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REGGIO EMILIA 23-07-2013
www.saladellamemoriaheysel.it   Sala della Memoria Heysel   Museo Virtuale Multimediale
Cerimonia Reggio Emilia 23.07.2013
   Cerimonie di Reggio Emilia  Claudio Zavaroni  39 Angeli  In Memoriam  Comitato Heysel  
Monumento Heysel  Parco Matteotti Reggio Emilia 23.07.2013
Triangolare Amichevole Trofeo "Tim" Juventus / Milan / Sassuolo
Cerimonia Privata dei Tifosi Bianconeri in Memoria delle 39 Vittime
Accoglienza a Cura del Comitato Per Non Dimenticare Heysel
Con la Speciale Partecipazione della Signora Adele Zavaroni
Federico Montanari (Consigliere Comunale di Reggio Emilia)
 

Aspettando la Juve, decine di tifosi, molti bambini, pazienti in attesa dell’arrivo che non c'è stato, sotto un sole cocente. Ieri 23 luglio 2013 davanti al Mirabello il Comitato "Per non dimenticare Heysel" insieme alla sig.ra Adele Zavaroni, mamma di Claudio scomparso prematuramente quel 29 maggio 1985, Annamaria Licata, Federico Montanari, Francesco Gelati, Iuliana Bodnari, il giornalista di Tuttosport sig. Vaciago e Benedetta Salsi, giornalista del Resto del Carlino, hanno partecipato ad una piccola toccante commemorazione davanti al monumento di Reggio Emilia ricordando chi non c'è più, quelle 39 persone che altri vogliono dimenticare. Noi non vi dimenticheremo MAI. Fonte: Comitato Heysel Reggio Emilia © 24 luglio 2013 Fotografie: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Il ricordo dei tifosi per l’Heysel

di Guido Vaciago

Toccante incontro presso il monumento di Reggio Emilia. Dal Belgio: angolo della memoria salvo.

REGGIO EMILIA - La Juventus torna a Reggio Emilia dopo tanti anni e incrocia la sua storia, di cui la città emiliana ospita un simbolo importante. E così il passaggio a Reggio diventa l’occasione per visitare il monumento alle vittime dell’Heysel, l’unico in Italia. Un angolo della città che tiene vivo il ricordo della tragedia del 29 maggio del 1985, quando 39 tifosi di calcio (non è giusto catalogarli con i loro colori, perché l’Heysel è una tragedia di tutti, non solo del popolo juventino) morirono prima della finale di Coppa Campioni Juventus-Liverpool.

NON DIMENTICARE - Il monumento, formato da trentanove steli che riproducono i supporti a cui erano ancorate le transenne sulle quali persero tragicamente la vita le vittime di quella notte, vive grazie all’instancabile dedizione del comitato "Per non dimenticare" che anche ieri era presente, assieme a una manciata di tifosi bianconeri (dovevano essere molti di più, ma alcuni sono rimasti bloccati in autostrada) e ad Adele Zavaroni mamma di Claudio, una delle vittime. Una piccola commemorazione in memoria di chi amava la Juventus, che a un paio di chilometri di distanza, aspettava in albergo l’inizio del Trofeo Tim.

CONFORTO - C’era anche il consigliere comunale reggiano Federico Montanari, che insieme ad Annamaria Licata, ha dato un grosso contributo al salvataggio dell’altro monumento dedicato alle vittime, quello che è stato eretto proprio nelle vicinanze dello stadio Heysel, che sta per essere abbattuto e ricostruito. Un progetto, quest’ultimo, che aveva messo a rischio la stele commemorativa. La petizione online della Licata e l’interessamento di alcuni parlamentari europei (tra cui il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani e di Montanari hanno sventata l’ipotesi. Il Premier belga, Elio Di Rupo ha fornito importanti rassicurazioni tramite una lettera a Tajani: "condivido la necessità di conservare la memoria della tragedia, ho trasmesso al borgomastro di Bruxelles la richiesta di fornire i chiarimenti opportuni". Il momento di Bruxelles verrà preservato nel nuovo progetto e questo era un altro motivo per trovarsi ieri pomeriggio, nonostante il caldo torrido. Il successo della mobilitazione dei tifosi di tutto il mondo è stata infatti un segnale importante (e toccante) per capire come chi ama la Juventus e il calcio non vuole dimenticare le vittime di quella assurda tragedia e soprattutto i loro famigliari che, come Adele, trovano anche un piccolo conforto nella visita al museo e nel calore degli altri tifosi.

