|
Monumento Heysel
Parco
Matteotti
Reggio Emilia
23.07.2013 |
Triangolare
Amichevole Trofeo "Tim"
Juventus / Milan / Sassuolo |
Cerimonia
Privata dei Tifosi Bianconeri in Memoria
delle 39 Vittime |
Accoglienza
a Cura del Comitato Per Non Dimenticare Heysel |
Con la Speciale Partecipazione
della Signora Adele Zavaroni |
Federico Montanari (Consigliere
Comunale di Reggio Emilia) |
|
|
Aspettando la Juve,
decine di tifosi, molti bambini, pazienti in
attesa dell’arrivo che non c'è stato, sotto un
sole cocente. Ieri 23 luglio 2013 davanti al
Mirabello il Comitato "Per non dimenticare
Heysel" insieme alla sig.ra Adele Zavaroni,
mamma di Claudio scomparso prematuramente quel
29 maggio 1985, Annamaria Licata, Federico
Montanari, Francesco Gelati, Iuliana Bodnari, il
giornalista di Tuttosport sig. Vaciago e
Benedetta Salsi, giornalista del Resto del
Carlino, hanno partecipato ad una piccola
toccante commemorazione davanti al monumento di
Reggio Emilia ricordando chi non c'è più, quelle
39 persone che altri vogliono dimenticare. Noi
non vi dimenticheremo MAI.
Fonte:
Comitato Heysel Reggio Emilia © 24
luglio 2013
Fotografie:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
Il ricordo dei
tifosi per l’Heysel
di Guido Vaciago
Toccante incontro presso il monumento di
Reggio Emilia. Dal Belgio: angolo della memoria
salvo.
REGGIO EMILIA - La Juventus torna a Reggio
Emilia dopo tanti anni e incrocia la sua storia,
di cui la città emiliana ospita un simbolo
importante. E così il passaggio a Reggio diventa
l’occasione per visitare il monumento alle
vittime dell’Heysel, l’unico in Italia. Un
angolo della città che tiene vivo il ricordo
della tragedia del 29 maggio del 1985, quando 39
tifosi di calcio (non è giusto catalogarli con i
loro colori, perché l’Heysel è una tragedia di
tutti, non solo del popolo juventino) morirono
prima della finale di Coppa Campioni
Juventus-Liverpool.
NON
DIMENTICARE - Il monumento, formato da
trentanove steli che riproducono i supporti a
cui erano ancorate le transenne sulle quali
persero tragicamente la vita le vittime di
quella notte, vive grazie all’instancabile
dedizione del comitato "Per non dimenticare" che
anche ieri era presente, assieme a una manciata
di tifosi bianconeri (dovevano essere molti di
più, ma alcuni sono rimasti bloccati in
autostrada) e ad Adele Zavaroni mamma di
Claudio, una delle vittime. Una piccola
commemorazione in memoria di chi amava la
Juventus, che a un paio di chilometri di
distanza, aspettava in albergo l’inizio del
Trofeo Tim.
CONFORTO -
C’era anche il consigliere comunale
reggiano Federico Montanari, che insieme ad
Annamaria Licata, ha dato un grosso contributo
al salvataggio dell’altro monumento dedicato
alle vittime, quello che è stato eretto proprio
nelle vicinanze dello stadio Heysel, che sta per
essere abbattuto e ricostruito. Un progetto,
quest’ultimo, che aveva messo a rischio la stele
commemorativa. La petizione online della Licata
e l’interessamento di alcuni parlamentari
europei (tra cui il vicepresidente della
Commissione Ue, Antonio Tajani e di Montanari
hanno sventata l’ipotesi. Il Premier belga, Elio
Di Rupo ha fornito importanti rassicurazioni
tramite una lettera a Tajani: "condivido la
necessità di conservare la memoria della
tragedia, ho trasmesso al borgomastro di
Bruxelles la richiesta di fornire i chiarimenti
opportuni". Il momento di Bruxelles verrà
preservato nel nuovo progetto e questo era un
altro motivo per trovarsi ieri pomeriggio,
nonostante il caldo torrido. Il successo della
mobilitazione dei tifosi di tutto il mondo è
stata infatti un segnale importante (e toccante)
per capire come chi ama la Juventus e il calcio
non vuole dimenticare le vittime di quella
assurda tragedia e soprattutto i loro famigliari
che, come Adele, trovano anche un piccolo
conforto nella visita al museo e nel calore
degli altri tifosi.
