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Circolo Culturale "Heimat", Via
"IX Agosto" 5, Gorizia 10-31.07.2020 |
35° Anniversario della Strage dello
Stadio Heysel |
Mostra
Fotografica "+39 perché nessuno dimentichi" |
Manifestazione in
Memoria di Dionisio Fabbro |
(Vittima della Strage allo
Stadio Heysel il 29.05.1985) |
Commemorazione a Cura del Nucleo
1985 |
in Collaborazione con il
Comitato "Per non dimenticare Heysel" |
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L’inaugurazione con il
giornalista Bruno Pizzul
Una mostra fotografica per non
dimenticare l’Heysel
di Marco Bisiach
"Io ho avuto l'avventura di raccontare
cose che in cuor mio, se potessi, vorrei dimenticare per quanto
sono state terribili. Ma, invece, è bene non farlo, per
ricordare la tragedia ed evitare così che certe cose possano
accadere ancora". Sono parole sincere e per molti versi anche
sofferte, uscendo direttamente dall'anima e dal cassetto di
ricordi più dolorosi, quelle del giornalista Bruno Pizzul, che
così ha rievocato la tragedia dell'Heysel. Lo ha fatto,
trentacinque anni dopo quella serata di Bruxelles che doveva
celebrare "solo" la finale di Coppa dei Campioni 1985 tra
Juventus e Liverpool e invece è passata alla storia per la morte
di 39 persone, partecipando all'inaugurazione della bella mostra
fotografica "Perché nessuno dimentichi", realizzata da Nucleo
1985 in collaborazione con il comitato "Per non dimenticare
Heysel", e portata a Gorizia (per la prima volta in regione) dal
circolo culturale "Heimat" nella sua sede di via 9 Agosto, 5.
Dove, peraltro, resterà visitabile fino al 31 luglio dal lunedì
al sabato, dalle 5.30 alle 20.30, con ingresso libero. Un ricco,
coinvolgente e drammatico approfondimento nei fatti di quella
tragedia, attraverso decine e decine di immagini, ritagli di
giornale e cimeli originali, tra cui la maglia di quella finale
dello juventino Boniek, il programma della partita, cartoline e
rarissimi adesivi. Bruno Pizzul, che la partita dell'Heysel la
commentò in diretta, in quella che fu forse la serata più
difficile della sua lunga inimitabile carriera, ha parlato delle
responsabilità delle autorità belghe, affiancate e sommate a
quelle degli hooligan inglesi, e ha svelato aneddoti come le
lacrime e le scuse dei suoi colleghi d'oltremanica, sull'aereo
che portava i giornalisti lontano da Bruxelles, o i momenti
concitati, carichi di incertezze e poi dolore vissuti in cabina
di commento per tutti coloro che stavano soffrendo. Ecco, la
mostra del circolo "Heimat", come ha sottolineato anche il
sindaco Rodolfo Ziberna, intervenuto all'inaugurazione, vuol
essere un omaggio al loro ricordo ma anche un impegno, "perché
non siano morti invano e certe tragedie non si ripetano".
11 luglio 2020
Fonte: Il Piccolo (Gorizia)
GORIZIA
La tragedia dell'Heysel nella
mostra fotografica allestita dal circolo Heimat
di Marco Bisiach
Il 29 maggio 1985, poco più di 35 anni
fa, il mondo del calcio visse uno dei suoi giorni più tragici.