ALTRA VOLTA - Quest’anno la Juventus tornerà a Reggio Emilia per giocare la trasferta con il Sassuolo (che disputerà il campionato al Mapei Stadium che ieri ha ospitato il Tim). Potrebbe essere l’occasione giusta perché anche qualcuno della squadra e della società tributi il giusto omaggio al monumento e alle vittime a cui è dedicato. Fonte: Tuttosport © 24 luglio 2013 (Testo © Fotografia)

 

HEYSEL

Commemorazione senza i bianconeri in via Matteotti

di Benedetta Salsi

C'era la mamma di Claudio Zavaroni, Adele, con gli occhi gonfi di lacrime e il sorriso sempre pronto a sdrammatizzare. C'era il comitato "Per non dimenticare Heysel" e il consigliere comunale Federico Montanari. Non c'era, però, nessuno della Juve. Nonostante "le ripetute richieste". In un pomeriggio dal caldo insopportabile hanno deciso di onorare comunque la memoria delle 39 vittime della tragedia del 29 maggio 1985. E, in particolare, quella del fotografo di Cerezzola (Zavaroni, appunto) morto in quella assurda notte a 29 anni. Un appuntamento che doveva essere l’occasione per rilanciare un messaggio universale, di pacificazione tra le tifoserie d'Italia. Un discorso che, Graziano Delrio, ministro allo Sport, avrebbe dovuto tenere. "Ma gli organizzatori del Trofeo ci hanno detto no, perché troppe associazioni benefiche avevano chiesto di poter intervenire", spiega Annamaria Licata, portavoce del Comitato. Per questo c'è ancora più amarezza. Perché Delrio e la stessa Juve avevano aderito. Poi, non se n'è più fatto niente. O quasi. Perché quel mazzo di fiori colorati, ieri, illuminava comunque di una luce piena di significato il monumento di via Matteotti. Fonte: Il Resto del Carlino © 24 luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

"Non ci hanno fatto commemorare i morti dell'Heysel"

di Benedetta Salsi

LA POLEMICA: Al Mirabello la curva "Zavaroni" è di fianco al monumento ai caduti. "Anche Delrio sarebbe venuto". GLI ORGANIZZATORI: "Le squadre fanno ciò che vogliono, non era di nostra competenza".