ALTRA VOLTA -
Quest’anno la Juventus tornerà a Reggio Emilia
per giocare la trasferta con il Sassuolo (che
disputerà il campionato al Mapei Stadium che
ieri ha ospitato il Tim). Potrebbe essere
l’occasione giusta perché anche qualcuno della
squadra e della società tributi il giusto
omaggio al monumento e alle vittime a cui è
dedicato.
Fonte:
Tuttosport © 24 luglio 2013 (Testo
© Fotografia)
|
HEYSEL
Commemorazione senza i bianconeri in via
Matteotti
di Benedetta Salsi
C'era la mamma di Claudio Zavaroni, Adele, con
gli occhi gonfi di lacrime e il sorriso sempre
pronto a sdrammatizzare. C'era il comitato "Per
non dimenticare Heysel" e il consigliere
comunale Federico Montanari. Non c'era, però,
nessuno della Juve. Nonostante "le ripetute
richieste". In un pomeriggio dal caldo
insopportabile hanno deciso di onorare comunque
la memoria delle 39 vittime della tragedia del
29 maggio 1985. E, in particolare, quella del
fotografo di Cerezzola (Zavaroni, appunto) morto
in quella assurda notte a 29 anni. Un
appuntamento che doveva essere l’occasione per
rilanciare un messaggio universale, di
pacificazione tra le tifoserie d'Italia. Un
discorso che, Graziano Delrio, ministro allo
Sport, avrebbe dovuto tenere. "Ma gli
organizzatori del Trofeo ci hanno detto no,
perché troppe associazioni benefiche avevano
chiesto di poter intervenire", spiega Annamaria
Licata, portavoce del Comitato. Per questo c'è
ancora più amarezza. Perché Delrio e la stessa
Juve avevano aderito. Poi, non se n'è più fatto
niente. O quasi. Perché quel mazzo di fiori
colorati, ieri, illuminava comunque di una luce
piena di significato il monumento di via
Matteotti.
Fonte:
Il Resto del Carlino © 24 luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
"Non ci hanno
fatto commemorare i morti dell'Heysel"
di Benedetta Salsi
LA POLEMICA: Al Mirabello la curva "Zavaroni"
è di fianco al monumento ai caduti. "Anche
Delrio sarebbe venuto". GLI ORGANIZZATORI: "Le
squadre fanno ciò che vogliono, non era di
nostra competenza".
Nessuna commemorazione. Niente cerimonia.
Un'incomprensione, pare. Un pasticciaccio, in
ogni caso. L'allenamento della Juve (poi messo
in forse) era previsto lì. In quello scrigno
chiamato Mirabello, che custodisce i batticuore
di tutti i reggiani. Quelle gradinate, però,
portano impresso anche il nome di Claudio
Zavaroni, fotografo di Cerezzola, uno delle 39
vittime della tragedia dell'Heysel. E proprio di
fronte - a una manciata di metri dagli ingressi
del vecchio stadio - c'è anche il monumento
dedicato ai morti di quella assurda giornata.
