathlon Club Arezzo e varie associazioni locali, con la presenza dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel. Una giornata per non dimenticare, ma anche per rinnovare un impegno: che lo sport sia sempre un luogo di unione, rispetto e civiltà. Fonte: Arezzo24.net © 29 maggio 2025 Fotografia: ©

 

Arezzo

"Io all'Heysel mi salvai con una bandiera usata come paracadute"

Dopo 40 anni così le celebrazioni per le vittime aretine

di Greta Settimelli

"C'è quel senso di ingiustizia per quello che è accaduto. Tante volte sento parlare di tragedia, ma l'Heysel in realtà è stata una strage. Non è accaduta per caso. Non sono state sfortunate quelle 39 persone, ci sono state delle responsabilità e gravissime negligenze di chi doveva garantire la sicurezza di quell'evento e che di fatto li ha mandati a morire". Andrea Lorentini, figlio di Roberto Lorentini (una delle 39 vittime morte allo stadio di Bruxelles e presidente dell'Associazione Familiari Vittime dell'Heysel ndr), sta per trasferire ad una platea di studenti quanto accaduto a suo padre e ad altre 38 persone, tra cui la 17enne aretina Giuseppina Conti, il 29 maggio 1985. L'occasione sono i due giorni di eventi e incontri in calendario ad Arezzo nell'ambito dell'iniziativa "1985-2025. Arezzo nel ricordo dell'Heysel. La memoria oltre il tempo", organizzata da Aia in collaborazione con Figc, Coni, Unvs, Panathlon e Associazione Familiari Vittime dell'Heysel. Ieri nell'aula magna del Liceo Scientifico-Linguistico "Francesco Redi", l'incontro "Heysel 40 anni dopo. Memoria, sport e responsabilità". Una memoria non solo rinnovata, ma dalla quale trarre stimoli per sensibilizzare, educare. "Sono cose che rimangono nella testa e nel cuore - ci racconta Claudio Chiarini, uno degli aretini scampati alla strage - gli inglesi sono entrati nello stadio con casse di birra e bastoni. Dopo aver bevuto, hanno riempito le lattine di sassi e hanno cominciato a lanciarle. Lì ho capito che sarebbe stato difficilissimo uscirne indenni. Lo stadio era fatiscente, gli hoolingans hanno cominciato a fare pressione su quella rete ed è venuta giù. Ho visto genitori lanciare i bambini al di là della rete, per cercare di salvarli.

Le gradinate si sono sgretolate e per salvarmi mi sono gettato dal muro che stava crollando, usando la bandiera della Juve come paracadute. Poi ho cercato di aiutare più persone possibili". All'incontro anche Francesco Caremani, giornalista e autore di un libro inchiesta sull'argomento, che ha esposto alla platea di giovani, cause e responsabilità della strage, ed il processo che ne seguì, con la condanna dell'Uefa. Luca Serafini, autore del libro "La ragazza dai pantaloni verdi", dedicato alla giovane Giusy Conti, ha tratteggiato la figura della 17enne morta in quella che doveva essere una festa. "Quello di Giuseppina è messaggio di rispetto - commenta Luca Serafini - il libro è sì memoria di Giusy, perché quarant'anni dopo sarebbe stato un affronto dimenticare come è stata inghiottita da quella follia, ma è anche veicolo dei messaggi positivi che Giuseppina ha testimoniato con la sua pur breve vita. L'apertura verso gli altri, la leale competizione sportiva, avversari sì nemici mai, l'attenzione al proprio corpo (Giusy era una tennista) e l'amore per lo studio e la famiglia". Oggi sarà la giornata della memoria. Alle ore 17, presso il campo sportivo "Giusy Conti" di Rigutino, sarà deposto un mazzo di fiori in sua memoria. A seguire, alle 17.30, il campo sportivo "Roberto Lorentini" ospiterà l'inaugurazione di un bassorilievo dedicato al medico aretino, simbolo di altruismo e coraggio. Concluderà la giornata, alle 18 presso la sede Aia di via Gramsci, una tavola rotonda dal titolo "L'Heysel 40 anni dopo", in cui istituzioni e rappresentanti sportivi dialogheranno con i ragazzi delle squadre giovanili del territorio. Fonte: Corrierediarezzo.it © 29 maggio 2025 Fotografia: ©

 

Arezzo ricorda la strage dell’Heysel a 40 anni dalla tragedia

Due giorni di incontri per promuovere la cultura del rispetto nello sport.