Nessuna commemorazione. Niente cerimonia. Un'incomprensione, pare. Un pasticciaccio, in ogni caso. L'allenamento della Juve (poi messo in forse) era previsto lì. In quello scrigno chiamato Mirabello, che custodisce i batticuore di tutti i reggiani. Quelle gradinate, però, portano impresso anche il nome di Claudio Zavaroni, fotografo di Cerezzola, uno delle 39 vittime della tragedia dell'Heysel. E proprio di fronte - a una manciata di metri dagli ingressi del vecchio stadio - c'è anche il monumento dedicato ai morti di quella assurda giornata. L'unico, in Italia (sono due in tutta Europa: uno a Reggio e l'altro in Belgio). Ma per un incredibile malinteso (almeno questo è ciò che emerge dalle ricostruzioni) stamattina non ci sarà la manifestazione tanto voluta dal comitato "Per non dimenticare l'Heysel" e dall'amministrazione comunale reggiana (il consigliere comunale Federico Montanari, che ne fa parte, in prima linea). Iniziativa lodevole, che aveva raccolto anche il plauso dell'ex sindaco e neo ministro allo sport Graziano Delrio ("farò di tutto per essere presente", aveva riferito). Peccato che non ci sia proprio la commemorazione. "Vi ricordate che vi avevo parlato di grande sorpresa per il Trofeo Tim ?", scrive su facebook Annamaria Licata, portavoce del comitato. "Sarebbe voluto intervenire il Ministro dello sport, per dire due parole sulla petizione per il monumento dell'Heysel e lanciare un messaggio contro l'orrenda e vigliacca abitudine di insultare i morti negli stadi. Bene... L'organizzazione del trofeo non ha concesso spazio, perché l'agenda era già stata fissata e non hanno voluto fare ulteriori modifiche. Almeno al momento questa è la situazione". I commenti e le condivisioni, ieri, si sprecavano. "Questa è comunque l’ennesima dimostrazione di come in Italia ci sia l’assoluta mancanza di memoria e di rispetto per la storia in generale. A prescindere da tutto, l’Heysel è un momento drammatico della storia italiana, in particolare del mondo dello sport italiano", aggiunge. La Juve doveva allenarsi al Mirabello, lì "dove la gradinata è intestata a Claudio Zavaroni, una delle 39 vittime e dove subito fuori, c'è monumento ai 39 caduti, dove ogni anno si fa la commemorazione", incalza la portavoce. "Sarebbe carino se a fine allenamento si riuscisse a fare un piccolo gesto per onorare quei morti". La strage dell'Heysel avvenne poco prima dell' inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool. Era il 29 maggio 1985. Ma Master Group, organizzatore dell'evento, ora allontana ogni addebito: "Abbiamo ricevuto un sacco di richieste da parte di associazioni benefiche e sono state tutte accolte - fanno sapere. - Tanto che ospiteremo gratis allo stadio tanti bambini in difficoltà. Ma l'allenamento della Juve non è di nostra competenza, le squadre si muovono indipendentemente dall'organizzatore. Tutto diventa di nostra gestione dal momento in cui le società entrano al Mapei; quindi soltanto la serata". In pratica, dicono, "non potevamo fare nulla in questo ambito. Forse c’è stata una incomprensione". Fonte: Il Resto del Carlino © 23 luglio 2013 (Testo © Fotografia)

 

A Reggio Emilia si gioca per il trofeo Tim ma si perde la memoria dell'Heysel

I bianconeri hanno lasciato il ritiro di Châtillon. Convocati 23 giocatori: mancano Marrone, Bouy e Pepe. Il trofeo Tim prenderà il via alle ore 20.45 con Juve-Milan. Ma non c'è spazio per la commemorazione dei caduti dell'Heysel.

... (NdR: omissis) 39 angeli senza pace - Sarà un'occasione mancata, purtroppo: stasera, in occasione del trofeo Tim, su input del Comitato "Per non dimenticare l'Heysel" di Reggio Emilia, e con l'appoggio fattivo del Comune della città emiliana, si sarebbe reso omaggio ai 39 caduti dell'Heysel, in una cerimonia cui sarebbe intervenuto il ministro per lo Sport Graziano Delrio a ricordare la vicenda del salvataggio del monumento in onore delle vittime, monumento che rischiava di essere distrutto nell'ambito dei lavori di distruzione e ricostruzione dello stadio Heysel. Ma l'occasione sarà gettata alle ortiche, perché l'organizzazione del Trofeo Tim ha deciso che per un simile nobile gesto non c'era spazio; o forse ricordare quell'immane tragedia è parso mal conciliarsi con i fini pubblicitari dell'azienda. Fatto sta che si perderà una preziosa possibilità per non stendere l'ennesimo velo di polvere su una tragedia sempre viva nel cuore di tutti i tifosi bianconeri; una tragedia che stenta a perforare il velo dell'oblio persino quando certe vergognose iniziative di alcune tifoserie avversarie oltraggiano i 39 angeli. Ecco perché la cerimonia, mancata, di stasera, avrebbe potuto avere il duplice scopo di omaggio alle vittime e di stimolo educativo nei confronti di chi sinora si è distinto per ignoranza e disumanità. Invece non interessa. Fonte: Juventinovero.com © 23 Luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Commemorazione vittime Heysel: oggi ore 16.30

