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Parco Mirabello, Viale G. Matteotti,
Reggio Emilia 1.06.2013 |
28° Anniversario della Strage dello
Stadio Heysel |
Cerimonia Pubblica in Memoria
delle 39 Vittime |
Commemorazione a Cura del
Comitato "Per non Dimenticare
Heysel" |
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Commemorazione, una giornata particolare
Comincio sempre due, tre mesi prima, i
preparativi. Scrivo, prendo nota, informo, preparo la pagina, e
man mano che vado avanti il mio tavolino da lavoro si riempie di
post-it, non devo dimenticare nessuno, scrivere di persona a tutti.
Anche di notte, quante volte mi alzo per buttar giù un pensiero,
perché tutto dev'essere pronto per quel giorno della memoria. La
scaletta con tutti i
punti
in evidenza. Di solito la commemorazione la si fa di sabato, il
più vicino possibile alla data della tragedia del 29 Maggio, cosi
è meno dispersiva, c'è più partecipazione, anche se tanti amici
lo so, lavorano. Quest'anno in tanti mi hanno promesso di esserci
e cosi è stato, c'è chi verrà per la prima volta, c'è chi per la
prima volta vedrà il nostro monumento da vicino, l'emozione è tanta.
I giorni passano e ci si avvicina al giorno per me più
importante dell'anno, la Commemorazione dei 39 angeli. L'erba dev'essere
tagliata, tutto intorno pulito, andiamo a controllare un giorno
sì e l'altro pure, si pulisce pure la bacheca, perché quel giorno
tutto deve essere splendente. L'adrenalina sale perché tutto è pronto
oramai. Amici che verranno in treno vogliono sapere come arrivare
davanti al monumento, se dista molto dalla stazione ferroviaria,
a piedi siamo ad un quarto d'ora, e poi basta chiedere stadio Mirabello
ed è fatta. La sera prima non riesco a chiudere l'occhio, alle sette
sono già in piedi, la macchina carica, le bandiere, frigo per il
rinfresco, la mia preziosa scaletta, tutto è pronto e anche io.
Ultima cosa, vestire la maglietta del Comitato Per Non Dimenticare
Heysel, un’ultima occhiata allo specchio, un po’ di rossetto e via.
Sono la prima arrivare, Rossano è andato a comprare i giornali locali.
Comincio a scaricare, non ho fretta, sono tranquilla adesso, tutto
andrà bene, come programmato. Arriva l'omaggio floreale da
Torino, Juventus FC, e molti altri fiori. Molti amici presenti,
stringi le mani, abbracci, amici che rivedo con piacere altri che
conoscerò. Adesso tutto è pronto. La Commemorazione abbia inizio.
Perché la memoria non si cancella, si custodisce nel cuore.
Giulia e Rossano
28 giugno 2013
Fonte: Comitato Per Non Dimenticare
Heysel di Reggio Emilia
Reggio Emilia 2/6/2013
In tanti per ricordare il fotografo
reggiano Zavaroni
e tutte le vittime della
tragedia dello stadio Heysel
Prima l’inno nazionale, poi gli omaggi
floreali, e ancora la lettura dei nomi dei defunti. E’ stata una
cerimonia commovente quella tenutasi ieri in memoria delle 39 persone
che rimasero uccise il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel durante
la finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool. Tra loro c’era
anche il fotografo reggiano Claudio Zavaroni. In tanti si sono dati
appuntamento in via Matteotti, di fronte al monumento "Per non dimenticare
l’Heysel" per tenere alta la memoria di chi perse la vita in quel
tragico evento sportivo. C’era anche la madre di Zavaroni. Insieme
a lei il presidente del Consiglio provinciale Gianluca Chierici,
il consigliere comunale Federico Montanari e la presidente della
Filef Laura Salsi. L’iniziativa è stata organizzata dai comitati
"Per non dimenticare l'Heysel" e Orgoglio Reggiano e ha il patrocinio
di enti pubblici e associazioni sportive di tutta la provincia.
Quella di ieri non voleva essere soltanto una commemorazione, ma
anche un momento per ricordare l’importanza del valore della non
violenza nello sport.