L'unico, in Italia (sono due in tutta Europa:
uno a Reggio e l'altro in Belgio). Ma per un
incredibile malinteso (almeno questo è ciò che
emerge dalle ricostruzioni) stamattina non ci
sarà la manifestazione tanto voluta dal comitato
"Per non dimenticare l'Heysel" e
dall'amministrazione comunale reggiana (il
consigliere comunale Federico Montanari, che ne
fa parte, in prima linea). Iniziativa lodevole,
che aveva raccolto anche il plauso dell'ex
sindaco e neo ministro allo sport Graziano Delrio ("farò di tutto per essere presente",
aveva riferito). Peccato che non ci sia proprio
la commemorazione. "Vi ricordate che vi avevo
parlato di grande sorpresa per il Trofeo Tim ?",
scrive su facebook Annamaria Licata, portavoce
del comitato. "Sarebbe voluto intervenire il
Ministro dello sport, per dire due parole sulla
petizione per il monumento dell'Heysel e
lanciare un messaggio contro l'orrenda e
vigliacca abitudine di insultare i morti negli
stadi. Bene... L'organizzazione del trofeo non
ha concesso spazio, perché l'agenda era già
stata fissata e non hanno voluto fare ulteriori
modifiche. Almeno al momento questa è la
situazione". I commenti e le condivisioni, ieri,
si sprecavano. "Questa è comunque l’ennesima
dimostrazione di come in Italia ci sia
l’assoluta mancanza di memoria e di rispetto per
la storia in generale. A prescindere da tutto,
l’Heysel è un momento drammatico della storia
italiana, in particolare del mondo dello sport
italiano", aggiunge. La Juve doveva allenarsi al
Mirabello, lì "dove la gradinata è intestata a
Claudio Zavaroni, una delle 39 vittime e dove
subito fuori, c'è monumento ai 39 caduti, dove
ogni anno si fa la commemorazione", incalza la
portavoce. "Sarebbe carino se a fine allenamento
si riuscisse a fare un piccolo gesto per onorare
quei morti". La strage dell'Heysel avvenne poco
prima dell' inizio della finale di Coppa dei
Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool. Era
il 29 maggio 1985. Ma Master Group,
organizzatore dell'evento, ora allontana ogni
addebito: "Abbiamo ricevuto un sacco di
richieste da parte di associazioni benefiche e
sono state tutte accolte - fanno sapere. - Tanto
che ospiteremo gratis allo stadio tanti bambini
in difficoltà. Ma l'allenamento della Juve non è
di nostra competenza, le squadre si muovono
indipendentemente dall'organizzatore. Tutto
diventa di nostra gestione dal momento in cui le
società entrano al Mapei; quindi soltanto la
serata". In pratica, dicono, "non potevamo fare
nulla in questo ambito. Forse c’è stata una
incomprensione".
Fonte:
Il Resto del Carlino © 23 luglio 2013
(Testo
© Fotografia)
|
|
|
A Reggio
Emilia si gioca per il trofeo Tim ma si perde la
memoria dell'Heysel
I bianconeri hanno lasciato il ritiro di
Châtillon. Convocati 23 giocatori: mancano
Marrone, Bouy e Pepe. Il trofeo Tim prenderà il
via alle ore 20.45 con Juve-Milan. Ma non c'è
spazio per la commemorazione dei caduti
dell'Heysel.
... (NdR: omissis)
39 angeli senza pace -
Sarà un'occasione mancata, purtroppo: stasera,
in occasione del trofeo Tim, su input del
Comitato "Per non dimenticare l'Heysel" di
Reggio Emilia, e con l'appoggio fattivo del
Comune della città emiliana, si sarebbe reso
omaggio ai 39 caduti dell'Heysel, in una
cerimonia cui sarebbe intervenuto il ministro
per lo Sport Graziano Delrio a ricordare la
vicenda del salvataggio del monumento in onore
delle vittime, monumento che rischiava di essere
distrutto nell'ambito dei lavori di distruzione
e ricostruzione dello stadio Heysel. Ma
l'occasione sarà gettata alle ortiche, perché
l'organizzazione del Trofeo Tim ha deciso che
per un simile nobile gesto non c'era spazio; o
forse ricordare quell'immane tragedia è parso
mal conciliarsi con i fini pubblicitari
dell'azienda. Fatto sta che si perderà una
preziosa possibilità per non stendere l'ennesimo
velo di polvere su una tragedia sempre viva nel
cuore di tutti i tifosi bianconeri; una tragedia
che stenta a perforare il velo dell'oblio
persino quando certe vergognose iniziative di
alcune tifoserie avversarie oltraggiano i 39
angeli. Ecco perché la cerimonia, mancata, di
stasera, avrebbe potuto avere il duplice scopo
di omaggio alle vittime e di stimolo educativo
nei confronti di chi sinora si è distinto per
ignoranza e disumanità. Invece non interessa.
Fonte:
Juventinovero.com © 23 Luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
Commemorazione
vittime Heysel: oggi ore 16.30
Giornata piena di significati oggi a Reggio
Emilia. Tra circa due ore, alle 17 in Via
Matteotti ci sarà la commemorazione della
tragedia accaduta il 29 Maggio 1985 a Bruxelles.