Giornata piena di significati oggi a Reggio Emilia. Tra circa due ore, alle 17 in Via Matteotti ci sarà la commemorazione della tragedia accaduta il 29 Maggio 1985 a Bruxelles. Il ritrovo è previsto per le 16.30. Saranno presenti i membri del Comitato "Per non dimenticare" e il consigliere comunale di Reggio Emilia Federico Montanari, insieme ad Annamaria Licata. Annamaria è stata tra le promotrici della petizione che ha permesso di non abbattere il monumento che ricorda le vittime dell’Heysel costituito da una meridiana con 39 luci, e da una targa. Quel monumento doveva rimanere nella struttura del nuovo stadio, che sostituirà quello di ora ,che verrà completamente abbattuto. Queste le parole di Annamaria dieci giorni fa: "Quando il popolo juventino scende in campo è devastante, pari alla squadra di Conte e con l’aiuto dei media più vicini alla nostra tifoseria, come voi di tuttojuve.com e tuttosport abbiamo ottenuto le risposte che volevamo. Sia il Sindaco, che l’Assessore allo sport, di Bruxelles, hanno dato la loro parola e la loro garanzia, con impegni formali presi sia con le istituzioni europee ed italiane, che il monumento e la targa verranno assolutamente preservati, non solo come simboli di una Memoria che non va persa, ma anche monito, perché una notte folle come quella maledetta del 29 maggio 1985, non ci sia mai più.  Non è giusto morire nemmeno in guerra, figuriamoci per una partita di pallone. Direi che abbiamo ottenuto un risultato importante". Per coloro che hanno a cuore questo importante causa, l'appuntamento è quindi alle 16.30 in Via Matteotti. Fonte: Tuttojuve.com © 23 luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

A Reggio Emilia per ricordare l’Heysel

L’appuntamento è per oggi pomeriggio, ore 17, in via Matteotti a Reggio Emilia, unica città d’Italia, come ricordato da Tuttosport, ad ospitare un monumento alla memoria delle vittime di quel maledetto 29 maggio 1985. I membri del comitato "Per non dimenticare" e l’amministrazione comunale, dunque, si incontreranno oggi pomeriggio per ricordare i 39 angeli volati in cielo a seguito del dramma che caratterizzò la finale di Coppa Campioni giocata in Belgio in quella primavera. Ricordiamo ai lettori che il comitato "Per non dimenticare", grazie soprattutto alla perseveranza di Annamaria Licata – figura di spicco del tifo juventino -, ha il grande merito di non aver fatto abbattere proprio a Bruxelles il monumento in memoria delle vittime eretto nei pressi dello stadio Heysel. Fonte: Canalejuve.it © 23 luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Tragedia Heysel, il ricordo dei tifosi a Reggio Emilia

di Guido Vaciago

Nell'unica città in Italia ad ospitare un monumento alla memoria delle vittime, il comitato "Per non dimenticare" si riunirà per commemorare il dramma del 29 Maggio 1985.

REGGIO EMILIA - I bianconeri si sono dati appuntamento per oggi pomeriggio alle 17 in Via Matteotti per un momento di commemorazione della tragedia accaduta il 29 Maggio 1985 a Bruxelles. Ci saranno i membri del Comitato "Per non dimenticare" e il consigliere comunale di Reggio Emilia Federico Montanari, che insieme ad Annamaria Licata ha collaborato per salvare l’altro monumento in memoria delle vittime, quello eretto proprio nei pressi dello stadio Heysel, nella capitale belga. Il Comune di Bruxelles, infatti, ha in progetto nei prossimi mesi di abbattere l’impianto e di ricostruirne uno più moderno e funzionale. In un primo tempo il piano contemplava anche l’abbattimento della stele che ricorda il dramma di quella finale di Coppa campioni. La petizione online promossa dalla Licata e l’intervento dei politici ha sventato questa ipotesi e il monumento di Bruxelles è, quindi, salvo. Una ragione in più per essere presenti alla commemorazione di oggi pomeriggio, per ricordare 39 tifosi di calcio assurdamente morti quella notte di 28 anni fa. Fonte: Tuttosport.com © 23 luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Trofeo Tim: non c’è spazio per il ricordo dell’Heysel