2 giugno 2013
Fonte: Lanuovaprimapagina.it
Heysel, per non dimenticare
La Reggiana presente stamane alla
commemorazione della tragedia allo stadio di Bruxelles del 1985,
dove perirono 39 persone tra cui il fotografo reggiano Claudio Zavaroni.
Bruxelles, stadio Heysel, 29 maggio 1985.
Ventotto anni dopo c'è chi non dimentica. Sono i membri del comitato
"Per non dimenticare Heysel", che questa mattina, insieme a tanti
amici e gente comune, si sono ritrovati nei pressi dello stadio
Mirabello intorno al monumento dedicato alle 39 vittime di quella
serata belga per l'ormai tradizionale cerimonia di commemorazione.
Una serata, quel 29 maggio di ventotto anni fa, che doveva essere
di festa per la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool,
ma che finì in una assurda tragedia per tante famiglie, tra cui
quella del fotografo reggiano Claudio Zavaroni, allora 28enne, grande
appassionato di calcio, salito a Bruxelles per seguire la partita
insieme a tanti nostri conterranei. L'opera del comitato "Per non
dimenticare Heysel" - che si occupa anche della manutenzione del
monumento, in passato vittima anche di meschini vandalismi - merita
la simpatia e l'appoggio di tutti gli sportivi, perché, al di là
della passione per questi o quei colori, con semplicità e umiltà
mantiene viva la memoria di una comunità su quella tragedia e sulle
immani ferite che ha lasciato e ci ricorda quali sono i veri valori
dello sport. A.C. Reggiana 1919, presente alla cerimonia di stamane
con una propria delegazione, è vicina da sempre agli amici del comitato
"Per non dimenticare Heysel" e li ringrazia per il loro messaggio.
1 giugno 2013
Fonte: Reggianacalcio.it
Reggio Emilia
1.06.2013
Stefano Reggiani
legge la Poesia |
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"Heysel"
Anche il cielo quel giorno
avrebbe dovuto fare
qualcosa.
Eppure non ha mosso un dito
come fa lo spazio nero
che sta sopra di lui.
C’era un bambino di undici
anni
che teneva per mano papà
gli aveva detto che quello
era stato il viaggio più
bello
di tutta la sua vita
e nessuno ha mosso un dito.
Perché quando il gioco si
fa duro
nessuno si fa carico del
peso
meglio piangere col senno
di poi.
Io,
avrei voluto fare qualcosa
ma mio padre ha spento la
tivù
e mi ha raccontato una
storiella
per farmi dimenticare
che là, si stava solo
giocando.
C’erano altri cuori là a
tifare
mossi dalla passione
schiacciati dal macigno
di un’incomprensibile
follia
e nessuno ha mosso un dito.
E noi figli del "col senno
di poi"
che ora ricordiamo quel
fardello
e 39 angeli che sono chissà
dove
teniamo accesa la memoria
come un faro per i marinai
che immersi nelle
intemperie
della vita
si dimenticano che in fondo
è tutto solo una partita
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Messaggio
del Presidente della Juventus Football Club
ai comitati organizzatori della
cerimonia di Reggio Emilia
Il 29 maggio 1985, 39 persone Innocenti
perdevano la vita allo stadio Heysel di Bruxelles. Quella che doveva
essere una serata di gioia e di sport si trasformava in un incubo.
Sono passati 28 anni, ma ancora oggi, ripensare a quella notte lascia
sgomenti. Da allora, il 29 maggio è un giorno di dolore. La Juventus
non dimenticherà mai le vittime di quella tragedia e vuole commemorare
questo giorno perché nessuno dimentichi e perché una simile follia
non accada mai più. A nome della Juventus desidero ringraziare il
Comitato "Per non dimenticare Heysel" per l'impegno con cui, ogni
anno, celebra la memoria delle vittime. La Juventus vi sarà sempre
vicina, perché II loro ricordo è sempre vivo nel nostri cuori e
in quelli di tutti gli juventini.
Andrea Agnelli
Torino, 30 maggio 2013
Fonte: Comitato "Per non dimenticare
Heysel" di Reggio Emilia
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