Il ritrovo è previsto per le 16.30. Saranno
presenti i membri del Comitato "Per non
dimenticare" e il consigliere comunale di Reggio
Emilia Federico Montanari, insieme ad Annamaria
Licata. Annamaria è stata tra le promotrici
della petizione che ha permesso di non abbattere
il monumento che ricorda le vittime
dell’Heysel costituito da una meridiana con 39
luci, e da una targa. Quel monumento doveva
rimanere nella struttura del nuovo stadio, che
sostituirà quello di ora ,che verrà
completamente abbattuto. Queste le parole di
Annamaria dieci giorni fa: "Quando il popolo
juventino scende in campo è devastante, pari
alla squadra di Conte e con l’aiuto dei media
più vicini alla nostra tifoseria, come voi di
tuttojuve.com e tuttosport abbiamo ottenuto le
risposte che volevamo. Sia il Sindaco, che
l’Assessore allo sport, di Bruxelles, hanno dato
la loro parola e la loro garanzia, con impegni
formali presi sia con le istituzioni europee ed
italiane, che il monumento e la targa verranno
assolutamente preservati, non solo come simboli
di una Memoria che non va persa, ma anche
monito, perché una notte folle come quella
maledetta del 29 maggio 1985, non ci sia mai
più.
Non è giusto morire nemmeno in guerra,
figuriamoci per una partita di pallone. Direi
che abbiamo ottenuto un risultato importante".
Per coloro che hanno a cuore questo importante
causa, l'appuntamento è quindi alle 16.30 in Via
Matteotti.
Fonte:
Tuttojuve.com © 23 luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
A Reggio
Emilia per ricordare l’Heysel
L’appuntamento è per oggi pomeriggio, ore 17, in
via Matteotti a Reggio Emilia, unica città
d’Italia, come ricordato da Tuttosport, ad
ospitare un monumento alla memoria delle vittime
di quel maledetto 29 maggio 1985. I membri del
comitato "Per non dimenticare" e
l’amministrazione comunale, dunque, si
incontreranno oggi pomeriggio per ricordare i 39
angeli volati in cielo a seguito del dramma che
caratterizzò la finale di Coppa Campioni giocata
in Belgio in quella primavera. Ricordiamo ai
lettori che il comitato "Per non dimenticare",
grazie soprattutto alla perseveranza di
Annamaria Licata – figura di spicco del tifo
juventino -, ha il grande merito di non aver
fatto abbattere proprio a Bruxelles il monumento
in memoria delle vittime eretto nei pressi dello
stadio Heysel.
Fonte:
Canalejuve.it © 23 luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
Tragedia
Heysel, il ricordo dei tifosi a Reggio Emilia
di Guido Vaciago
Nell'unica città in Italia ad ospitare
un monumento alla memoria delle vittime, il
comitato "Per non dimenticare" si riunirà per
commemorare il dramma del 29 Maggio 1985.
REGGIO EMILIA - I bianconeri si sono dati
appuntamento per oggi pomeriggio alle 17 in Via
Matteotti per un momento di commemorazione della
tragedia accaduta il 29 Maggio 1985 a Bruxelles.
Ci saranno i membri del Comitato "Per non
dimenticare" e il consigliere comunale di Reggio
Emilia Federico Montanari, che insieme ad
Annamaria Licata ha collaborato per salvare
l’altro monumento in memoria delle vittime,
quello eretto proprio nei pressi dello stadio
Heysel, nella capitale belga. Il Comune di
Bruxelles, infatti, ha in progetto nei prossimi
mesi di abbattere l’impianto e di ricostruirne
uno più moderno e funzionale. In un primo tempo
il piano contemplava anche l’abbattimento della
stele che ricorda il dramma di quella finale di
Coppa campioni. La petizione online promossa
dalla Licata e l’intervento dei politici ha
sventato questa ipotesi e il monumento di
Bruxelles è, quindi, salvo. Una ragione in più
per essere presenti alla commemorazione di oggi
pomeriggio, per ricordare 39 tifosi di calcio
assurdamente morti quella notte di 28 anni fa.
Fonte:
Tuttosport.com © 23 luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
Trofeo Tim:
non c’è spazio per il ricordo dell’Heysel
Non è solo una giornata di festa ma anche
un’occasione per ricordare. Nel giorno in cui si
disputa a Reggio il Trofeo Tim i tifosi
bianconeri si sono dati appuntamento per oggi
pomeriggio alle 17 in via Matteotti, davanti al
monumento ai caduti, per un momento di
commemorazione della tragedia dell’Heysel.