Non è solo una giornata di festa ma anche un’occasione per ricordare. Nel giorno in cui si disputa a Reggio il Trofeo Tim i tifosi bianconeri si sono dati appuntamento per oggi pomeriggio alle 17 in via Matteotti, davanti al monumento ai caduti, per un momento di commemorazione della tragedia dell’Heysel. Purtroppo non ci saranno la squadra e le autorità: l’organizzazione del trofeo ha infatti ritenuto che non ci fosse spazio per un momento di ricordo ufficiale. Alla commemorazione saranno comunque presenti i rappresentanti del Comitato "Per non dimenticare" e il consigliere comunale di Reggio Emilia Federico Montanari, che insieme ad Annamaria Licata ha collaborato per salvare l’altro monumento in memoria delle vittime, quello eretto proprio nei pressi dello stadio Heysel che doveva essere abbattuto nell’ambito di ricostruzione dell’impianto. Annamaria è stata tra le promotrici della petizione che ha permesso di non abbattere il monumento che ricorda le vittime dell’Heysel costituito da una meridiana con 39 luci, e da una targa. Sono passati 26 anni da quel tragico 29 maggio ma il ricordo dei corpi straziati sulle gradinate dello stadio Heysel è ancora vivo, profondo, terribile. Col passare degli anni le immagini non hanno perso la forza evocativa di una tragedia assurda. Prima dell’inizio della finale della Coppa dei Campioni del 1985 tra Liverpool e Juventus, nel fatiscente stadio Heysel (oggi Re Baldovino) di Bruxelles si consuma quello che verrà ricordato come uno dei più gravi disastri mai avvenuti all’interno di un impianto sportivo: 39 persone (per la maggior parte italiani) muoiono schiacciate dalla folla, in seguito ad uno *scontro tra tifoserie sugli spalti, oltre 600 restano ferite. Tra le vittime c’è anche un giovane reggiano fotografo, il ventottenne Claudio Zavaroni. Fonte: 7per24.it © 23 luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia © *Nota Scontri Associazione Familiari Vittime Heysel

 

Quando la memoria non fa pubblicità

di Maurizio Romeo

Avrebbe potuto essere davvero un bell’esempio: durante il Trofeo TIM di domani a Reggio Emilia si sarebbe onorata la memoria di 39 angeli, sarebbe intervenuto il Ministro dello Sport Graziano Delrio per parlare sì del Monumento dello Stadio Heysel salvato da una petizione popolare promossa da Annamaria Licata per conto del Comitato "Per non dimenticare Heysel" della cittadina emiliana , ma anche al fine di lanciare un messaggio contro l’orrenda e vigliacca abitudine di insultare i morti. A sostegno dell’intervento aveva dato adesione e disponibilità alla partecipazione la Juventus. Abbiamo usato però il condizionale non a caso perché purtroppo tutto ciò non avverrà: l’organizzazione del Trofeo TIM infatti non ha concesso lo spazio al Ministro. La ragione? L’agenda del torneo era già stata fissata e gli organizzatori non hanno ritenuto ci fossero le condizioni per modificarlo, nemmeno per un fine nobile, nemmeno per un messaggio importante, nemmeno per l’intervento di un Ministro della Repubblica che, fra le altre cose, è sindaco "in aspettativa" (per il suo ruolo all’interno dell’esecutivo) proprio di Reggio Emilia. Il comune di Reggio Emilia ha fatto l’impossibile, sostenendo Annamaria e il Comitato che hanno promosso anche questa iniziativa, muovendosi in tutte le sedi e dando completa disponibilità. Tutto però ad oggi è stato purtroppo inutile. Al momento la situazione è quella che vi abbiamo esposto. Viene da pensare quindi che per la TIM e per gli organizzatori del torneo i morti e la loro memoria non facciano bene alla pubblicità… Tutto davvero molto molto triste. Domattina la Juventus si allenerà allo stadio Mirabello di Reggio Emilia. La gradinata di quello stadio è intitolata a Claudio Zavaroni, una delle 39 vittime di quella triste notte. Subito fuori dallo stadio c’è il monumento alla memoria delle vittime di quella tragedia, dove ogni anno si svolge una commemorazione cui partecipano tifosi bianconeri (e non solo) provenienti da tutta Italia: sarebbe bello se al termine dell’allenamento almeno i bianconeri riuscissero a fare un piccolo gesto per onorare la memoria di quei tifosi che hanno pagato con la loro vita la follia di altri. L’Heysel è uno dei momenti più drammatici della storia italiana, non solo bianconera e non solo sportiva, eppure c’è chi ancora, per imbecillità o becera ignoranza, non lo comprende e ne oltraggia la memoria. Con la decisione di non concedere spazio, in nome di un’agenda immodificabile, lo ha fatto anche l’organizzazione del trofeo TIM. "Somewhere over the rainbow" recita la canzone dello spot dello sponsor del torneo. Da qualche parte sopra l’arcobaleno ci sono sicuramente quei 39 angeli. Noi li ricordiamo e ne onoriamo la memoria. Altri faranno i conti con la propria coscienza. A patto che ne abbiano una. Fonte: Dodiciblog.altervista.org © 22 luglio 2013 Fotografia: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