Arezzo, 26 maggio 2025 - In occasione del quarantesimo anniversario della tragedia dell’Heysel, la sezione AIA (Associazione Italiana Arbitri) di Arezzo, con il patrocinio del Comune, promuove un’importante iniziativa che unisce memoria, riflessione e responsabilità educativa. Due giornate, il 28 e il 29 maggio, dedicate non solo al ricordo delle 39 vittime di quella drammatica sera del 1985 - tra cui gli aretini Roberto Lorentini e Giusy Conti - ma anche alla trasmissione di valori fondamentali ai giovani: il rispetto, la cultura sportiva e la responsabilità del tifo. Mercoledì 28 maggio, alle ore 11:30, presso l’aula magna del Liceo Scientifico-Linguistico "Francesco Redi", si terrà l’incontro "Heysel 40 anni dopo. Memoria, sport e responsabilità", promosso da AIA e curato da Zenzero OFF. All’incontro parteciperanno Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione Familiari Vittime dell’Heysel, Francesco Caremani, giornalista e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, e Luca Serafini, autore del libro La ragazza dai pantaloni verdi, dedicato alla giovane Giusy Conti. Un momento intenso rivolto agli studenti, per ripercorrere la storia e riflettere sull’importanza dell’etica sportiva e del ricordo consapevole. Giovedì 29 maggio sarà la giornata della memoria condivisa, con tre momenti significativi nell’ambito dell’iniziativa "1985-2025. Arezzo nel ricordo dell’Heysel. La memoria oltre il tempo", organizzata da AIA in collaborazione con FIGC, CONI, UNVS, Panathlon e Associazione Familiari Vittime dell’Heysel. Alle ore 17:00, presso il campo sportivo "Giusy Conti" di Rigutino, sarà deposto un mazzo di fiori in sua memoria. A seguire, alle 17:30, il campo sportivo "Roberto Lorentini" ospiterà l’inaugurazione di un bassorilievo dedicato al medico aretino, simbolo di altruismo e coraggio. Concluderà la giornata, alle 18:00 presso la sede AIA di via Gramsci, una tavola rotonda dal titolo "L’Heysel 40 anni dopo", in cui istituzioni e rappresentanti sportivi dialogheranno con i ragazzi delle squadre giovanili del territorio.

"La violenza è l’antitesi dello sport. Ricordare l’Heysel non è solo un dovere verso le vittime e le loro famiglie, ma anche un’occasione preziosa per educare le nuove generazioni al valore dello sport come luogo di incontro, rispetto e responsabilità. Il Comune di Arezzo è orgoglioso di sostenere questa iniziativa che unisce memoria e formazione civile", ha dichiarato l’assessore allo sport Federico Scapecchi. "Con questa iniziativa, la sezione AIA di Arezzo si fa promotrice di un messaggio forte e attuale: ricordare significa educare, e lo sport, quando vissuto con rispetto e consapevolezza, può diventare uno strumento potente di crescita civile e umana", ha commentato il presidente AIA Sandro Sarri. "E’ importante mantenere viva la memoria di un fatto che per molti ragazzi è sconosciuto, e momenti come questo, a cui il CONI partecipa attivamente, rappresentano un’occasione importante per offrire loro uno spunto di riflessione. E, insieme alla memoria, è essenziale promuovere la formazione ad una cultura dello sport della quale rendere sempre più consapevoli i nostri giovani", ha detto il delegato provinciale CONI Alberto Melis. "La cultura dello sport è la missione principale del Panathlon, che da tempo ormai è entrato nelle scuole con i propri progetti tutti mirati a divulgare e trasmettere i valori che la pratica delle diverse discipline porta con sé. Lo sport è competizione sana e formativa, e questo è quello che i nostri ragazzi devono fare proprio", ha affermato il presidente del Panathlon Mario Fruganti. "Ringrazio sinceramente, sia come presidente dell’associazione Familiari Vittime dell’Heysel sia come familiare di Roberto Lorentini, per l’organizzazione di questo momento di riflessione e memoria. Arezzo è stata purtroppo la città che ha pagato il prezzo più alto in termini di vittime, ma anche la città dalla quale è partita la battaglia per ottenere giustizia. In questo quarantesimo il pensiero va a Otello Lorentini figura assolutamente fondamentale per quanto accaduto dopo: l’esperienza dell’associazione parte proprio da questo grande atto di coraggio nel voler intraprendere la battaglia processuale per ottenere giustizia insieme ad un grande grosso impegno civico contro la violenza nello sport. Fonte: Lanazione.it © 26 maggio 2025 Fotografia: ©

 

Mattinata importante quella di oggi, in mezzo ai giovani e agli sportivo. Nella Sala Rosa del Comune di Arezzo abbiamo presentato il programma per la giornata del 29 maggio, a 40 anni dalla strage dell'Heysel, insieme all'associazione delle vittime, al Coni, all'AIA Arezzo - Sezione Arbitri di Arezzo, al Panathlon Club Arezzo e a UNVS sez. Arezzo  - Unione Nazionale Veterani dello Sport. 40 anni fa la tragedia che ha cambiato per sempre il calcio. 39 persone morte all’Heysel prima della finale Juventus – Liverpool. Arezzo pagò un tributo pesante con la morte di Giusy Conti e Roberto Lorentini ma grazie all’impegno di Otello Lorentini, che alla strage sopravvisse, le vittime hanno avuto giustizia. Fonte: © Video: © Fotografie: © GETTY IMAGES © (Not for commercial use) Banner: Comune di Arezzo ©

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