Purtroppo non ci saranno la squadra e le
autorità: l’organizzazione del trofeo ha infatti
ritenuto che non ci fosse spazio per un momento
di ricordo ufficiale. Alla commemorazione
saranno comunque presenti i rappresentanti del
Comitato "Per non dimenticare" e il consigliere
comunale di Reggio Emilia Federico Montanari,
che insieme ad Annamaria Licata ha collaborato
per salvare l’altro monumento in memoria delle
vittime, quello eretto proprio nei pressi dello
stadio Heysel che doveva essere abbattuto
nell’ambito di ricostruzione dell’impianto.
Annamaria è stata tra le promotrici della
petizione che ha permesso di non abbattere il
monumento che ricorda le vittime
dell’Heysel costituito da una meridiana con 39
luci, e da una targa. Sono passati 26 anni da
quel tragico 29 maggio ma il ricordo dei corpi
straziati sulle gradinate dello stadio Heysel è
ancora vivo, profondo, terribile. Col passare
degli anni le immagini non hanno perso la forza
evocativa di una tragedia assurda. Prima
dell’inizio della finale della Coppa dei
Campioni del 1985 tra Liverpool e Juventus, nel
fatiscente stadio Heysel (oggi Re Baldovino) di
Bruxelles si consuma quello che verrà ricordato
come uno dei più gravi disastri mai avvenuti
all’interno di un impianto sportivo: 39
persone (per la maggior parte italiani)
muoiono schiacciate dalla folla, in seguito ad
uno *scontro tra tifoserie sugli
spalti, oltre 600 restano ferite. Tra le vittime
c’è anche un giovane reggiano fotografo, il
ventottenne Claudio Zavaroni.
Fonte:
7per24.it © 23 luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
*Nota Scontri Associazione Familiari Vittime Heysel
|
|
|
Quando la
memoria non fa pubblicità
di Maurizio Romeo
Avrebbe potuto essere davvero un bell’esempio:
durante il Trofeo TIM di domani a Reggio Emilia
si sarebbe onorata la memoria di 39 angeli,
sarebbe intervenuto il Ministro dello Sport
Graziano Delrio per parlare sì del Monumento
dello Stadio Heysel salvato da una petizione
popolare promossa da Annamaria Licata per conto
del Comitato "Per non dimenticare Heysel" della
cittadina emiliana , ma anche al fine di
lanciare un messaggio contro l’orrenda e
vigliacca abitudine di insultare i morti. A
sostegno dell’intervento aveva dato adesione e
disponibilità alla partecipazione la Juventus.
Abbiamo usato però il condizionale non a caso
perché purtroppo tutto ciò non avverrà:
l’organizzazione del Trofeo TIM infatti non ha
concesso lo spazio al Ministro. La ragione?
L’agenda del torneo era già stata fissata e gli
organizzatori non hanno ritenuto ci fossero le
condizioni per modificarlo, nemmeno per un fine
nobile, nemmeno per un messaggio importante,
nemmeno per l’intervento di un Ministro della
Repubblica che, fra le altre cose, è sindaco "in
aspettativa" (per il suo ruolo all’interno
dell’esecutivo) proprio di Reggio Emilia. Il
comune di Reggio Emilia ha fatto l’impossibile,
sostenendo Annamaria e il Comitato che hanno
promosso anche questa iniziativa, muovendosi in
tutte le sedi e dando completa disponibilità.