 

Heysel, ricordare per comprendere

di Davide Terruzzi

Eppure gira. E va anche veloce, questo mondo in cui viviamo, talmente veloce che noi uomini non sappiamo fermarci per un attimo, alzare lo sguardo e iniziare a dare il giusto valore alle cose. Stiamo diventando sempre più indifferenti, impermeabili a quello che ci accade attorno, ma soprattutto stiamo perdendo la memoria. Senza neanche una botta in testa, una amnesia le cui radici vanno ricercate nel non volersi fermare mai. Non sappiamo ricordare, non sappiamo custodire una testimonianza, insomma generiamo ignoranza, perché senza memoria non ci può essere educazione. Eppure, per fortuna, esistono ancora persone che si impegnano per tramandare il ricordo di persone speciali e di avvenimenti tragici. Come quello dell’Heysel, una immane tragedia che fa parte della Juventus e della storia del calcio mondiale, una sciagura che ha interrotto la vita di 39 persone e cambiato quelle di numerose famiglie. Trasmettere continuamente la memoria dell’Heysel non è solamente un modo per onorare chi ha perso la vita, ma significa educare per impedire che simili atrocità possano ripetersi. Purtroppo, nonostante il grande impegno di diverse persone, sta vincendo l’oblio e con esso l’ignoranza e l’odio, quei fattori che portano tifoserie a usare l’Heysel, e le vittime, come offesa nei confronti della Juventus e dei suoi tifosi. Ecco perché la Tim sbaglia a non trovare un breve spazio per permettere al sindaco di Reggio Emilia e ministro dello sport, Graziano Del Rio, di ricordare questa immane tragedia ed educare i tifosi al culto della memoria e al rispetto dei morti. L’augurio e la speranza è che gli organizzatori ritornino sui propri passi permettendo al Ministro di prendere la parola e trasmettere il proprio messaggio. Tutto questo, però, ovviamente non basta. Sull’Heysel è lecito e doveroso aspettarsi sempre qualcosa di più dalla Juventus, perché’ quanto successo nel 1985 fa parte della storia bianconera e il suo ricordo va sempre difeso, tutelato e onorato. A partire da domani, quando la squadra di Conte sarà a Reggio Emilia allenandosi nel campo in cui una gradinata è intitolata a Claudio Zavaroni, una delle vittime di quella tragica notte. Fuori dallo stadio c’è poi il Monumento alla Memoria delle vittime dell’Heysel e sarebbe giusto portare tutta la squadra in questo luogo, fermarsi un attimo, riflettere e ricordare. E’ ora che la Juventus custodisca e trasmetta la memoria di 39 persone, che pianga morti che sono anche suoi e che lo faccia ogni 29 maggio e ogni volta se ne presenti l’occasione affiancando chi, come il Comitato Per non dimenticare l’Heysel, lotta ogni giorno per non disperdere la memoria, perché se non ricordiamo, non possiamo comprendere. Fonte: Tuttojuve.com © 22 luglio 2013 Fotografie: Comitato Heysel Reggio Emilia ©

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