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Giardini Santuario "Madonna delle Grazie",
Cherasco 29.05.2017 |
32° Anniversario della Strage dello
Stadio Heysel |
Cerimonia Ufficiale in Memoria
delle 39 Vittime |
Commemorazione a Cura del
Comune di Cherasco |
Associazione Culturale
"Quelli di... Via Filadelfia" |
Con la Partecipazione della
Juventus Footbal Club |
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Cherasco, commemorate le vittime della
"Strage dell’Heysel"
di Marisa Quaglia
La tragedia del 29 maggio 1985 allo
stadio di Bruxelles durante la finale di Coppa
dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Erano le 19.30 quel 29 maggio 1985 quando iniziò
quella che venne definita la "Strage
dell’Heysel". Allo stadio di Bruxelles si
consumò, durante la finale di Coppa dei Campioni
tra Juventus e Liverpool, la tragedia in cui
morirono 39 persone, di cui 32 italiani. Alle
19.30 di ieri (29 maggio) a Cherasco è iniziata
la commemorazione davanti al monumento che
ricorda quelle vittime, all’ombra del Santuario
della Madonna del Popolo. "Abbiamo voluto, con
l’associazione Quelli di via Filadelfia,
ricordare quel momento - ha introdotto il
sindaco Claudio Bogetti - perché quel momento
non può essere dimenticato. Tanti tifosi erano
partiti dall’Italia per seguire la loro squadra
del cuore, per trascorrere una serata di
divertimento e sport e non sono più tornati.
Quella tragedia deve essere per tutti noi un
monito, affinché non succedano più fatti di
questo tipo". Beppe Franzo è il presidente
di "Quelli di via Filadelfia": "Quella è stata
una tragedia italiana. E’ doveroso ricordare e
il ricordo è portato avanti grazie alla dolorosa
testimonianza dei familiari delle vittime".
Gianluca Pessotto, dirigente bianconero: "Non si
può pensare di partire per vedere una partita e
non tornare più. La storia della Juventus è
segnata da tanti bei momenti, da tante vittoria,
ma si porta anche questo grosso peso. Nessuno
potrà mai dimenticare quella tragedia. Quelle
vittime non devono essere morte invano: bisogna
continuare a parlarne affinché negli stadi sia
garantita quella sicurezza che permette di
vivere il momento sportivo come una festa, con
la passione che l’evento merita". Presenti alla
cerimonia anche alcuni tifosi dello Spartak
Mosca. "Una sorta di gemellaggio tra le tragedie
- ha spiegato Franzo. - A Mosca è successa nel
1982 allo stadio Luzniki. Tre anni dopo
all’Heysel. Abbiamo stretto questa amicizia
proprio nel nome di quelle vittime innocenti e
per portare avanti il messaggio sulla sicurezza
degli stadi". La commemorazione, dopo la
benedizione di don Angelo Conterno, è terminata
con la posa di mazzi di fiori ai piedi del
monumento, mentre la calda voce della giovane
Martina Pancotto, intonava l’Alleluja.
30 maggio 2017
Fonte: Lastampa.it
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"Quando qualcuno arriva
da lontano per portarti questo,
capisci che Valori profondi non
hanno colore, non hanno
nazionalità, non hanno bandiera.
Vanno dove ti porta il cuore".
Beppe Franzo
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