Tutto però ad oggi è stato purtroppo inutile. Al
momento la situazione è quella che vi abbiamo
esposto. Viene da pensare quindi che per la TIM
e per gli organizzatori del torneo i morti e la
loro memoria non facciano bene alla pubblicità…
Tutto davvero molto molto triste. Domattina la
Juventus si allenerà allo stadio Mirabello di
Reggio Emilia. La gradinata di quello stadio è
intitolata a Claudio Zavaroni, una delle 39
vittime di quella triste notte. Subito fuori
dallo stadio c’è il monumento alla memoria delle
vittime di quella tragedia, dove ogni anno si
svolge una commemorazione cui partecipano tifosi
bianconeri (e non solo) provenienti da tutta
Italia: sarebbe bello se al termine
dell’allenamento almeno i bianconeri riuscissero
a fare un piccolo gesto per onorare la memoria
di quei tifosi che hanno pagato con la loro vita
la follia di altri. L’Heysel è uno dei momenti
più drammatici della storia italiana, non solo
bianconera e non solo sportiva, eppure c’è chi
ancora, per imbecillità o becera ignoranza, non
lo comprende e ne oltraggia la memoria. Con la
decisione di non concedere spazio, in nome di
un’agenda immodificabile, lo ha fatto anche
l’organizzazione del trofeo TIM. "Somewhere over
the rainbow" recita la canzone dello spot dello
sponsor del torneo. Da qualche parte sopra
l’arcobaleno ci sono sicuramente quei 39 angeli.
Noi li ricordiamo e ne onoriamo la memoria.
Altri faranno i conti con la propria coscienza.
A patto che ne abbiano una.
Fonte: Dodiciblog.altervista.org © 22
luglio 2013
Fotografia:
Comitato Heysel Reggio Emilia
©
|
Heysel,
ricordare per comprendere
di Davide Terruzzi
Eppure gira. E va anche veloce, questo mondo in
cui viviamo, talmente veloce che noi uomini non
sappiamo fermarci per un attimo, alzare lo
sguardo e iniziare a dare il giusto valore alle
cose. Stiamo diventando sempre più indifferenti,
impermeabili a quello che ci accade attorno, ma
soprattutto stiamo perdendo la memoria. Senza
neanche una botta in testa, una amnesia le cui
radici vanno ricercate nel non volersi fermare
mai. Non sappiamo ricordare, non sappiamo
custodire una testimonianza, insomma generiamo
ignoranza, perché senza memoria non ci può
essere educazione. Eppure, per fortuna, esistono
ancora persone che si impegnano per tramandare
il ricordo di persone speciali e di avvenimenti
tragici. Come quello dell’Heysel, una immane
tragedia che fa parte della Juventus e della
storia del calcio mondiale, una sciagura che ha
interrotto la vita di 39 persone e cambiato
quelle di numerose famiglie. Trasmettere
continuamente la memoria dell’Heysel non è
solamente un modo per onorare chi ha perso la
vita, ma significa educare per impedire che
simili atrocità possano ripetersi. Purtroppo,
nonostante il grande impegno di diverse persone,
sta vincendo l’oblio e con esso l’ignoranza e
l’odio, quei fattori che portano tifoserie a
usare l’Heysel, e le vittime, come offesa nei
confronti della Juventus e dei suoi tifosi. Ecco
perché la Tim sbaglia a non trovare un breve
spazio per permettere al sindaco di Reggio
Emilia e ministro dello sport, Graziano Del Rio,
di ricordare questa immane tragedia ed educare i
tifosi al culto della memoria e al rispetto dei
morti. L’augurio e la speranza è che gli
organizzatori ritornino sui propri passi
permettendo al Ministro di prendere la parola e
trasmettere il proprio messaggio. Tutto questo,
però, ovviamente non basta. Sull’Heysel è lecito
e doveroso aspettarsi sempre qualcosa di più
dalla Juventus, perché’ quanto successo nel 1985
fa parte della storia bianconera e il suo
ricordo va sempre difeso, tutelato e onorato. A
partire da domani, quando la squadra di Conte
sarà a Reggio Emilia allenandosi nel campo in
cui una gradinata è intitolata a Claudio
Zavaroni, una delle vittime di quella tragica
notte. Fuori dallo stadio c’è poi il Monumento
alla Memoria delle vittime dell’Heysel e sarebbe
giusto portare tutta la squadra in questo luogo,
fermarsi un attimo, riflettere e ricordare. E’
ora che la Juventus custodisca e trasmetta la
memoria di 39 persone, che pianga morti che sono
anche suoi e che lo faccia ogni 29 maggio e ogni
volta se ne presenti l’occasione affiancando
chi, come il Comitato Per non dimenticare
l’Heysel, lotta ogni giorno per non disperdere
la memoria, perché se non ricordiamo, non
possiamo comprendere.
Fonte:
Tuttojuve.com © 22 luglio 2013
Fotografie:
Comitato Heysel Reggio Emilia ©
|
|
|
|