La vita di 39 tifosi della Juventus si spense nella tragica
follia degli spalti del l'Heysel, nome che da allora coincide
con quello di una ferita indelebile più che con quello di uno
stadio. Doveva essere, a Bruxelles, "solo" la finale di Coppa
dei Campioni tra Juventus e Liverpool, divenne una tragedia
impossibile da dimenticare. E proprio per ricordarla, perché
lasci un insegnamento capace di impedire che qualcosa di simile
si ripeta, esistono iniziative come la mostra itinerante "Perché
nessuno dimentichi", realizzata da Nucleo 1985 in collaborazione
con il comitato "Per non dimenticare Heysel", che ora fa tappa
per la prima volta in Fnuli Venezia Giulia a Gorizia grazie
all'iniziativa del circolo culturale "Heimat". L'esposizione
sarà inaugurata venerdì alle 19 nella sede del circolo, in via 9
Agosto 5 a Gorizia, dove resterà poi visitabile dal lunedì al
sabato, dalle 15.30 alle 20.30, fino al 31 luglio. Tra gli
ospiti, assieme al sindaco Rodolfo Ziberna, è annunciato anche
Bruno Pizzul, che quella triste sera di maggio del 1985 ebbe
l’ingrato compito di commentare la partita dell'Heysel, e visse
allo stadio di Bruxelles senz'altro una delle giornate più
difficili della sua lunga e inimitabile carriera giornalistica.
"Alcuni dei componenti della nostra associazione, tifosi
juventini, conoscono gli organizzatori di questa splendida
mostra, che sin qui è stata presentata a Belluno e a Reggio
Emilia, e ora arriva per la prima volta nella nostra regione -
spiega Carlo Ambrosini del circolo Heimat - Così abbiamo colto
l'occasione per entrare in contatto con loro, e portare a
Gorizia un evento di grande significato, e che abbiamo voluto
dedicare alla memoria di Dionisio Fabbro, la vittima friulana
della tragedia dell'Heysel". "Perché nessuno dimentichi" è
fondamentalmente una mostra fotografica, arricchita però da
documenti audiovisivi e anche da alcuni rarissimi cimeli
originali di quella tragica finale, come il programma della
partita o alcuni speciali adesivi. Ecco allora che la mostra del
circolo "Heimat" diventa occasione imperdibile per ripercorrere
quanto è accaduto. Ricordare e omaggiare una volta di più coloro
che per la loro semplice passione per il calcio persero la vita,
e riflettere su quanto ancora resta da fare perché lo sport e il
calcio siano e restino solo gioia e vita, e non siano mai più
motivo di dolore come ancora troppo spesso succede.
8 luglio 2020
Fonte: Il Piccolo (Gorizia)
© Fotografia: Wikipedia.org
Gorizia, emozionante
mostra per il 35esimo anniversario del dramma
dell’Heysel
Sarà un appuntamento di
respiro quantomeno nazionale quello ospitato nelle sale
dell’Associazione Culturale Heimat dal 10 luglio al 31
luglio 2020 (orario di apertura dal lunedì al sabato
dalle 15.30-20.30).
Con la mostra fotografica
"Perché nessuno dimentichi" Gorizia diventa punto di
riferimento per ricordare collettivamente i 35 anni
della tragedia dello stadio Heysel nella quale morirono
39 tifosi della Juventus, quasi tutti italiani. Un
evento che va però al di là di un’estesa collezione di
foto visto che nell’occasione sarà possibile visionare
anche materiale originale di quella tristemente
indimenticabile serata di Bruxelles. Un dramma impresso
a tutt’oggi nella memoria collettiva, tanto è vero che
appena un paio d’anni fa il Comune di Torino ha
intitolato una piazza cittadina alle vittime
dell’Heysel, stadio fatiscente nel quale quella
maledetta partita non si sarebbe mai dovuta disputare.
La mostra, in collaborazione con il Comitato "Per non
dimenticare Heysel" e realizzata da Nucleo 1985, è
dedicata alla memoria di Dionisio Fabbro, vittima
friulana di quel 29 maggio 1985. L’inaugurazione, alla
quale sono invitati anche la vedova Fabbro, il sindaco
di Gorizia Rodolfo Ziberna e Bruno Pizzul, che quella
sera ebbe l’ingrato compito di commentare la partita, è
prevista per venerdì 10 luglio alle 19 presso il Circolo
Culturale Heimat, via IX Agosto, 5 a Gorizia.
4 Luglio 2020
Fonte: Trivenetogoal.it
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